ROMA: TESTACCIO RICORDA LA “SUA” GABRIELLA FERRI
Si intitola “Gabriella Ferri. Ieri , Oggi e Domani” la manifestazione in ricordo che nasce a Testaccio, rione di nascita dell’artista. al Teatro Testaccio una mostra fotografica di Roberta Hidalgo con immagini inedite ed esclusive. Un documento storico che presenta un backstage di Gabriella Ferri al Giardino degli Aranci mentre gira un video per una famosa trasmissione Rai ed una amichevole passeggiata tra via Veneto e Villa Borghese. La manifestazione, promossa dall’Associazione Culturale Gabriella Ferri, gode della collaborazione di Ferruccio Raffaele Nocente, direttore artistico della mostra permanente dedicata a Gabriella Ferri, in esposizione a Corchiano, paesino del Viterbese e luogo di scomparsa dell’artista nel 2004. Il teatro si affaccia sulla piazza di Santa Maria Liberatrice dove, al civico 22, nacque Gabriella Ferri. Gabriella Ferri e Laura De Santis (in arte Le Romanine) hanno avuto il merito di far conoscere la canzone romana al grosso del pubblico italiano grazie al loro esordio in duo, avvenuto cantando durante la trasmissione “La Fiera dei Sogni” condotta da Mike Bongiorno nel 1964, la Società dei Magnaccioni, una canzone celebrata nelle osterie romane, vendendo 1.600.000 copie in pochissimi giorni. (PO / red)
CARPI: LE MODELLE DI ALBERT WATSON
Fino al 17 giugno i Musei di Palazzo dei Pio di Carpi ospitano una mostra di Albert Watson (Edimburgo, 1942), uno dei fotografi più importanti e influenti del nostro tempo. L’esposizione presenta un centinaio di immagini, tra positivi e fotocolor, realizzate tra gli anni Ottanta e Novanta per le campagne promozionali del marchio Blumarine, provenienti dall’archivio dell’azienda carpigiana guidata dalla stilista Anna Molinari e dal figlio Gianguido Tarabini. Da Carrè Otis in versione centaura alla guida di una motocicletta a Naomi Campbell giovanissima 'venere nera' tra i vicoli di Venezia, a Cindy Crawford ragazzina ribelle e seducente. Un evento ideato e prodotta dal Comune di Carpi e reso possibile dalla collaborazione di Blumarine e con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. (PO / red)
ROMA: NEI MISTERI DELL’UNIVERSO
Dal modello di volo della Sonda Cassini alle installazioni di Tomás Saraceno, dal cannocchiale di Galileo a Marcel Duchamp, dagli interferometri per la caccia alle onde gravitazionali ai video d’artista. A poco più di un secolo dalla teoria della relatività di Albert Einstein, che ha trasformato radicalmente la Cosmologia, il MAXXI di Roma presenta, fino al 29 aprile, la mostra “Gravity. Immaginare l’Universo dopo Einstein”, un percorso immersivo e interattivo tra Installazioni scientifiche e artistiche, reperti storici e simulazioni di esperimenti. Il progetto è il risultato di una inedita collaborazione del museo con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), con il sostegno del Miur. (red)
TRIESTE: 100 FOTOGRAFI PER “LE VIE DELLE FOTO”
Da otto anni aprile a Trieste è il mese che celebra la fotografia e a questa ottava edizione de “Le Vie delle Foto”, fino al 30 aprile in 50 locali pubblici del centro cittadino, partecipano 100 fotografi. Trieste viene così inondata da un mare di scatti dei generi più disparati: dalla fotografia naturalistica, alla urban e street photography, al ritratto, dal reportage sui luoghi della memoria come Auschwitz o la Risiera San Sabba alla fotografia sperimentale. E’ possibile visitare le installazioni durante gli orari di apertura dei locali e ogni sabato del mese sono previste visite guidate. In questa edizione - il cui manifesto è stato realizzato dagli allievi dell’Istituto Civiform - debuttano i tour con degustazione di prodotti del territorio che iniziano domani all’Adoro Cafè. In particolare, il 21 aprile, si terrà iuna cena “fotografica” con Gyula Salusinszky, fotografo di origine ungherese ma ormai triestino di adozione che espone all’Arcoriccardo 20 foto della serie “La vita nei campi veneziani” in cui ha cercato di raffigurare come vivono la loro vita i veneziani residenti in una città “rubata” a loro dai turisti. Le Vie delle Foto segna anche la collaborazione con il progetto Triesteabbandonata di Micol Brusaferro, Giada Genzo e Emilio Ripari che da un paio d’anni documenta il degrado o l’abbandono di particolari angoli o edifici nei punti più disparati della provincia. Presso lo spazio ESOF alla stazione centrale è allestita una mostra collettiva dedicata ai “Misteri e le Meraviglie del Carso”. Al Lions Club di Duino Aurisina verranno devoluti i soldi che saranno raccolti dalla vendita delle opere che i fotografi vorranno donare in beneficenza. (PO / red)
