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Enea e l’ecologia
made in Italy

Enea e l’ecologia <BR> made in Italy

di Paolo Pagliaro

(15 marzo 2019) La piccola Greta che accusa i governanti europei di non fare abbastanza per il clima, forse è un po’ ingenerosa. Perché in realtà gli Stati europei stanno affrontando costi economici e finanziari altissimi per promuovere la transizione energetica verso un sistema carbon free, tenendo insieme clima, ambiente, economia e società. L’Italia, tra l’altro, è tra i paesi più virtuosi del mondo. E’ prima per quanto riguarda le politiche e le misure per promuovere l'efficienza energetica. Vuol dire che tra i 25 paesi maggiori consumatori di energia primeggia in una classifica che tiene conto di edilizia, industria, trasporti, spendendo però meno risorse pubbliche in termini assoluti e pro capite rispetto alla Germania, anche essa ai vertici della classifica ex aequo. Il nostro Paese è tra i più avanzati anche per quanto riguarda etichettatura degli elettrodomestici, certificazione degli edifici, norme per il risparmio di carburante, efficienza degli impianti termici. L’Italia è invece terza nella classifica della Banca Mondiale che misura politiche e regolamenti per migliorare l’accesso all’energia elettrica, alle risorse pulite ad uso domestico e all’energia rinnovabile. In questo caso, la graduatoria comprende 133 nazioni.
Un gioiello della ricerca italiana è l’Enea, l’Agenzia per lo sviluppo sostenibile. L’ultimo successo è di un mese fa, quando si è aggiudicata la gara internazionale per assistere l’Algeria nella transizione alle energie rinnovabili. Tra le novità tecnologiche prodotte dall’Enea la più recente è un sistema di ricarica ultraveloce per i mezzi elettrici del trasporto pubblico, dispositivo che consente di rifornire un autobus in meno di 20 secondi, utilizzando il tempo della fermata. Un’invenzione che contribuirà a cambiare il futuro dei trasporti.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)