LP TORNA CON IL SINGOLO RECOVERY E L'ALBUM HEART TO MOUTH
LP torna con il singolo “Recovery” e l'album “Heart To Mouth” in uscita il 7 dicembre (Etichetta X Energy, distribuzione Believe Digital per il digitale, fisco Sony Music). “Credo che le canzoni valgano più di tante parole”: non è uno slogan, ma solo un pensiero di LP, alle spalle quattro album in studio, una miriade di concerti (uno dei più recenti, la sua entusiasmante partecipazione alla Notte della Taranta dello scorso agosto, ma anche i palchi di Coachella, Mad Cool, Outisde Lands), un successo che è cresciuto quanto più l’artista statunitense di origine italiana “ha lasciato fare” a se stessa, nell’ispirazione e nelle intenzioni delle canzoni. È stato così che i video di Lost On You, Muddy Waters, When We’re High sono arrivati a oltre 280 milioni di visualizzazioni in un anno e che l’album Lost On You è diventato disco di platino in Italia, Francia, Svizzera, Russia, Polonia, Grecia. Credenziali importanti, che però si potrebbero anche dimenticare ascoltando un nuovo singolo sinuoso e profondo, toccante e intenso come Recovery. Se anche non conoscessimo LP, rimarremmo in ogni caso colpiti dalle sfumature di un pezzo che risplende nell’oscurità, così come certi fiori luccicano nel fango. Heart To Mouth (lavorato con il collaboratore e produttore di Lost On You Mike Del Rio -Eminem, X Ambasciatori, Skylar Gray- e l'autrice Nathaniel Campany) raccoglie brani in cui dal cuore si arriva alla bocca, dal sentimento alle parole, dalla quiete alla tempesta, con un’attitudine schiettamente rock, un felice cortocircuito di melodie e di ritmi accompagnati da un canto che tende la malinconia verso un punto di non ritorno (Dreamcatcher) o la frenesia verso timbri rocciosi e parecchio riconoscibili (When I Move Over You). Che infatti rimanga sugli sfumati (One Night In The Sun) o che acceleri sui ritmi (Girls Go Wild), LP è essenzialmente una voce, che risuona di traccia in traccia, che si muove ineluttabile (The Power) e ruggente (Special, una chiusa di partita parecchio rock’n’roll), concedendosi anche un pugno di gemme dichiaratamente pop (Shaken) e retroattive (House On Fire). Non c’è un solo genere per queste continue e riuscite divagazioni fra folk del nuovo Millennio (Hey Nice To Kow Ya) e pulsazioni corali (Die For Your Love) e solitarie (Dreamer), dove, più che struggersi, si affrontano con energia amore, sogno, abbandono. Heart To Mouth, nelle sue componenti, aggiunge alle hit del passato una terza dimensione, dove fragilità e forza convivono, si raccontano, e si aprono a un nuovo viaggio che si preannuncia una volta ancora, memorabile, col cuore e con le parole. L'artista americana sarà impegnata con il firmacopie nei prossimi giorni: sabato 8 dicembre h.16.00 Discoteca Laziale Via Giovanni Giolitti, 263; domenica 9 dic.h.16.00 Milano Mondadori Megastore (piazza Duomo) Piazza del Duomo, 1. (PO / red)
ANIMA MEDITERRANEA, L’ATTESO RITORNO DI FRANCESCA ALOTTA
Giovedì 6 dicembre, alle 21 presso il Teatro degli Eroi, Via Girolamo Savonarola 36/m, Roma, Francesca Alotta presenterà l’uscita ufficiale dell’Album, Anima Mediterranea. Oggi Francesca Alotta è una donna matura e piena di emozioni: ha modulato molto la vocalità, il suo modo di esprimersi e la ricerca sonora riprendendo a comporre e a suonare il pianoforte. Un album di brani antichi, siciliani e napoletani, realizzato in acustico, tra pop, jazz e soul in cui i pezzi sono suonati principalmente da quattro musicisti: Cristiano Viti, arrangiatore e pianista; Massimo Moriconi, grande contrabbassista prediletto da Mina; Luca Tufano alla chitarra acustica e ukulele e Simone Talone alle percussioni. In alcuni brani saranno presenti le note toccanti dell'armonica a bocca di Giuseppe Milici mentre in altri suoneranno strumenti etnici come la zampogna, nykelarpa, friscaletto