Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

“Cento cuori dentro”,
l’ultimo romanzo
di Gio Evan

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

 “Cento cuori dentro”, <br> l’ultimo romanzo <br> di Gio Evan

“CENTO CUORI DENTRO”, L’ULTIMO ROMANZO DI GIO EVAN

Ad aprile il poliedrico artista Gio Evan sarà impegnato in un tour instore in tutta Italia per presentare il suo ultimo romanzo “Cento Cuori Dentro” (Fabbri Editori), in uscita il 9 aprile. Una storia intima, sul filo dell’autobiografia, scritta da chi ha trasformato l’amore in una filosofia. Queste le prime date in programma: 9 aprile Vercelli, 10 aprile Milano, 11 aprile Bologna, 12 aprile Massa, 14 aprile Roma, 16 aprile Bisceglie (BT), 17 aprile Matera, 18 aprile Rossano Calabro (CS), 19 aprile Brindisi. A livello musicale, invece, Gio Evan torna con “Himalaya Cocktail”, il nuovo singolo in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme streaming e in digital download dal 5 aprile. Il brano, che arriva dopo il successo dell’ultimo tour che ha fatto registrare il sold out a Milano, Torino, Roma, Bologna e Napoli, e un periodo di assenza durante il quale il cantante e poeta ha viaggiato in giro per il mondo, anticipa l’album di inediti in uscita il prossimo autunno. L’occasione per presentare dal vivo il nuovo singolo sarà il tour “Capta – tornate sovrumani”, che partirà all’inizio di giugno. Sul palco Gio Evan porterà ancora una volta le sue doti di cantante, poeta e attore, che fanno di lui un artista unico in Italia. Ad accompagnarlo, una super band di 5 elementi composta da membri degli Anudo e degli Elephantides. Gio Evan, all’anagrafe Giovanni Giancaspro, è un artista poliedrico, scrittore e poeta, filosofo, umorista, performer, cantautore e artista di strada. Durante gli anni che vanno dal 2007 al 2015 intraprende un viaggio con la bicicletta che lo porta in gran parte del mondo: India, Sudamerica, Europa. Comincia a studiare e vivere accanto a maestri e sciamani del posto e in Argentina viene battezzato come “Gio Evan” da un Hopi. Nel 2008 scrive il suo primo libro “Il florilegio passato”, racconto che narra dei suoi viaggi, senza soldi né scarpe. Nel 2012 e 2013 fonda “Le scarpe del vento”, progetto musicale dove scrive, canta e suona la chitarra. Pubblica indipendentemente il suo primo disco “Cranioterapia”. Nel 2014 inizia due progetti per le strade francesi: “Gigantografie” e “Le poesie più piccole del mondo”. Tra il 2014 e il 2016 pubblica i libri “La bella maniera” (il suo primo romanzo, per Narcissuss), “Teorema di un salto, ragionatissime poesie metafisiche” (Narcissuss) e “Passa a sorprendermi” (Miraggi Edizioni), oltre a scrivere e dirigere l’opera “OH ISSA - Salvo per un cielo”. A fine 2016 viene notato da Giuseppe Casa, direttore artistico di MarteLive che lo inserisce nel roster dell’etichetta MArteLabel. Nel 2017 esce il libro “Capita a volte che ti penso sempre”, per Fabbri, e segue un lungo tour in tutta Italia e il primo singolo “Posti” che entra subito in diverse playlist su Spotify. A gennaio 2018 pubblica il nuovo singolo “Pane in cassetta” e da marzo è in vendita il nuovo libro per Fabbri “Ormai tra noi è tutto infinito”. Il 17 aprile esce “Biglietto di solo ritorno”, il doppio album di esordio edito da MArteLabel e Giallo Ocra, seguito dal lancio in radio del singolo “A piedi il mondo” che registra più di due milioni di ascolti su Spotify. Il 12 ottobre esce in radio il singolo “Joseph Beuys”, che accompagna un fortunato tour. Dopo un periodo di assenza torna sulle scene con il nuovo romanzo “Cento cuori dentro” (Fabbri Editori) e il nuovo singolo “Himalaya Cocktail” che anticipa l’album in uscita nell’autunno del 2019 per 1DAY/ MArteLabel e distribuito da Artist First.

 

 

UN MONDO SENZA RIFIUTI? VIAGGIO NELL'ECONOMIA CIRCOLARE

La nostra economia è costruita secondo un modello “lineare”: preleviamo risorse naturali dall’ambiente e le restituiamo sotto forma di residui che procurano danni all’ecosistema. È un destino inevitabile, un prezzo necessario da pagare al progresso? Lo abbiamo creduto a lungo, ma ora la natura ci presenta il conto. Perché la nostra civiltà non finisca per morire soffocata dai propri rifiuti, è necessario imboccare una strada alternativa. Quella dell’‘economia circolare’, nella quale gli scarti ridiventano materie prime. Se un mondo senza rifiuti è impossibile, un mondo senza discariche è invece del tutto realizzabile, come testimoniano molte esperienze. Servono però iniziative economiche, servizi, impianti, infrastrutture. Un’opportunità anche per l’Italia, che malgrado tutte le sue munnezze, conquista anche primati positivi. A una condizione: che nessuno scambi l’economia circolare per un bucolico mondo dal quale i rifiuti scompaiono per magia. Queste le premesse da cui parte Antonio Massarutto in “Un mondo senza rifiuti? Viaggio nell'economia circolare” (Il Mulino). Unicamente online è disponibile un'Appendice, composta da due sezioni. La prima contiene tabelle e figure supplementari riferite direttamente al testo, e contraddistinte dalla lettera A. La seconda contiene testi integrativi, contraddistinti dalla lettera B. Massarutto è docente di Economia Applicata all’Università di Udine e Research fellow del Green, Università Bocconi. Per il Mulino ha pubblicato “I rifiuti: come e perché sono diventati un problema” (2009); “Privati dell’acqua? Tra bene comune e mercato” (2011); “L’acqua. Un dono della natura da gestire con intelligenza” (2015). Collabora con lavoce.info.

