ALDA MERINI RIVIVE AL COMETA OFF DI ROMA
Una telefonata anticipa un incontro. Da un capo del telefono un professore universitario chiama la sua vecchia e stimata amica Alda Merini chiedendole la cortesia di seguire un giovanotto molto talentuoso che sta svolgendo da parte sua delle ricerche su alcune dinamiche della poesia contemporanea. Inizialmente titubante la Merini accetta la richiesta dell'amico accogliendo il suo assistente a casa in diverse occasioni. Dal primo incontro, inesorabili come le cadute al domino, uno dopo l'altro si seguiranno momenti, sensazioni e stati d'animo che porteranno i due a trovarsi su quel confine spesso raccontato, in quanto realmente vissuto, dalla Merini nelle storie poetiche dei suoi giovani amanti: è l'urgenza del poeta di sentirsi nei confronti del mondo come il buio che porta la luce. Alda canticchia tra sé e sé, ironica e leggera come solo i poeti sanno essere, accende una sigaretta dietro l’altra, prende il giro il medico che la va a visitare a casa e sorride del bizzarro mondo che la circonda. Nel suo appartamento, sul pavimento, mozziconi di sigarette, fogli sparsi e lattine vuote stazionano sul tavolo per intere settimane, mentre alle pareti foto, ritagli di giornale, ma soprattutto appunti, tanti appunti, numeri di telefono scritti col rossetto e pile di libri ovunque. Stufette e ventilatori a comporre una sorta di istallazione concettuale, il più bizzarro dei salotti intellettuali. C’è tutto questo in “Dio arrivera’ all’alba” in scena al teatro Cometa Off di Roma (via Luca della Robbia) dal giorno 16 gennaio, ed in replica fino al 21 gennaio (ore 21 tranne domenica pomeridiana ore 18): lo spettacolo, un testo inedito già apprezzato e vincitore di premi che omaggia la compianta poetessa, è scritto da Antonio Nobili (che ne cura anche la regia). “Dio arriverà all’alba – Alda Merini” è patrocinato da Biblioteche di Roma e dal Comune di Subiaco ed è prodotto daTeatroSenzaTempo Produzione Spettacoli Teatrali. Sul palco Antonella Petrone nel ruolo di Alda Merini, Daniel Terranegra (Paolo), Daniel De Rossi (Arnoldo Mondadori), Sara Morassut (Anna), Alberto Albertino (Dott. Gandini) e con Sharon Orlandini (la bambina). (PO / red)
MICHELA ANDREOZZI IN MALEDETTO PETER PAN
Sarà in scena al teatro della Cometa di Roma (via del teatro Marcello, 4) dal 10 al 28 gennaio, Maledetto Peter Pan di Michele Bernier e Marie Pascale Osterrieth. Lo spettacolo tratto dal fumetto “Le Demon de Midi” di F. Cestac - Ed. Dargaud, vede protagonista Michela Andreozzi e alla regia Massimiliano Vado. “Maledetto Peter Pan” (in originale “Le Demon de Midi”) è un fortunato spettacolo francese, clamoroso successo di pubblico e critica, che finalmente debutta anche in Italia. Nasce come un fumetto della geniale Florence Cestac, diventato poi uno spettacolo teatrale grazie all'attrice comica Michele Bernier e alla regista Marie PascaleOsterrieth (e successivamente un film), è un progetto tutto femminile. Medesima fortuna ha avuto a Roma, dove, appena dopo tre settimane dal debutto al Teatro Sette, è stato notato dal Teatro Sala Umberto e messo in programmazione all'istante. A metà tra una commedia, uno stand-up e un monologo, in cui l'attrice porta in scena tutti i personaggi, lo spettacolo nasce dall'idea di raccontare, ridendo fino alle lacrime, un dramma che tutti conoscono: le corna. Ma non corna qualsiasi, piuttosto quelle generate dalla pericolosissima “Crisi di Mezza Età”, conosciuta anche come “Sindrome di Peter Pan”, una temibile patologia che colpisce gli uomini giunti alle soglie dell'età matura che male accolgono il cambiamento, vissuto più come l'inizio della fine. Mille le domande che la protagonista si pone, e noi con lei: cosa fa funzionare una coppia? Perché alcuni restano insieme ed altri no? A che punto sono i rapporti tra uomo e donna? La coppia continua a rimanere un mistero, un tema da aggiornare costantemente perché i ruoli, le abitudini e il linguaggio si evolvono(PO / red)
