Caracas - Disperati, affamati, derubati. Alcuni versano in condizioni di salute precarie. Sono gli italo-venezuelani, molti del barese, in fuga dal Paese caraibico, colpito da una crisi economica e sociale spaventosa. Alcuni - si legge sulla Gazzetta del Mezzogiorno - sono riusciti a raggiungere le loro città di origine, altri no, sia perché non dispongono di sufficiente denaro per tornare in patria, sia perché la burocrazia non facilita gli espatri. Emigrati nel Paese caraibico in ben altri periodi storici, questi cittadini adesso affrontano fame, crisi e repressione e tentano di tornare nei luoghi di origine. Ma l'impresa, come denunciano i rappresentanti degli italiani all'estero, si presenta molto più difficile del previsto. "Gli italiani in Venezuela - spiega Michele Sgobba, imprenditore edile a Caracas, tornatosene nella sua Castellana Grotte - non riescono nemmeno a fare il rinnovo di un passaporto o a portare avanti una richiesta di cittadinanza, visto che è quasi impossibile prenotare un appuntamento attraverso il sistema online, al punto che si è creata una rete di gestori o intermediari che vendono gli appuntamenti a costi insostenibili. Un vero dramma - rimarca Sgobba - per chi abita in un Paese in crisi umanitaria, con stipendi di pochi dollari al mese". (9colonne)
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