di Paolo Pagliaro

(1 marzo 2019) La Germania sta cercando in Italia maestre ed educatori che mancano ai suoi asili e alle sue scuole. A Torre del Greco, in provincia di Napoli, una commissione italo tedesca sta esaminando i candidati. Della selezione si occupa “Konzept-e”, società di recruiting. Viene proposto un contratto a tempo indeterminato, per 40 ore settimanali di lavoro distribuite in 5 giorni alla settimana e con 30 giorni di ferie retribuite. Si parte da una retribuzione lorda di 1.500 euro al mese nei primi quattro mesi. Ma l’organizzazione assicura anche vitto, alloggio e corso di lingua. Lo stipendio sale a 3.100 euro lordi dal quarto mese in poi. La prima destinazione sono le 43 scuole materne di Stoccarda. Intervistato da Vera Viola del Sole 24 ore, l’amministratore delegato di “Konzept-e” ha detto che “in Italia si trovano giovani ben preparati e con buone doti caratteriali”. “Konzept-e” non è l’unica società che offre posti di lavoro in Germania. C’è anche Ib - Internationaler Bund – che cerca e forma soprattutto infermieri e personale sanitario. Fino a oggi, scrive ancora il Sole, ha contribuito a far assumere da ospedali tedeschi circa 2500 professionisti italiani. In Germania il fabbisogno di manodopera, anche qualificata, è un’emergenza. Persino la Bundeswehr assume soldati stranieri, purché dell’Unione europea. Secondo Eurostat sono 3 milioni e 800 mila i posti di lavoro vacanti in Europa. 1 milione e 200 mila in Germania, gli altri soprattutto in Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Olanda, Polonia e Belgio. Cercano personale all’estero anche le aziende spagnole, ungheresi, svedesi e austriache. L’Italia non importa lavoro ma ne esporta quantità via via crescenti.