Roma, 22 mag - Circa quattrocento tra gioielli, orologi e
preziosi realizzati in più di un secolo - e per lo più provenienti da
collezioni di privati che li espongono per la prima volta al pubblico -, oltre
a migliaia di documenti, foto e disegni originali, celebrano Sotirio Bulgari,
iniziatore a fine Ottocento della grande dinastia di gioiellieri. La mostra
“Bulgari. Tra eternità e storia 1884-2009”, che si tiene da oggi al 13 settembre al
Palazzo delle Esposizioni di Roma, ricorda anche il 125.mo anniversario
dell'apertura del primo negozio Bulgari a Roma, da cui cominciò a irradiarsi un
nuovo concetto di stile, basato sull'innesto tra eredità greca (Sotirio era
originario dell'Epiro) e quella romana e con l’intuizione della gioielleria
pret-à-po rter, glamour, colorata, irradiante preziosità. Molti dei gioielli
che espone il Palaexpo, edificato nel 1883 a poche centinaia di metri dai luoghi in
cui il giovane Sotirio si stava affermando come gioielliere di successo,
appartengono a collezionisti privati mentre altri provengono dalla Collezione
Vintage Bulgari, un'antologia museale permanente di oggetti fuori commercio.
Esposti anche disegni, documenti originali e testimonianze fotografiche dei
clienti più celebri: industriali, aristocratici, artisti famosi, divi del
cinema. Anni di studi su Bulgari hanno permesso di approfondire la storia di
questo marchio e ciò che esso rappresenta oggi nel mondo. Di recente, grazie a
un lavoro lungo e ininterrotto, sono stati costituiti l'archivio e la
collezione storica dei gioielli Bulgari, ed è stato reso così possibile
l'ampliamento della monografia che racconta e spiega questa storia. È stato
riorganizzato un patrimonio culturale che comprende migliaia di documenti, foto
e disegni originali, e una selezione dei migliori pezzi della produzione
Bulgari, rintracciati e riacquistati non senza qualche comprensibile difficoltà.
Oggi Bulgari è per le pietre colorate il primo gioielliere del mondo e il suo
stile, basato sull'innesto dell'eredità greca su quella romana, è riconosciuto
ovunque e resta inconfondibile in tutte le sue evoluzioni. La raccolta e
l'analisi dei documenti hanno ricostruito un'epopea che attraversa le epoche e
le frontiere, tramandando quel gusto per l'innovazione e il dettaglio diventati
uno stile inconfondibile. Per la storiografia del gioiello è un capitolo molto
importante. Che inizia a sua volta con un'altra storia: quella di Sotirio
Bulgari, il fondatore. La sua visione, l'originale ricongiunzione di Grecia e
Roma classica,l'audacia del viaggio che come un'odissea moderna lo porterà a
Corfù e a Napoli, fino a raggiungere la nuova capitale dell'Italia unita, hanno
del resto origini ancora più antiche. Nato poco dopo la metà dell'Ottocento sui
monti dell'Epiro attraversati dall'Acheronte, fiume dell'Ade, e dominati dal
tempio di Zeus a Dodona, Sotirio Bulgari respira sia il mondo del mito sia
l'arte del metallo, che nel suo territorio viene tramandata fino dall'epoca
bizantina. La forza dell'immaginario classico e quella di un'abilità tecnica
millenaria danno a Sotirio Bulgari coraggio, visione, e un bagaglio di speciale
sensibilità: i fermenti che iniziano ad animare il mondo gli faranno superare i
confini e gli stili. Fino dai primi decenni del Novecento Bulgari partecipa al
movimento Art déco, destinato a cambiare il gusto dell'intero Occidente, e di
lì in avanti continua a introdurre nella tecnica e nell'estetica innovazioni
decisive. Dopo la magnificenza degli anni Cinquanta e il "rinascimento del
colore" nel decennio successivo, Bulgari identifica il glamour della pop
art. Nei wild eighties nasce la gioielleria pret-à-porter: il modo di pensare e
di produrre gioielli cambia di nuovo.
(Grm)
(© 9Colonne - citare la fonte)