MADE IN ITALY, LA CUCINA ROMANA ALLA CONQUISTA DI TOKYO
Roma, 21 set – La carbonara batte il sushi. I sapori laziali
vanno alla conquista del Giappone. È lo strano caso della cuoca Anna Dente che
nella sua Osteria di San Cesario alle porte di Roma ha accolto in
“pellegrinaggio” nove chef giapponesi, venuti appositamente da lei per prendere
ripetizioni di cucina romana e laziale. Carbonara, amatriciana, gricia ma anche
trippa, abbacchio e coda alla vaccinara sono solo alcuni degli argomenti
trattati nelle lezioni che si sviluppano mediamente in un periodo di sei mesi.
Questo particolare fenomeno nasce proprio a Tokyo, dove nelle guide
enogastronomiche internazionali alcuni chef locali scovano la piccola Osteria
di San Cesario a Roma e decidono di farvi visita durante un viaggio nel Lazio.
Amore al primo assaggio. Prima come clienti e poi come collaboratori, gli chef
iniziano una fitta collaborazione con lo staff di Anna Dente e anno dopo anno
cominciano gli scambi tra Roma e il Giappone. Gli “stage” hanno la durata di
circa sei mesi, a seconda del grado di preparazione che desiderano ricevere gli
allievi. Alle prese con i prodotti alimentari e con gli strumenti della cucina,
gli chef prima familiarizzano con la scelta degli alimenti più freschi, poi con
la preparazione e la cottura fino a rendersi autonomi nel poter riprodurre i
piatti tipici nei loro ristoranti a Tokyo. Hiroyuki Watanabe (Ristorante
"Fiorenza" Tokyo), Masashi Kakinuma e Haruki Misako (Ristorante
"La Lingua Ochiai”
Tokyo) sono i più brillanti tra gli allievi della cuoca romana che attualmente
offrono la possibilità di gustare i piatti della tradizione romana e laziale
nella terra del Sol Levante. Takuma Okada (ristorante “Terzina” Sapporo) e
Takao Suzuki di Nagoya, invece, sono due degli chef ancora in Italia alle prese
con cicoria, cacio e pajata. “Proprio ieri si è conclusa una missione di
promozione turistica a Tokyo - commenta Claudio Mancini, assessore al Turismo
della Regione Lazio - dove l’assessorato al Turismo della Regione Lazio,
ATLazio e Comune di Roma hanno presentato un pacchetto di proposte turistiche
pensate appositamente per il Giappone. Tra gli appuntamenti organizzati,
appunto, una cena-evento curata proprio dalla cuoca Anna Dente coadiuvata dagli
allievi chef giapponesi. La gastronomia si conferma veicolo importante di marketing
territoriale e gli stranieri che visitano l’Italia e il Lazio si appassionano
sempre più alla nostra cucina tradizionale. Sul mercato giapponese stiamo
portando avanti un programma costante di attività di promozione turistica e i
risultati si vedono. Roma rimane una delle destinazioni classiche e che, grazie
anche all’attrattiva delle mete enogastronomiche, come appunto San Cesario, ci
consente di proporre circuiti di visita che associano alla Capitale l’offerta
dell’intero territorio regionale”. La Presidente di AT Lazio Federica Alatri
sottolinea: “L’esportazione della cucina romana e laziale, poi, ha dato inizio
a un flusso di export di prodotti tipici verso i mercati orientali. Il fenomeno
è destinato a crescere, visto che proprio il rifornimento di questi ristoranti
è un trend che dilaga. D’altro canto, per poter preparare i piatti della
tradizione, gli chef necessitano delle nostre materie prime come salumi, pasta
e formaggi locali. Questo tipo di azioni di promozione, dunque, coniugano
turismo ed economia, innestando un circuito virtuoso per lo sviluppo
dell’intero territorio”.