VERTENZE POLITICHE SU UNA VERSIONE PORNOGRAFICA DEL MITO DI PASÌFAE
Carrozzerie n.o.t di Roma (via Panfilo Castaldi 28/a, Ponte Testaccio) ospita dal 11 al 14 gennaio “Vertenze Politiche su una Versione Pornografica del Mito di Pasìfae”, scritto e diretto da Johannes Bramante. Protagonisti: Francesca Accardi, Davide Paciolla, Guido Targetti. Vertenze Politiche su una Versione Pornografica del Mito di Pasìfaeè uno spettacolo che si ispira ad un mito che nella sua eternità resta attuale. Un testo ambientato ai giorni nostri, in cui la dimensione tragica e mitologica è presente nei protagonisti, i quali dimostrano come l’universalità del mito sia insita nell’uomo. La meccanica del mito è precisa e spietata: al re di Creta, Minosse, viene regalato dal dio del mare, Poseidone, un magnifico toro bianco. Quando, dopo essergli stato favorevole in varie circostanze, Poseidone richiede che il toro gli venga sacrificato, Minosse si rifiuta di immolare la bella bestia. Il dio, irato, si vendica con spietata fantasia: fa sì che la moglie del re di Creta, Pasìfae, si innamori perdutamente del toro bianco. La povera regina comincia, soffrendo le pene dell'amore, ad agognare un congiungimento con il quadrupede che, in quanto quadrupede, predilige le mucche alla donna; la quale però non si dà per vinta…(PO / red)
MASSIMILIANO BRUNO RACCONTA L'AMORE CON SHAKESPEARE
“Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, con adattamento di Massimiliano Bruno e Francesco Bellomo, sarà in scena del 9 al 28 gennaio al Teatro Eliseo di Roma. Lo spettacolo si presenta come un vero e proprio teorema sull'amore, ponendo l’attenzione sul poco senso della vita degli uomini che si rincorrono e sconvolgono le loro vite, il tutto per amore. Mito, fiaba e quotidianità si intersecano continuamente senza soluzione di continuità all'interno di questa originale versione del testo shakespeariano. La regia è di Massimiliano Bruno, tra gli attori anche Stefano Fresi, Giorgio Pasotti, Violante Placido e Paolo Ruffini. Orario degli spettacoli: martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20, (primo sabato di programmazione doppio spettacolo ore 16 e ore 20) mercoledì e domenica ore 17. (red)
ANNA MARIA BARBERA TORNA CON “MA VOI…COME STAI?!”
Dopo aver conquistato il grande pubblico con le sue interpretazioni in tv e al cinema, Anna Maria Barbera porta in teatro lo spettacolo “Ma voi…come stai?!” che farà tappa anche in Svizzera. "La vita è l'arte dell'incontro dice il poeta de Moraes e, come interprete del mio tempo, - aggiunge l'autrice - sento il dovere di restituire valore all'incontro umano laddove l'era digitale vorrebbe ridurlo a virtuale, spacciandone il surrogato per nutriente con voragini di bulimica solitudine. Nella domanda che il titolo annuncia rivolgendosi al Pubblico, il rispetto per quanto ci portiamo dentro inascoltato, il sentimento per un'umanità sperduta senza il faro della divina direzione, un desto riserbo verso le seduzioni tecnologiche di questa realtà sempre accesa, che spegne a poco a poco la nostra potenza vitale ammalandola di dipendenza e nostalgia, per un'esistenza a cui assistiamo senza poterla sentire profondamente, istintualmente e sacralmente ‘nostra’".“Ma voi..come stai?” è un'attenzione allo spirito con spirito. Una riflessione che diventa dialogo senza rinunciare alla forza liberante di una risata o alle suggestioni musicali del Leoraverajazz Trio che accompagna l'artista. Questi i prossima appuntamenti: 20 gennaio – Teatro Galleria Legnano – Legnano (Milano); 26 gennaio – Teatro Michelangelo – Modena; 27 gennaio – Teatro Brixia Forum – Brescia; 17 Febbraio – Teatro Politeama Ruzzi – Vasto (Chieti); 28 Febbraio – Palacongressi Lugano – Lugano (Svizzera); 19 marzo – Teatro Nazionale – Milano; 11 Aprile – Teatro Duse -; Bologna; 05 Maggio – Pala Creberg Bergamo – Bergamo. (PO / red)
