Roma, 15 ott - Un ospedale che galleggia per lanciare un messaggio di speranza. Non è un sogno, ma un progetto scientifico messo a punto dall’associazione umanitaria MED E MED e in particolare dal suo presidente, il chirurgo e oncologo Luigi Gentilini (nella foto). Nel corso delle sue dieci missioni umanitarie in Africa, il medico ha maturato l’idea di realizzare una struttura sanitaria capace di muoversi sui grandi laghi della Rift Valley, popolata da milioni di persone bisognose di assistenza. Il progetto, che ieri è stato presentato nei locali del Casc della Banca d’Italia a un anno dal suo debutto ufficiale, si chiama “Floating mobile hospital”. All’appuntamento hanno partecipato numerose personalità, tra cui lo stesso presidente del Casc, Benito Sciotti, l’ammiraglio Vicenzo Martines, direttore generale della Sanità militare, Mario Bernardini del “Nuovo medico d’Italia”, l’abate benedettino della Tanzania Alcuin Nyierenda, che ha portato la testimonianza del suo popolo, e il presentatore televisivo Massimo Giletti, in qualità di coordinatore del dibattito e di sostenitore dell’iniziativa. Ad unirli la speranza di poter portare aiuto spostandosi da una sponda all’altra del lago Vittoria, il più grande del continente africano, per poi approdare negli altri due specchi d’acqua della zona, il Tanganyika e il Nyasa. Dai contatti sul territorio è nata l’idea di costruire una nave di medie dimensioni a scafo catamarano in grado di ospitare una struttura ospedaliera compatta e completa, autonoma e autosufficiente, dotata di sala operatoria, laboratorio analisi e diagnostica per immagini, ma anche di sala parto e assistenza al neonato, così come di un centro per la gestione delle patologie infettive, handicap psichiatrici e pazienti affetti da insufficienza renale. Il tutto con il supporto della telemedicina per effettuare dei consulti a distanza. L’associazione MED E MED, che dal 2001, anno della sua fondazione, vanta 33 congressi di formazione e partecipazione attiva a conferenze, dieci missioni socio - sanitarie e medico – chirurgiche in Africa e 15 adesioni a corsi di formazione e aggiornamento in diversi territori del continente, punta ora a rafforzare l’aspetto di found rising, con l’obiettivo di raccogliere i cinque milioni necessari alla realizzazione del progetto, cifra che potrebbe scendere se alcune attività venissero realizzate direttamente sul posto, come la costruzione dell’imbarcazione.
(Fam)
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