Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

I disegni dei bambini raccontano le
storie dei migranti

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Nell'agosto 2016 la giornalista Martina Castigliani è partita alla volta della Grecia per lavorare nei centri di accoglienza per migranti, insieme ad altri volontari provenienti da tutto il mondo. La realtà che si è trovata di fronte non poteva non essere raccontata. Così nasce il libro “Cercavo la fine del mare. Storie migranti raccontate dai disegni dei bambini” di Martina Castigliani (Mimesis, 201 pagine). Questa raccolta di storie rappresenta una testimonianza unica, che intende restituire le vicende di uomini e donne che cercavano la libertà e sono diventati fantasmi a causa dell'indifferenza delle istituzioni e di parte dell'opinione pubblica. Quando la lingua non riusciva a stabilire un contatto con gli intervistati, è stato chiesto loro di esprimersi con i disegni. E se Yassin ha raffigurato la facciata del suo ristorante di falafel ad Aleppo, Mleka e Rava (11 anni) hanno disegnato le facce degli "uomini con la barba" che andavano casa per casa a cercare le persone da uccidere. Dlônan (8 anni) ha tracciato il mare che sembrava infinito e il barcone dove si è nascosto tra le braccia del padre, sperando che il viaggio finisse presto. Sullo sfondo di questa tragedia ci sono i greci, popolo tradito dall'Europa quasi quanto i migranti, ma ancora capace di gesti di grande umanità, come quello di Elias, farmacista che distribuisce farmaci gratuitamente a chi ne ha bisogno. Che si tratti di uomini o bambini, di siriani, curdi, afgani o iracheni, non c'è alcuna differenza: quando i migranti devono disegnare la loro storia, quasi tutti scelgono il pennarello colore blu del mare o rosso del sangue.

ROMA, ROMAE. UNA CAPITALE IN ETÀ MODERNA

Roma, dalla fine del Quattrocento alla fine dell’Ottocento, è una città-laboratorio. Un luogo dove, più che altrove, la storia locale diviene storia mondiale. Centro universale della cristianità e dell’orbe cattolico, capitale votata all’esaltazione della propria missione cosmopolitica, Roma resta però anche una città ‘normale’, il luogo di quel reticolo di relazioni, culturali, politiche, economiche e antropologiche, che rende ogni spazio urbano uno spazio dinamico, vitale. Solo mettendo a confronto queste due dimensioni riusciamo a comprendere l’ineludibile singolarità della ‘città eterna’. Il libro di Marina Formica “Roma, Romae. Una capitale in Età moderna” (Laterza) intende per l’appunto ripercorrere problemi e forme, eventi e dinamiche della storia della capitale dello Stato della Chiesa ricostruendo l’evoluzione delle strutture cittadine, della vita e delle consuetudini quotidiane dei Romani, dei flussi di pellegrini e dei viaggiatori. Un panorama complessivo in cui trovano spazio le trasformazioni del tessuto urbano e della società, i luoghi dell’aggregazione intellettuale e le dinamiche linguistiche e dialettali, le componenti di gender e quelle delle diverse nationi, nonché le forme di rappresentazione e di autorappresentazione, interne ed estere, dell’Urbe. Un ritratto, insomma, di una capitale che c’interroga sulla natura e sulle identità delle città mediterranee, plurali per natura, cosmopolite per storia. Marina Formica, ordinaria di Storia moderna presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, è presidente della Società italiana per gli studi sul secolo XVIII e membro del Comitato scientifico dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano. Tra le sue pubblicazioni: La città e la rivoluzione. Roma 1798-1799 (Roma 1994); Il Misogallo romano (con L. Lorenzetti, Roma 1999); Sudditi ribelli. Fedeltà e infedeltà politiche nella Roma di fine Settecento (Roma 2004); Roma e lo Stato pontificio (Milano 2006); Album italiano. Immagini e storie dall’Unità a oggi (Milano 2011); Lo specchio turco. Immagini dell’Altro e rappresentazioni del Sé nella cultura italiana d’Età moderna (Roma 2012).