MARCO VERGANI IN SCENA A MILANO DOPO AVER CONQUISTATO NEW YORK
Dopo aver conquistato il consenso di pubblico e critica a New York, Marco Vergani si prepara a portare in scena per la prima volta a Milano, dal 16 al 21 gennaio al Teatro Elfo Puccini (Corso Buenos Aires 33), lo spettacolo “L’eternità dolcissima di Renato Cane”. Oltre agli appuntamenti del 16, 18 e 21 gennaio, è sold out anche la data del 20 gennaio. Marco Vergani – protagonista unico del monologo prodotto da Khora Teatro, con la regia di Vinicio Marchioni su un testo di Valentina Diana – interpreta Renato Cane, un uomo semplice con moglie, figlio e un posto di lavoro sicuro. La vita scorre per lui monotona e tranquilla finché non scopre di essere condannato da una malattia che sembra incurabile. La prospettiva della morte gli fa allora scoprire nuove dimensioni della esistenza, si rivolge alla “B.B.B.”, azienda specializzata in funerali, all’interno della quale lavora un nano che gli presenta un’offerta singolare: firmare un patto col demonio, in cambio dell’eternità. Renato accetta, ma il destino è pronto a cambiare nuovamente le carte in tavola. Marco Vergani nasce a Palazzolo Milanese nel 1975. Dopo la laurea Specialistica in Arti e Scienze dello Spettacolo presso La Sapienza di Roma, frequenta numerosi corsi di perfezionamento per attori come “Drama in Scena”, l’Ecole des Maitres con Giancarlo Cobelli e il Centro teatrale Santacristina diretto da Luca Ronconi. Studia musica fin da giovane e si dedica ad attività di volontariato con i non vedenti, pratica da anni quotidianamente Ashtanga yoga e viaggia spesso in India. In teatro ha interpretato diversi ruoli e lavorato con i più grandi maestri della scena italiana: Sergio Fantoni, Barbara Nativi, Luca Ronconi, Giancarlo Cobelli, Giancarlo Nanni, Andrea De Rosa, Roberto Latini, Andree Ruth Shammah, Ferdinando Bruni e molti altri. Con la sua interpretazione ne “L’eternità dolcissima di Renato Cane”, Marco Vergani ha colpito positivamente Angela Turner – nuora di Ted Turner, fondatore e padrone della CNN – la quale ha promosso la messa in scena dello spettacolo lo scorso settembre alla Casa Italiana Zerilli-Marimò, epicentro della cultura tricolore della New York University sotto la direzione di Stefano Albertini.( red)
“IL FU MATTIA PASCAL” AL TEATRO GHIONE DAL 9 AL 21 GENNAIO
“Il fu Mattia Pascal” in scena al teatro Ghione di Roma (via delle Fornaci 37) dal 9 al 21 gennaio. Lo spettacolo tratto dal romanzo di Luigi Pirandello vedrà sul palco Felice Della Corte, Alessia Navarro, Siddhartha Prestinari, Paolo Parinelli, Maurizio Greco, Pierre Bresolin, Ilaria Serantoni. La regia è di Claudio Boccaccini mentre l’adattamento di Eleonora Di Fortunato e Claudio Boccaccini. Mattia Pascal, dissipata l’eredità paterna e vittima di una vita matrimoniale insopportabile, vince insperatamente una somma considerevole alla roulette. Mentre è di ritorno a casa, deciso a riscattarsi, scopre di essere stato identificato nel cadavere di un suicida. Decide allora di cogliere l’occasione per abbandonare l’identità di Mattia Pascal, cui associa l’idea di fallimento esistenziale, e di adottare il nome di Adriano Meis, con il quale iniziare una nuova vita. Dovrà