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CENSURA, IL RAP DI ORELSAN DIVIDE IL MONDO POLITICO FRANCESE

CENSURA, IL RAP DI ORELSAN DIVIDE IL MONDO POLITICO FRANCESE

Roma, 29 lug - Il rap irrompe nei dibattiti politici francesi, dopo che un brano di Orelsan (artista ribattezzato oltralpe come “l’Eminem francese”) ha causato un’ondata di reazioni di opposta natura nei confronti della censura e del peso sociale che la musica sta occupando, soprattutto tra i giovani meno abbienti e disagiati. “Sale Pute” (traducibile come sporca puttana), il titolo del brano. Ad accendere la miccia è stato l’intervento di Segolene Royal, ex candidata alle presidenziali francesi e presidente della regione Poitou-Charentes, che ha chiesto e ottenuto di annullare il concerto di Orelsan, in programma due settimane fa al festival Les Francofolies a La Rochelle. Il motivo risiede proprio nel testo della canzone, imperniata su una e-mail che un ragazzo spedisce alla sua compagna dopo averne scoperto l’infedeltà, e che contiene frasi decisamente forti come “sei un maiale pronto per il macello” e “spero tu rimanga incinta e perda il bambino”. Pesante la critica della Royal, secondo la quale la canzone di Orelsan inciterebbe alla violenza nei confronti delle donne e immediata la replica dell’artista: “Quella canzone non va presa sul serio, non si parla di me né di nessuno di esistente. E’ una storia, un’invenzione ed è assurdo censurarla”. Atteggiamento anti-censura anche da parte del ministro della Cultura francese Frederic Mitterrand, secondo il quale bisogna lasciare gli artisti liberi di esprimersi: “Arthur Rimbaud scrisse cose molto più violente che sono diventate un classico della nostra letteratura”. E dello stesso parere è l’editorialista di Le Monde Stephane Davet, secondo il quale il rap dà un importante spaccato della società attuale: “Quelle canzoni dipingono la realtà, con ragazzi che crescono con una Playstation in mano e passano il tempo a cercare siti pornografici su Internet. Invece di censurarli, faremmo meglio ad ascoltarli e imparare a dare esempi differenti”. Davet ricorda anche come, ben prima dell’esplosione delle violenze nelle banlieue che portarono alle rivolte del 2005, diversi artisti rap avessero predetto questo scenario con esattezza. La BBC, in un reportage radiofonico dedicato al fenomeno Orelsan, riporta anche alcune frasi dei fan del rapper, incontrati a Parigi alla Gare de Lyon: “I politici cercano solo di bloccare la nostra personalità, vogliono farci diventare come loro – spiega un giovane –. La realtà non è la loro però, ma quella che viviamo e che troviamo descritta in queste canzoni”. (Lam)

 

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