“La chiusura temporanea della Casa d’Italia di Zurigo, pur necessaria per ragioni di sicurezza e ‘decoro’, come ha rilevato l’Ambasciatore Del Panta Ridolfi, ha oggettivamente e pesantemente comportato delle difficoltà logistiche organizzative per la Scuola Statale, per la Scuola Media E. Fermi e per il liceo Vermigli. Già nel settembre 2016, in collaborazione con la Dirigente della Scuola Statale Dott.ssa Curci e il Preside Maiorano della Scuola Media Fermi, avevamo cominciato a lavorare al rilancio e allo sviluppo per del Polo Scolastico Italiano di Zurigo, con l’intento di rappresentare, nel contesto scolastico della città e svizzero in generale, un valido e completo percorso scolastico, al pari delle altre realtà internazionali presenti nel cantone”. Lo dichiara Alessandro Sandrini, preside del liceo Vermigli di Zurigo. “Dopo l’uscita dalla Casa d’Italia, abbiamo quindi trovato per il liceo Vermigli un’altra sede in Herostrasse 7 a Zurigo, in una struttura moderna e confortevole, facilmente raggiungibile e in una zona ricca di servizi, con un contratto d’affitto di 10 anni - aggiunge il preside Sandrini -. Abbiamo in programma di ampliare l’offerta formativa in senso bilingue e internazionale, considerando anche che il numero degli studenti del Vermigli sta aumentando, e ciò ci fa ben sperare per il futuro”.
BILLI (LEGA): PROGETTO AMBIZIOSO - “Le difficoltà ci hanno dato maggiore spinta e determinazione nel riproporre il Vermigli non solo come liceo fieramente italiano, ma anche come un centro di cultura internazionale. Infatti – conclude il preside – proponiamo incontri e conferenze che danno prestigio al ‘sistema Italia’ e che dimostrano anche la vivacità intellettuale e la coscienza civile italiana dei nostri studenti”. “Accetto volentieri l’invito del Prof. Sandrini e visiterò il Liceo Vermigli alla ripresa delle lezioni in settembre - afferma Simone Billi, deputato della Lega eletto con la coalizione di Centrodestra nella circoscrizione Europa -. Nel frattempo mi complimento con il preside Sandrini per la gestione del trasloco, la soluzione trovata ed il progetto ambizioso del liceo, nell’ottica di un miglioramento e internazionalizzazione della didattica, pur mantenendo una forte radice italiana”. (Red – 28 giu)