VENEZIA: “CRUOR” DI RENATA RAMPAZZI
La mostra di Renata Rampazzi “Cruor - sangue sparso di donne”, fino al 17 giugno alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, accompagnata da uno scritto inedito di Dacia Maraini e da un testo critico di Claudio Strinati, presenta una grande installazione dedicata alla violenza contro le donne. Già dalla fine degli anni ’70, la tematica della violenza, del sangue, del dolore hanno fatto parte dell’universo creativo di Rampazzi, fino a diventare una delle cifre più caratteristiche del suo percorso espressivo. L’esposizione, appositamente pensata per la Sala Borges dell’Isola di San Giorgio Maggiore, unisce il passato al presente. Un presente in cui le tele vengono sostituite da garze che si rifanno ai bendaggi per curare le ferite, le piaghe, i segni delle deturpazioni e in cui i pigmenti e gli spessori di colore che ruotano attorno alle gradazioni del rosso, e contengono anche tracce di sangue, rimandano alla tragica realtà delle lacerazioni, mutilazioni, offese e sofferenze delle vittime. Il percorso espositivo parte dalle opere storiche, realizzate negli anni ‘70/’80 per arrivare all’installazione realizzata per l’occasione, costituita da un labirinto di teli e garze che dal soffitto arriveranno fino al pavimento rosso cupo. L’opera avvolge fisicamente il visitatore in modo da provocarne un suo coinvolgimento non solo estetico ma soprattutto emotivo e civile. Durante il periodo della mostra, la Fondazione Giorgio Cini ospiterà una tavola rotonda sul tema della violenza sulle donne, coordinata dalla storica Francesca Medioli, cui parteciperanno, tra le altre, personalità quali Chiara Valentini, Dacia Maraini, Luciana Castellina, Chiara Saraceno. Per Gruppo di famiglia in un interno, Luchino Visconti chiese a Rampazzi alcune tele dai toni blu e viola, che il grande regista chiamò "le mie montagne incantate". Margarethe von Trotta divenne una tra i suoi più fedeli collezionisti e diversi suoi quadri sono inseriti nelle scenografie di L'Africana e Il lungo silenzio. Suoi lavori sono presenti anche in film di Mimmo Calopresti (La parola amore esiste) e di Mario Martone (L'odore del sangue).
(PO / red)
PONTEDERA: LA TROTTOLA E IL ROBOT
Al Palazzo Pretorio di Pontedera, fino al 22 aprile, la mostra “La trottola e il robot. Tra Balla, Casorati e Capogrossi, nasce intorno a una prestigiosa collezione di giocattoli d’epoca di proprietà del Comune di Roma, presentando insieme agli antichi balocchi circa 110 opere di artisti italiani attivi tra il 1860 e il 1980. La trottola e il robot mette a confronto due aspetti della creatività legati all’infanzia, quello che si traduce negli oggetti concreti, i giocattoli, creati un tempo dagli artigiani e poi dall’industria, e quello che rappresenta e interpreta il gioco infantile nelle arti figurative e plastiche italiane, dalla fine del XIX secolo alla seconda metà del XX. Grandi modelli di casa di bambola, differenziati fra il modello alto borghese e quello più dimesso, bambole d’epoca, arredi in miniatura sono posti a confronto con le opere di Zandomeneghi, Balla, Casorati, Cambellotti, Francalancia, Campigli, Viani, Pirandello, Novelli con i giocattoli creati dagli artisti. Inoltre il teatro e il circo protraggono lo stupore del gioco fino all’età adulta. Le opere di Balla, Cambellotti, Depero, Casorati, Natali, Capogrossi, Levy s’ispirano a questo “doppio” fantastico del mondo che si rinnova sempre e si mettono a confronto con modellini teatrali, giostre per bambini e marionette. (6 apr - red)
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