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La vera storia di Carlo Martello secondo Paolo Villaggio

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

La vera storia di Carlo Martello secondo Paolo Villaggio

Quella di venerdì 14 dicembre 1962 era una notte buia e tempestosa. Paolo Villaggio e Fabrizio De André, ancora sconosciuti, stavano perdendo tempo in compagnia di altri fannulloni. Complici un topo e la fame, l’atmosfera di torpore che avvolgeva la combriccola si infiammò parecchio. Fu quando la pace tornò a regnare che, come per magia, nacque Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers. De André compose la musica, lui e Villaggio scrissero insieme le parole. Nel 2011, dopo essere diventato uno dei più grandi attori comici del Novecento, una leggenda vivente che ha fatto ridere, e anche piangere, milioni di spettatori al cinema, nei teatri e in televisione, Villaggio torna sul vecchio testo, più attuale che mai, per farlo esplodere in un romanzo esilarante e affilato, raccontandoci la vera storia di Carlo Martello. Scopriremo così quanto fosse codardo quel re carolingio, e quanto poco fosse diverso da lui il suo nemico, quello sbruffone di Abd al-Rahman, governatore di al-Andalus. Il Medioevo fantastico di Villaggio ci apparirà allora molto simile ai nostri giorni, perché da quando esiste il mondo poco è cambiato: i ricchi continuano a compiere soprusi, a concupire le donne con il denaro e a schiacciare i deboli e i poveri, cui non resta che subire e magari sbeffeggiarli con la satira o denunciarli nelle canzoni: un tempo ci pensavano giullari e menestrelli, oggi ci sono i comici e i cantautori. Non è un caso che la copertina di questo libro sia stata disegnata, come omaggio all’autore, da Dario Fo. “La vera storia di Carlo Martello” di Paolo Villaggio è edito da Baldini&Castoldi.

 

JOAQUÍN NAVARRO-VALLS: RICORDI SCRITTI TESTIMONIANZE

Dopo aver a lungo guidato – dal 1984 al 2006 – la Sala Stampa della Santa Sede come Portavoce di Papa Giovanni Paolo II, con cui instaurò un legame filiale connaturato da reciproca stima e amicizia profonde, Joaquín Navarro-Valls (1936-2017, medico e giornalista) nel 2007 ha accettato l’incarico di Presidente dell’Advisory Board dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e dal 2013 ha affiancato il Presidente Paolo Arullani per la nascita e la messa a fuoco delle finalità della Biomedical University Foundation guidandone il Comitato dei Garanti. Anche in questo contesto ha lasciato un’impronta indelebile, con grande beneficio delle istituzioni sanitarie e dei pazienti. “Joaquin Navarro Valls: ricordi, scritti, testimonianze”, edito da Ares, voluto e curato da Paolo Arullani, amico di una vita di Navarro-Valls, che lo ha coinvolto nell’avventura del Campus Biomedico, è diviso in due parti: nella prima si tratteggia la figura del Protagonista del libro; nella seconda Navarro-Valls prende direttamente la parola attraverso la pubblicazione finora inedita di alcuni suoi importanti contributi sul senso dell’esistenza, sul valore della persona umana, sulla sofferenza e sul senso della malattia, sul rapporto paziente-persona, sulla missione dell’uomo, sulla fede in Dio e la speranza della vita eterna. Pagine intense dentro cui riaffiora prepotente e dolcissima la paterna figura di Papa Wojtyla. Alcuni contributi autorevoli, fra cui spiccano quelli del Cardinale Stanislao Dziwisz, già segretario di Giovanni Paolo II, di Gianni Letta, Beatrice Lorenzin, Sergio Marchionne e Mario Moretti Polegato, impreziosiscono il ricordo di Navarro-Valls completandone un ritratto poliedrico e umanissimo.

 

IL PURGATORIO DELL’ANGELO , IL NUOVO ROMANZO DI DE GIOVANNI

Con “Il purgatorio dell’angelo” (Einaudi) Maurizio de Giovanni dà vita ad un altro romanzo dedicato all’amatissimo commissario Ricciardi. Questa volta il protagonista dovrà fare i conti non solo con il ritrovamento di un cadavere, ma anche con i suoi sentimenti per l’amata Enrica a cui non può continuare a nascondere la propria natura, il segreto che a lungo lo ha tenuto lontano da lei. A Posillipo, vicino alla spiaggetta dell'acqua minerale, riverso sul tufo c'è il corpo di un uomo: indossa la tonaca, ha il viso rivolto verso il suolo, una ferita sulla testa di radi capelli bianchissimi. La vittima è un prete, un gesuita colto, un professore per i seminaristi della comunità di San Luigi, amico e confessore di famiglie influenti, dell'alta società napoletana. Il commissario Ricciardi, giunto lì con il brigadiere Maione ed una recluta, Vaccaro Felice, osserva il cadavere e manda via i presenti. Pochi istanti dopo arriva “il fatto”, la voce del morto che gli sussurra poche parole, quelle che lo guideranno in una difficile indagine: «Io confesso, ti confesso, lascialo stare, lascia che viva, io ti confesso”.

 

LE DONNE DI LAZAR NELLA MOSCA DEL PRIMO NOVECENTO

Lazar’ Iosifovič Lindt, nato nell’anno che apre il ’900 in un oscuro villaggio ebreo, compare a Mosca nel ’18 con nient’altro che un quaderno logoro e la testa infestata dai pidocchi. Mente straordinaria, destinato a un brillante futuro da luminare della scienza, figura contraddittoria divisa fra la razionalità, l’impossibilità di vivere i sentimenti più profondi e il potere derivante dai privilegi che gli verranno concessi in virtù del suo genio, nella sua vita eccezionale incrocerà il destino di tre donne – la moglie del suo mentore universitario, da lui amata senza speranza, la giovane sposa strappata alla propria esistenza dal matrimonio forzato e la nipotina orfana e grande promessa della danza – in una saga di amore, perdita e talento che abbraccia la storia russa del XX secolo, dagli ultimi anni dell’Impero zarista al decennio successivo al crollo dell’URSS passando per la rivoluzione bolscevica e l’epoca del potere sovietico. “Le donne di Lazar” di Marina Stepnova è edito da Voland Editore.

 

TUTTO QUESTO TI DARO’, PREMIO BANCARELLA 2018

Quando una coppia in divisa bussa alla sua porta, Manuel, scrittore di successo ossessivamente dedito alla stesura del prossimo bestseller, intuisce all'istante che dev'essere accaduto qualcosa di grave ad Alvaro, l'uomo che ama e al quale è sposato da anni. E infatti il corpo senza vita del marito è stato ritrovato al volante della sua auto, inspiegabilmente uscita di strada tra le vigne e i paesaggi scoscesi della Galizia, a chilometri di distanza dal luogo in cui Alvaro avrebbe dovuto trovarsi al momento dell'incidente. Sconvolto, Manuel parte per identificare la salma. Ma giunto a destinazione si ritrova invischiato in un intrico di menzogne, segreti e omissioni che ha al centro la ricca e arrogante famiglia d'origine del marito. Con l'aiuto di Nogueira, poliziotto in pensione dal carattere ruvido, e di Padre Lucas, il prete locale amico d'infanzia di Alvaro, Manuel indaga sulle molte ombre nel passato dei Muñiz Dávila e sulla vita segreta dell'uomo che si era illuso di conoscere quanto se stesso. “Tutto questo ti darò” di Dolores Redondo è edito da Hoepli.

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