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TIMES: TARDELLI, BERGOMI E GENTILE NELLA TOP 10 DEI “PICCHIATORI”

Londra, 9 ago - Dopo essersi meritato la prima posizione dei migliori insulti sportivi di sempre, Marco Materazzi compare anche in un’altra classifica stilata dal Times. Questa volta la graduatoria è quella dei “picchiatori” del calcio, e al difensore dell’Inter è riservata solamente la posizione numero 45, in un elenco che comunque non difetta di italiani o di giocatori che militano nel nostro campionato. La 50esima piazza, ad esempio, è data “ad honorem” a Pierluigi Collina, che nonostante non sia un giocatore “merita di entrare nella top 50 – scrive il quotidiano inglese – per il suo sguardo terrificante e il suo look da Nosferatu”. Il Times non va liscio nemmeno con Materazzi, come detto al 45° posto: “L’uomo soprannominato Matrix per la sua personalità imprevedibile – si legge – dispensa dolore così come altri italiani servono linguine con vongole”. Subito dopo “Matrix” nella classifica appare il suo compagno di squadra Zlatan Ibrahimovic, che ha “i gomiti più affilati dell’Europa continentale e non si cura molto dove li piazza”. Bisogna poi scendere alla posizione numero 39 per trovare l’ex juventino Paolo Montero: “La linea d’abbigliamento Montero – si legge a proposito del difensore – era l’arma più temuta in campo. Provate ad andare da qualche parte con un avambraccio uruguaiano piazzato sul pomo d’Adamo”. Passando per Daniel Passarella (“feroce come un toro delle Pampas”), al 33° posto si incontra Patrick Vieira, che all’Arsenal “si assicurava sempre che i giovani del suo club non fossero derubati dei soldi della merenda dai bulli della Premiership. E dieci cartellini rossi sono lì a testimoniare i suoi sforzi”. Entra invece nella top 30 Romeo Benetti, mediano della nazionale oltre che di Milan, Juventus, Roma e Sampdoria: “Il maligno centrocampista che impersonava l’atteggiamento ultra-difensivo ‘primo non prenderle’ dell’Italia all’inizio degli anni ‘70”. E mentre una citazione se la merita Ferenc Puskas (27°), bisogna scendere fino al 12° posto per trovare Giuseppe Lorenzo, il giocatore del Bologna “dal pugno veloce” che nel 1990 trasformò una partita col Parma in una scena da spaghetti-western in soli 10 secondi, dopo aver colpito un avversario e aver preso l’espulsione più veloce della storia”. Solo Roy Keane (“così duro da spaventare persino Ferguson”) divide però Lorenzo da un trio di italiani campioni del mondo: Marco Tardelli, Giuseppe Bergomi e Claudio Gentile, che occupano le posizioni dalla 10 alla 8. “Jimmy Greaves (attaccante inglese ex Milan, ndr) ha il numero di Marco ‘Cane Pazzo’ – scrive il Times – Di lui diceva che è responsabile di più cicatrici che i chirurghi di un ospedale”. Ancora più duro, se possibile, il commento su Bergomi, che “assomiglia a qualcuno allontanato da Cosa Nostra per aver fatto uso di violenza gratuita”, mentre su Gentile il Times si limita a precisare che “non c’è nulla di gentile in quello che completa il trio di brutti sporchi e cattivi del mondiale ‘82”. Sono finiti qui gli italiani di una classifica che vede al primo posto Andoni Goikoetxea, il “macellaio di Bilbao”, che “nella sua sala da pranzo – scrive il Times – conserva una teca di vetro con al suo interno uno scarpino, quello stesso scarpino che usò per rompere i legamenti di Diego Armando Maradona”, nel celebre fallo commesso dal difensore nel ’93 sul campione argentino in un match della Liga.

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