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SALVINI: NON TORNERÒ
MAI CON BERLUSCONI

“Io col vecchio centrodestra non tornerò mai, questo deve essere chiaro. Governiamo insieme nelle regioni, nei comuni. Ma finisce lì”. Così Matteo Salvini in una intervista a Repubblica nel giorno del dopo voto in Sardegna. E aggiunge: “Ce ne fossero di flop come questi. Ben vengano, ne vorrei tanti”, “siamo entrati per la prima volta in Consiglio regionale e governiamo la Sardegna. Il resto sono chiacchiere”. E parlando dei risultati dei rivali di centrosinistra aggiunge: “Andavate tutti dietro agli exit poll con la storia del testa a testa. Si è visto, un testa a testa con 15 punti di distacco. Noi tanto, loro poco. Ma poi il Pd è stato sempre sconfitto, sei volte a zero nelle varie tornate amministrative dopo le Politiche, dal Friuli Venezia Giulia a Trento e Bolzano fino all'Abruzzo e ora la Sardegna. È l'unica cosa che mi interessi”. Preoccupato dal tonfo dei Cinque stelle? “C'è da festeggiare una pagina nuova per l'isola. Tutte le altre sono dotte analisi di politologi. È stato un voto locale, che non incide affatto sulle scelte nazionali. Io non mi sento più forte e Luigi non deve sentirsi più debole”, “con Luigi (Di Maio, ndr) ci siamo sentiti. Ci vedremo nelle prossime ore. Non ha bisogno del mio conforto. Va tutto bene, andremo avanti”. Fino alle Europee? “No, no. Anche dopo. Questa cosa non riesce a entrarvi in testa. Io ho dato la mia parola e la mia parola vale cinque anni, non cinque mesi”.  E sulla sua promessa ai pastori sardi di raggiugere l'euro al litro di latte ammette: “Confesso di aver peccato di ottimismo. Riconvocherò i pastori in settimana per chiudere questa vertenza nel migliore dei modi. Io gli impegni li mantengo. Non mi fermo con le elezioni”. Esclude poi la manovra correttiva: “Zero, per niente, non si farà mai”, “l'ha detto anche il ministro del Tesoro Giovanni Tria. Io mi fido sempre di Tria”. Poi il nodo Tav: “Stiamo lavorando. lo a differenza dei nostri alleati resto convinto che l'alta velocità porti lavoro e sviluppo. Farò di tutto perché l'opera si realizzi, pur con tutti i tagli e i risparmi necessari”. Un referendum? “Potrebbe essere una soluzione. Noi siamo sempre per il rispetto della volontà popolare. Se si decidesse di dare l'ultima parola ai cittadini non saremmo certo noi ad opporci”. (26 feb - red)

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