 

GIOVANNI BRIZZI RACCONTA ANNIBALE

Tattico geniale e condottiero leggendario. Uomo dalla doppia, profonda cultura, punica e greca, versato persino nei campi dell’arte e della filosofia. Ma anche ‘mostro assetato di sangue’. Impassibile di fronte ai massacri della guerra e ideatore di perfidi inganni. Questo è Annibale, il più grande tra i nemici di Roma. E queste sono le sue memorie, ‘trascritte’ da un grande storico come Giovanni Brizzi in “Io, Annibale. Memorie di un condottiero” (Laterza). Brizzi è professore emerito dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna. Ha insegnato anche a Sassari, a Udine e alla Sorbona. È Officier nell’Ordine delle Palmes Académiques dello Stato Francese e socio dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. È direttore della “Rivista Storica dell’Antichità” e della “Rivista di Studi Militari”. Tra le più recenti pubblicazioni, per Il Mulino: Canne. La sconfitta che fece vincere Roma (2016), Ribelli contro Roma. Gli schiavi, Spartaco e l’altra Italia (2017) e Silla (2018). Per Laterza è autore di Scipione e Annibale. La guerra per salvare Roma (2007) e 70 d.C. La conquista di Gerusalemme (2015).   

 

LE AVVENTURE DI MERCUZIO DI DANIEL ALBIZZATI  

Mercuzio abita nel centro di Roma, in una mansarda non lontano da Campo de’ Fiori; non possiede computer né televisione, cita a memoria Stendhal, Shakespeare e i maggiori filosofi dell’Età dei Lumi, e sogna l’amore puro ed eterno cantato nei poemi cavallereschi. Rientrerebbe tutto nella normalità, se il giovane vivesse nell’Ottocento. Ma il protagonista di questa storia è un nostro contemporaneo, chiuso in un volontario isolamento, con la sola compagnia di libri e preziosi oggetti antichi. Quando, mosso da uno slancio improvviso verso il mondo esterno, si decide a uscire di casa, si ritrova nel vortice della vita notturna di oggi, alle prese con i costumi moderni, i social network, la parlata giovanile che gli risulta incomprensibile, abituato com’è all’eloquio forbito degli scrittori amati. In suo aiuto accorrerà il provvidenziale Virgilio, un pizzaiolo dongiovanni che lo aiuterà a districarsi tra le insidie del presente, tra aperitivi e lezioni di tecnologia, fino alla sfida più complicata di tutte: conquistare il cuore della bella Beatrice. Ma chi è in realtà Mercuzio? E perché Virgilio si dedica a questa sua insolita “rieducazione contemporanea”? Cosa spingerà Beatrice, la ragazza più desiderata di Roma, a cedere alle attenzioni di questo strano corteggiatore? Per Daniel Albizzati in “Le avventure di Mercuzio” (Fazi editore) un esordio capace di far sorridere e al tempo stesso meditare sui paradossi della contemporaneità; un ironico romanzo di formazione che mescola riferimenti letterari classici e parodia del nostro tempo; una storia insolita e sagace che diventa un invito scanzonato a riflettere sul nostro passato e sul nostro presente.

 

“OCCHIO DI GATTO” di  MARGARET ATWOOD

Una scrittrice che secondo il New York Times è “ai vertici della letteratura mondiale” e che possiede la straordinaria capacità di leggere nella mente dei suoi personaggi, per far emergere emozioni ed esperienze che ci riguardano da vicino. In questo senso, “Occhio di gatto” di Margaret Atwood  (Ponte alle Grazie)  è esemplare. La protagonista è una pittrice, Elaine Risley, che in occasione della prima retrospettiva delle sue opere ritorna nella città dov’è cresciuta, Toronto. Se n’era andata molti anni prima, per lasciarsi alle spalle i fantasmi della gioventù. Ora, mentre valuta con occhio critico i cambiamenti nella città, Elaine ritrova se stessa bambina. Momenti e atmosfere riaffiorano con lancinante chiarezza: una famiglia felice e anticonformista, che però non l’aveva salvata dall’inferno di crudeltà e ricatti orchestrato da Cordelia, amica e aguzzina. L’unico alleato di Elaine era un occhio di gatto, una biglia dura, fredda, forte, come lei avrebbe voluto diventare. In un sovrapporsi di passato e presente che attraversa quattro decenni, Elaine esplora le radici della sua personalità adulta, smuove gli strati sommersi della propria coscienza, riconsidera le vie di fuga che la vita le ha offerto. Un romanzo intenso e ironico, in cui ritroviamo la perfezione della scrittura, la trama perfetta e il realismo delle ambientazioni che sono le altre facce del genio della Atwood.

(© 9Colonne - citare la fonte)