e kaval di Goffredo Degli Esposti e Gabriele Russo, la Fisarmonica di Agostino Casella e il Basso tuba di Manuel Cavalieri. Nella serata, Francesca, oltre alle percussioni, suonerà il pianoforte nel brano scritto da lei e presente nell’album, Amuri miu. dedicata al padre. “Parlando con mia mamma, del dolore che da figlia provavo e che col tempo non diminuiva, ho capito da lei quanto sia grande e immenso il dolore per la perdita del compagno di una vita intera. Il grido di chi non riesce ad accettare la separazione da chi ha amato tanto, era come se una parte di lei fosse morta per sempre insieme a lui”. Brani straordinari della canzone antica come: I’ te vurria vasà, Era de maggio, Reginella, E vui durmiti ancora, Vitti na crozza, Mi votu e mi rivotu, Ciuri ciuri, Maruzzella, ‘O sarracino, Cu ti lu dissi, ‘O sole mio, ‘O surdato ‘nnammurato e Tammurriata nera. Nella tracklist non manca il brano “Sona chitarra mia” interpretato dal padre nell'81, con il quale egli vinse il 2° Festival della canzone siciliana, condotto da Pippo Baudo. Nell’album sono intervenuti trenta coristi del M° Paolo Li Rosi. Cristiano Viti, ha “sartorialmente disegnato” su Francesca il progetto, nato in origine come live poi come disco. Nell’album non poteva mancare la bonus track Non amarmi in versione acustica, cantata insieme ad Aleandro Baldi che nella serata di lancio sarà presente insieme all’armonicista Giuseppe Milici e all'arrangiatore e pianista Cristiano Viti. L’Album, di respiro internazionale, è stato prodotto interamente da Francesca Alotta: “Un progetto che avrei voluto realizzare in duo con mio padre, Filippo Alotta, grande tenore, scomparso prematuramente”. Due i desideri di Francesca: quello di portare la musica italiana antica nel mondo e quello di farne un dono al papà che oggi ne sarebbe felice. Anima Mediterranea – dichiara Francesca – “Rappresenta la mia anima più vera”. In questo disco, l’artista ha tirato fuori tutta la sua “profonda mediterraneità” e il suo essere siciliana. Anche gli arrangiamenti sono stati studiati in modo meticoloso per rappresentare al meglio la “nuova Francesca”, che si propone in nuova veste, con una vocalità più roca, tra il pop ed il soul. “In questo album c'è davvero tanto di me, della Francesca di oggi: sono cambiata tanto. Sono io, con tutte le mie sfumature, dalla gioia al dolore. Ho ritrovato la mia lingua e le mie radici: questa canzone dedicata a mio padre è stata scritta di getto, in siciliano”. In questo nuovo percorso Francesca ha imparato a cantare in maniera diversa, forse più teatrale, a dare peso ad ogni parola. "È quasi un recitare ogni brano. Cerco di entrare nella storia vivendo quei sentimenti e quelle emozioni. La mia vera anima si manifesta proprio nel teatro, che adoro e trovo sia la forma d'arte che più mi rappresenta: la gente ascolta con un’altra predisposizione entrando in un'altra dimensione; io mi dono totalmente al pubblico, nel silenzio e lo scambio con la platea è più intenso e coinvolgente”. In Anima mediterranea viene dato un ruolo importante anche alla fisicità: la stilista Aurora Caruso, creatrice della sua linea KEOS, sta disegnando una linea apposta per Francesca che metterà in risalto la sua classe e la sensualità di donna del sud.
RENATO ZERO, ESCE “ALT IN TOUR”
E’ uscito in tutti i negozi, digital store e su tutte le piattaforme streaming “Alt In Tour”, un cofanetto composto da 2cd + Dvd + Bluray e contenente la registrazione del live di Renato Zero del 7 gennaio 2017 al Forum di Assago – Milano. “Alt In Tour” è stato il tour tra il 2016 e il 2017 di oltre 30 date in tutta Italia, in cui Renato Zero ha presentato dal vivo nei più importanti palasport della penisola il disco di inediti “ALT” e i grandi classici del suo repertorio, portando in scena più di 3 ore di canzoni, parole e musica, ma soprattutto emozioni.
