Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Un cuore di vetro in inverno, Filippo Timi
a Firenze

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Un cuore di vetro <be> in inverno, Filippo Timi<br> a Firenze

UN CUORE DI VETRO IN INVERNO DI E CON FILIPPO TIMI APRE LA STAGIONE 18/19 DEL TEATRO DELLA PERGOLA

Le avventure di un cavaliere in un percorso dalla profonda anima poetica. Scritto nel personale e inconfondibile stile che contraddistingue il lavoro di Filippo Timi, Un cuore di vetro in inverno apre in pima nazionale la stagione del Teatro della Pergola di Firenze da martedì 23 a domenica 28 ottobre. Uno spettacolo fortemente suggestivo, condiviso da Timi in scena con Marina Rocco, Elena Lietti, Andrea Soffiantini, Michele Capuano, che racconta la storia di un cavaliere perugino costretto a lasciare il proprio amore ad attenderlo mentre è in battaglia. Una produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana, che, dopo l’anteprima a Monza e il debutto a Firenze, toccherà Milano (Teatro Franco Parenti, 30 ottobre – 11 novembre), Roma (Teatro Ambra Jovinelli, 28 novembre – 9 dicembre) e Perugia (Teatro Morlacchi, 11 – 16 dicembre).  “Di una cosa – afferma Timi – oggi sono certo, che le paure ti corazzano, ma insieme sbarrano la strada. Però, so che è fondamentale affrontare il drago inesistente per tornare vittorioso all’amore sinceramente.” Raccontato per stazioni come in una sorta di Via Crucis o di sacra rappresentazione, lo spettacolo, semplice e giullaresco a guisa di rappresentazione medievale, è anche in parte un omaggio a un certo cinema di Pasolini e alle sue atmosfere. Giovedì 25 ottobre, ore 18, Filippo Timi e la Compagnia incontrano il pubblico. Coordina Riccardo Ventrella. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Andrée Ruth Shammah, direttrice del Franco Parenti, spiegava così la genesi di Un cuore di vetro in inverno in occasione delle prove aperte al Teatro Niccolini nel marzo scorso: “Quando ho chiesto a Filippo di fare una serie di serate intorno a delle parole chiave (per esempio la paura, il sogno) lui è arrivato un pomeriggio, si è seduto nel mio ufficio e mi ha letto quello che aveva scritto. È stata un’ora di grande intensità. Non si poteva non cercare di fare di tutto per fargli mettere in scena quelle parole. Abbiamo chiesto aiuto alla Fondazione Teatro della Toscana, che ha sempre ospitato e co-prodotto i nostri spettacoli con Filippo. Ora non ci resta che fare il possibile, creando le migliori condizioni artistiche e produttive per accompagnare la nascita di questo nuovo lavoro”. Siamo nel Seicento, anno più, anno meno. Un cavaliere errante va a combattere contro il drago delle sue paure, lasciando il suo amore ad aspettarlo al ritorno, nella convinzione e con l’obiettivo di ritornarvi vittorioso, proprio come in un romanzo cortese, ma di costume, in grado di stupire, far sorridere e riflettere il pubblico. Uno scudiero e un menestrello, una prostituta e un angelo custode, costituiscono la piccola corte che il cavaliere porta con sé, che fa da contorno alla sua figura, in un carosello che ha del tragicomico. Sono personaggi che si definiscono e prendono forma in quello che fanno e nel loro star dietro al cavaliere.