però fare i conti con i limiti di un’esistenza al di fuori delle convenzioni sociali: non possedendo documenti, non può denunciare i torti che gli vengono fatti, né sposare la donna di cui si è innamorato. Frustrato da questa condizione, decide di rinunciare anche alla nuova identità, stavolta inscenando lui un suicidio. Ma, tornato a casa, il redivivo Mattia Pascal è escluso anche dalla sua vecchia vita, che è andata avanti senza di lui. Svanita l’illusione di poter raggiungere la felicità liberandosi dalle convenzioni sociali, non gli resta che constatare di essere nient’altro che il “fu Mattia Pascal”. L’adattamento, che ha spesso i toni divertenti della commedia, sfrutta la presenza nel romanzo di elementi teatrali e di una sintassi vicina all’oralità, rendendo fruibile un’opera fondamentale della poetica pirandelliana della maschera e della sua riflessione sul “doppio” che abita le vite di tutti noi. La versione di Claudio Boccaccini – reduce dal successo del fortunato adattamento di “Così è se vi pare” – tocca temi di grande importanza e attualità: l’impossibilità per l’uomo di determinare la propria esistenza e la frantumazione dell’identità in una società che dimentica, sostituisce e procede senza pietà per gli individui.(PO / red)
SISTINA, TUTTI PAZZI PER IL MUSICAL MAMMA MIA!
Cresce senza sosta il successo del musical Mamma Mia!, la grande Produzione interamente italiana che con i suoi 102.570 spettatori fino ad oggi è senza dubbio il più importante evento teatrale della stagione. Dalle anteprime estive in luoghi di grande storia e bellezza – tra gli altri il Teatro Romano di Ostia Antica, Piazza degli Scacchi a Marostica, lo Sferisterio di Macerata - al tour invernale nei teatri delle principali città italiane, un inarrestabile tam tam ha scatenato tappa dopo tappa una vera e propria caccia al biglietto, con date ormai ovunque sold out. Come accade al Sistina di Roma, dove il musical durante le feste natalizie ha fatto il pieno di consensi e dove il botteghino del teatro è ancora in questi giorni preso letteralmente d'assalto. L'accoglienza nella Capitale è stata talmente calorosa che, proprio per far fronte alla grande richiesta di pubblico, il Sistina aprirà con Mamma Mia!, l’11 ottobre, la prossima stagione teatrale. Dopo Roma, il tour proseguirà fino a febbraio toccando Udine, Genova, Livorno, Modena, Parma, Bologna e Lugano e già cresce l'attesa in ogni città con biglietti quasi del tutto esauriti. Un grande successo di critica, stampa e “popolare”, con entusiastiche recensioni anche sulle pagine social del musical che parlano di uno spettacolo 'eccezionale', 'straordinario', 'strepitoso', 'da sballo', un vero e proprio "Mamma Mia! Boom". I numeri straordinari di questa Produzione tutta italiana targata PeepArrow Entertainment e Il Sistina si devono a un mix di fattori vincenti. Non solo il grande impegno produttivo e la prestigiosa firma di Massimo Romeo Piparo, autore della regia e dell'adattamento, ma anche il talento e le strepitose interpretazione degli amatissimi protagonisti Luca Ward, Paolo Conticini, Sergio Muniz, Sabrina Marciano, Laura Di Mauro, Elisabetta Tulli, Eleonora Facchini e Jacopo Sarno. Le coinvolgenti musiche degli ABBA con 24 brani - come Mamma Mia!, Dancing Queen, The winner takes it all e Super Trouper - tradotti in italiano e suonati dall'orchestra dal vivo del Maestro Emanuele Friello, gli oltre 30 artisti sul palco e le eccezionali professionalità di Roberto Croce per le coreografie, Teresa Caruso per le scene, Cecilia Betona per i costumi, Alfonso Barbiero con Stefano Gorini per il suono e Daniele Ceprani per le luci.
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