SANREMO GIOVANI, LA CANTAUTRICE VENEZIANA FRANCESCA MIOLA TRA I FINALISTI
Dopo aver vinto Area Sanremo ed essere stata selezionata direttamente da Claudio Baglioni durante le audizioni dello scorso lunedì 19 novembre, la cantautrice veneziana Francesca Miola con il brano “Amarsi non serve” sarà tra i 24 protagonisti della finale di Sanremo Giovani, che si terrà il 20 e il 21 dicembre al Teatro del Casinò di Sanremo (diretta su Rai1 e su Radio2). Ognuna della due serate vedrà sfidarsi 12 concorrenti e promuoverà un vincitore. I primi classificati delle due serate accederanno direttamente in gara a Sanremo 2019 e si contenderanno la vittoria con i big. Il brano, scritto da Marco Rettani, Zibba e Stefano Paviani e premiato da Audicoop e dal M.E.I. come miglior testo ad Area Sanremo, sarà disponibile in digital download a partire dal 7 dicembre su etichetta Dischi dei Sognatori, e anticiperà il disco su cui la cantautrice sta ancora lavorando: " ‘Amarsi non serve’ è un brano dalle atmosfere sospese, di momenti attesi e di silenzi che accompagnano il cammino di una relazione che si sta perdendo sul confine del semplice ‘volersi bene’ – racconta Francesca Miola -. Ma se quel ‘posto sul mare’ e il ‘nostro abbraccio nel sonno’ continua ‘ad essere la’ allora vale la pena di continuare a sognare, concedendosi anche il tempo di sbagliare”. Tratti distintivi di Francesca sono l’eleganza e la raffinatezza del canto, della voce e della presenza sul palco, caratteristiche che le hanno permesso, nel 2017, di essere scelta come cantante principale dal prestigioso locale "The Club" in Qatar: qui ha avuto la possibilità di confrontarsi con artisti di tutto il mondo, di intraprendere una ricerca personale e artistica e di scrivere i primi brani. Questa esperienza arriva dopo la partecipazione, nel 2015, al talent show "Amici di Maria De Filippi", dove Francesca ha riscosso grande successo di pubblico e critica: “un’esperienza di vita con cui sono cresciuta a livello umano e professionale”. Francesca Miola nasce a Venezia nel 1993. Nel 2016 si trasferisce a Milano dedicandosi parallelamente a concerti e allo studio musicale iscrivendosi presso il CPM (Centro Professione Musica) di Franco Mussida. In quel periodo viene selezionata per far parte delle dieci voci femminili che hanno accompagnato l'artista Dillon a Milano nell’unica data italiana del tour. Nel 2015 ė la prima cantante donna ad entrare nel talent show "Amici di Maria De Filippi". Questa esperienza le consentirà di esibirsi in tutta Italia. Successivamente è invitata ad esibirsi al prestigioso "Magna Grecia Awards" a Taranto, diretto e organizzato da Nek, dallo scrittore Fabio Salvatore e da Lorella Cuccarini, per rendere omaggio a Mia Martini. Tra il 2015 e 2016 partecipa a numerosi concerti in varie parti d'Italia, tra cui "Jazz4Anna" rassegna jazz dove vede la presenza di grandi nomi della musica jazz tra cui Ares Tavolazzi; concerto ad “EXPO" 2016; “Mirano Summer Festival"; la rassegna "Inycon" Sicilia; "Armonie di voci contro la violenza" con Katia Ricciarelli; "Un gol per la vita" (Nazionale Cantanti e Mass Media Veneto); "Anche io per Amatrice”, concerto per ”Morellato" presso la Fondazione Cariplo di Milano; apertura del 4' torneo internazionale della Reyer Venezia. Nel 2017 è impegnata come cantante principale in Qatar, dove si è esibita con musicisti italiani ed internazionali nel prestigioso "The Club" presso il St. Regis Doha, storico e noto club di Doha dove vede esibirsi musicisti da tutto il mondo.
IL TRIO PALERMITANO GOØD FALAFEL PRESENTA IL VIDEOCLIP DI "HIDE"
E’ uscito su YouTube il videoclip di “Hide”, brano che anticipa “You On The Other Hand” (Yotoh) (etichetta Pistacho Records e Qanat Records distribuzione Good Fellas), primo Lp dei Goød Falafel (dopo l'omonimo Ep uscito nel 2014), in uscita il 4 dicembre in digital download sul Bandcamp dell’etichetta Pistacho music label e il 19 dicembre su tutte le piattaforme digitali. Il video di “Hide” è diretto da Antonio Cusimano (3112HTM) con le animazioni di Caterina Sciortino (Sciortino’s Art): “in un tranquillo pomeriggio d'estate la fantasia prende forma sfuggendo dalla carta per dare vita a desideri e sogni nascosti ma così tanto luminosi da poterli finalmente toccare”. “L'amore disperato, l'amore immaginato, l'amore ricambiato”: questi sono alcuni dei temi da cui trae forza “You On The Other Hand”, album dalla natura romantica che a tratti assume tinte più oscure, immerso in atmosfere sognanti e materiche a un tempo, otto tracce che restano in equilibrio tra astrazione elettronica e tangibilità pop. Il disco apre con i desideri e i sogni nascosti di “Hide”, da cui è estratto il video; il secondo brano è “City lights”, che racconta di come le strade ostili di una città divorino le anime più pure. Poi l’amore che finisce rappresentato in “Wrong on you” e “Let's isolate!”, un viaggio intergalattico di un alieno e di un’umana, l’amore tra i due, metafora di come l'impossibile possa diventare possibile. La quinta traccia è “Moonlight”, una danza d'amore tra la donna e la natura, un momento intimo nel quale abbandonare ogni protezione che la vita impone per lasciarsi cullare in un fiume di acqua, terra e stelle. L’amore tormentato di “Song of two dead lovers”, i ricordi in “Sunrise” e la finzione che prende il posto della realtà in “Salted lake”, chiudono il primo Lp del trio palermitano formato da Laura Messina, Vincenzo Schillaci e Sergio Schifano. Le influenze dei Goød Falafel spaziano dalla new wave al synthpop degli anni 80 fino alla electronic music dei nostri giorni, con grande interesse per le sonorità nordeuropee e una attenzione spiccatamente mediterranea alla melodia. (PO / red – 30 nov)
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