“MUSICANTI” IL MUSICAL CON LE CANZONI DI PINO DANIELE

Sarà in scena nei principali teatri italiani, a partire dal prossimo dicembre, “Musicanti”, un’opera teatrale che supera i confini dell’opera stessa - un musical oltre il musical: una storia inedita da raccontare sulle straordinarie musiche dell’immenso patrimonio del “musicante on the road” per eccellenza, l’indimenticato Pino Daniele. In scena un cast di talentuosi artisti (Noemi Smorra, Alessandro D’Auria, Maria Letizia Gorga, Simona Capozzi, Pietro Pignatelli, Enzo Casertano, Francesco Viglietti, Leandro Amato, Ciro Capano) accompagnato sul palco da una "resident band" d’eccezione, che eseguirà dal vivo le canzoni nel rispetto degli arrangiamenti originali, composta da celebri musicisti “amici” di Pino (Hossam Ramzy, percussioni; Alfredo Golino, batteria; Fabio Massimo Colasanti, chitarra; Elisabetta Serio, tastiere; Roberto d’Aquino, basso; Simone Salza, sax; Fabrizio De Melis, viola. In alcune città, si affiancheranno Mel Collins, sax, e Jimmy Earl, basso).  Prodotto da Sergio De Angelis per Ingenius Srl, con la direzione artistica di Fabio Massimo Colasanti, “Musicanti” è la storia di Antonio che ritorna nella Napoli degli anni ‘70 venticinque anni dopo. Pur avendo trascorso lì l'infanzia, detesta la città ma ora ha ricevuto un lascito testamentario dal padre - uno storico locale del porto, oggi in crisi, che si chiama “Ue' Man”. Tutti temono che Antonio non veda l'ora di chiuderlo, e invece... Nello spettacolo, interpretate dal cast, le canzoni dei primi tre album del cantautore napoletano (tra queste, na tazzulella ‘e cafe’”, “a me me piace ’o blues”, “I say i sto ‘cca”,” napule e’”, “viento”, “yes i know my way”, “je so’ pazzo”, “cammina cammina”, “lazzari felici”, “musica musica”, “tutta n’ata storia”, “quanno chiove”) e alcune altre tratte dal repertorio successivo (come, ad esempio, “che soddisfazione!” e “anima”) si mescolano con la drammaturgia e la tradizione partenopea: gli attori e i danzatori si muoveranno all’interno di una scenografia imponente - sviluppata su quattro piani - e con movimenti coreografici studiati per accompagnare il racconto e la musica. In “Musicanti”, così, le musiche scandiscono il tempo e le vicende dei personaggi e la narrazione è influenzata da quelle canzoni che hanno contribuito al rinnovamento epocale del nostro panorama musicale - e che fanno rivivere per qualche ora quel “Neapolitan power” e quella città orgogliosa e dispettosa, densa di culture e ricca di contraddizioni, una Napoli antica e moderna insieme, due anime coesistenti senza alcuna contraddizione in cui il blues si contamina con la “tamurriata”, il funky con la parlesia, Pulcinella con la passione per il calcio. Un viaggio per chi quegli anni li ha vissuti, una scoperta per tutti gli altri. Il testo inedito è di Alessandra Della Guardia e Urbano Lione, mentre la regia è affidata a Bruno Oliviero.  “L’idea alla base di “Musicanti” è portare la musica di Pino a confrontarsi con un nuovo linguaggio, quello dell’opera teatrale”, dice Sergio De Angelis. “Era una vecchia intuizione mia e di Pino, di oltre venti anni fa (De Angelis ha curato la produzione esecutiva di alcuni tra i più bei progetti artistici del cantautore, ndr) e che ora, dopo una lunga gestazione e tre anni di lavoro, vede finalmente la luce”. Fabio Massimo Colasanti, altro stretto collaboratore del “lazzaro felice”, con cui ha condiviso venti anni di studi di registrazione e tournée, dichiara: “Il progetto nasce dal mio bisogno di colmare un vuoto artistico e personale che ha lasciato la prematura scomparsa di Pino. Dalla scelta dei brani è scaturito il mio primo dilemma (Pino ne ha composti innumerevoli), altrettanto impegnativo per me è stato raccontare l’artista e la sua musica senza di lui, senza averlo accanto, come succedeva: “Musicanti” è un’opera emotivamente avvincente e appassionante”. Il debutto di “Musicanti” non poteva che essere a Napoli (dal 7 dicembre, Teatro Palapartenope). Lo spettacolo arriverà, quindi, a Bari, (29 e 30 dicembre, Teatro Team).  Nel 2019 il tour attraverserà l’Italia: ASSISI (15 e 16 gennaio, Teatro Lyrick); Firenze (14 e 15 febbraio, Obihall); Torino (23 e 24 febbraio, Teatro Colosseo); Milano (dal 7 al 17 marzo, Teatro Arcimboldi) e Roma (dal 7 al 12 maggio, Teatro Olimpico).  

ANDREA DE ROSA E LUCIA ROSSI IN “PSICOMICO REVOLUTION” AL TEATRO TESTACCIO

Il 26,27 e 28 ottobre dalle 21, torna a grande richiesta al teatro Testaccio in Roma la comicità di Andrea De Rosa (Notte prima degli esami, Amore bugie e calcetto, Una pallottola nel cuore), autore in scena di "Psicomico Revolution", il divertente monologo che diventa un dialogo, grazie alla presenza dell'attrice Lucia Rossi (Distretto di Polizia 8 e R.I.S. Roma 2 e 3) nei panni della psicoterapeuta. “Psicomico era nato come un monologo - racconta Andrea De Rosa  - quello di un attore comico che si metteva a nudo sotto gli occhi di uno psicologo invisibile. Oggi lo psicologo c'è (anzi psicologa), ed è anche un bel vedere! E qual è l'unico modo per arrivare a delle risposte e dialogare tra le persone se non entrare in empatia e rendersi vulnerabili? Non è detto poi, che questo valga solo per il paziente”. Lucia infatti, è una psicoterapeuta depressa: il suo matrimonio dopo sette anni è giunto al capolinea. È completamente abbandonata all’apatia e non riesce a trarre benefici dalla sua situazione personale. Il suo paziente di oggi è Andrea, un attore comico, incazzato col suo Paese e deluso dal suo lavoro, che ha già fatto il biglietto per Londra. Lì farà un altro mestiere e cambierà vita... o almeno spera! Andrea non ha nessuna intenzione di farsi psicanalizzare, vuole solo sfogarsi di tutto ciò che lo circonda e che non riconosce più. Lucia finge di assecondare il paziente in questa sua bizzarra impostazione, ma appena quest’ultimo nomina la parola “rivoluzione”, lei prende la palla al balzo e mette le cose in chiaro: «l’unica “Rivoluzione” possibile è quella personale». A questo punto il paziente è costretto a parlare un po’ di sé. E ascoltandolo, Lucia sente di avere qualcosa in comune con lui. Ma ovviamente non fa trasparire nulla. Anche perché c’è un’informazione che è stata omessa e che potrebbe rimettere tutto in discussione…

ROMA, AL TEATRO VILLA TORLONIA “MARAMEO AL COLOSSEO”

La Piccola Compagnia del Piero Gabrielli presenta  lo spettacolo “Marameo al Colosseo” al Teatro di Villa Torlonia di Roma – dal 19 al 28 ottobre - con l'adattamento di Attilio Marangon e per la regia di Roberto Gandini. Nello spettacolo vengono messi in scena alcuni racconti di Gianni Rodari ambientati a Roma. La Piccola Compagnia del Piero Gabrielli è formata da sette interpreti, con e senza disabilità, (Jessica Bertagni, Maria Teresa Campus, Gabriele Ortenzi, Fabio Piperno, Simone Salucci, Giulia Tetta, Danilo Turnaturi) cioè sette giovani attori che hanno acquisito esperienza teatrale all’interno dei progetti del Laboratorio e che hanno preso parte agli spettacoli Prodotti dal Teatro di Roma. In questa stagione oltre a Marameo al Colosseo troviamo: La grammatica della fantasia, L’albero di Rodari, Il Pedone rosso, e il nuovo spettacolo La classe agitata.  Soavità, e leggerezza, saranno anche le parole chiave che guideranno il lavoro nel preparare “Marameo al Colosseo”, che è una produzione per bambini del Teatro di Roma.  “Fra le storie di Gianni Rodari ambientate a Roma – abbiamo scelto: Vado via con i gatti, dove si racconta di un nonno, ferroviere in pensione, che diventa gatto e va a vivere a Largo Argentina fra i ruderi romani insieme ai gatti; Sulla spiaggia di Roma dove si racconta di un signore che, non trovando posto sulla spiaggia di Ostia, si mette in aria con sdraio e ombrellone. e poi Il Filobus 75, Il professor Terribilis, ovvero la morte di Giulio Cesare, L’uomo che rubava il Colosseo. Queste storie romane – spiega  Roberto Gandini -  hanno la capacità di farci rivedere la città con uno sguardo nuovo, quello della fantasia. Con la fantasia possiamo riguardare il Colosseo e vederlo come se fosse la prima volta, possiamo immaginare di fuggire dal traffico caotico del centro e correre a sdraiarci su un fresco praticello “fuori porta”; con la fantasia possiamo andare nel futuro e immaginarci che in ogni casa ci sia un robot-domestico che ci aiuta nei mille “impicci” di ogni giorno. Giochi per bambini? Non solo. Potremmo dire, “Esercizi di Utopia” grazie ai quali, forse, potremmo inventare e programmare la Roma che vivremo domani”. (red)

 

UP&DOWN CON PAOLO RUFFINI AL TEATRO ALFIERI DI TORINO

Mercoledì 14 novembre presso il Teatro Alfieri di Torino andrà in scena Up & Down con Paolo Ruffini, attore cinematografico e teatrale, conduttore televisivo, regista e autore, e gli attori della compagnia Mayor Von Frinzius, compagnia teatrale livornese nata nel 1997, composta da 97 attori, metà di essi sono persone con disabilità. Allo spettacolo UP&Down prendono parte sei attori di questa compagnia: uno di loro è autistico e gli altri cinque hanno la Sindrome di Down.  Un vero e proprio happening comico e al tempo stesso emozionante che parla delle relazioni: ironia e irriverenza accompagnano gli spettatori in un viaggio che racconta la bellezza che risiede nelle diversità.  Paolo Ruffini va in scena con degli attori con la Sindrome di Down, affrontando insieme a loro significato della parola “disabilità”, fino a dimostrare che la loro dovrebbe definirsi “Sindrome di UP”. Lo scheletro dello spettacolo è costruito sull’intenzione di Paolo Ruffini di realizzare uno straordinario One Man Show, con imponenti scenografie ed effetti speciali. Parte però una sequela di boicottaggi e rocambolesche interruzioni in cui gli attori fanno irruzione dimostrando di essere molto più abili di lui. Dimostrando inoltre che ci sono tante persone che non sono abili alla felicità o all’ascolto, ma che alla fine siamo tutti diversamente abili, diversamente normali e meravigliosamente diversi.  Una rappresentazione dai connotati surreali e dagli sviluppi inaspettati con una forte connotazione d’improvvisazione, che interrompe le liturgie teatrali e offre al pubblico una vera e propria esperienza in cui le distanze tra palcoscenico e platea si annullano, e alla fine attori e spettatori si trovano per condividere un gesto rivoluzionario: un grande abbraccio. Tutto il ricavato della serata sarà destinato al Foyer Bethléem di Port au Prince ad Haiti dove Madian Orizzonti, cura, offre una casa e tre pasti al giorno a 100 bambini disabili. Nel Foyer Bethléem sono accolti 100 bambini di età tra i 6 ed i 19 anni.  (red- 19 ott)

(© 9Colonne - citare la fonte)