 

"CALAMENTI SPEDATI", IL RACCONTO DELLA MARINERIA CALABRESE   

Dopo tanti anni di narrazione della marineria di Amantea sulla rete Internet, i racconti, le illustrazioni, i ricordi, le esperienze vissute, le riflessioni, confluiscono in un'opera libraria in cui trovano pertinente accoglienza. Il titolo – "Calamenti Spedati. Marineria di Amantea, usi e costumi, il dire e il fare, declino nel XX secolo - è una ponderata sintesi dei contenuti del libro di Antonio Cima. La vita della marineria sul mare e sulla terra, le famiglie, le relazioni sociali, le costumanze del lavoro, il tempo libero, la vita giovanile, la religione. Il libro inoltre accoglie: un vastissimo dizionario terminologico, la particolare enogastronomia, le molteplici esternazioni idiomatiche tra poesie, filastrocche, nenie, proverbi. Tutto ciò in 340 pagine, con tante foto rigidamente pertinenti ai contesti trattati. Chi desiderasse acquistarlo potrà farlo sulla rete Amazon. Nell’area “Racconti di mare” è presente nella sezione “I più regalati”.

 

IL “SENSO” DI MILLA PER LA FISICA

L’Università di Padova e Carthusia Edizioni, per festeggiare gli 800 anni dalla nascita dell’Ateneo, nell’ambito di Progetto 2022 hanno ideato la collana Storie Libere, che racconta ai bambini la figura di otto grandi personaggi della storia della scienza e della conoscenza in generale che per un certo periodo della loro vita hanno vissuto Padova e hanno lavorato nell’Ateneo padovano. Il secondo libro della collana è “Milla”, racconto di Antonio Ferrara con illustrazioni di Angelo Ruta (Carthusia Edizioni - Collana Storie Libere). Il libro sarà presentato al pubblico lunedì 15 aprile alle 17 in Aula “A. Rostagni” del Dipartimento di Fisica e Astronomia (ingresso da via Paolotti 9). Milla è un romanzo di narrativa illustrata per ragazzi, realizzato da Carthusia Edizioni, casa editrice dall’elevata progettualità, in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, dove Massimilla Baldo Ceolin (per gli amici “Milla”) è stata la prima donna titolare di una cattedra in Fisica Sperimentale nel 1963. Ferrara, affermato e coinvolgente scrittore per ragazzi, fa raccontare a Milla, in prima persona e con un linguaggio diretto, la nascita della sua passione per la Fisica: racconta della sua vita fin da bambina e di come crescendo, con tenacia, passione e curiosità sia diventata una grande fisica conosciuta in tutto il mondo, una ricercatrice determinata a scovare l'invisibile, capace di guardare con occhi nuovi e da nuovi punti di vista, capace di nuotare con disinvoltura nel mare della scienza. Ruta, illustratore raffinato, ha interpretato il racconto con un approccio illustrativo curioso, originale e surreale che ha aggiunto un ulteriore punto di vista sulla vita di Milla. Come appendice, alla parte narrativa, cinque schede di approfondimento scritte dal gruppo di lavoro dell’Università degli Studi di Padova che, accompagnate da fotografie e immagini, introducono il lettore alla vita di Milla Baldo Ceolin e alla storia della fisica delle particelle a Padova.

 

MARIA PAOLA CASTIGLIONI RACCONTA LA DONNA GRECA

Nel tracciare un profilo completo dell’identità e della vita femminile in età greca, il libro di Paola Castiglioni parte dall’idea che la civiltà (maschile) greca ebbe della disuguaglianza dei sessi e dell’identità della donna, per poi illustrare il corso della vita femminile: dalla nascita all’educazione, al matrimonio, alla vecchiaia. Sono passati in rassegna i diversi ruoli sociali – moglie e madre, ma anche schiava, prostituta, cortigiana – e sono esaminati realtà e mito del potere femminile, dall’utopia di Aristofane alle regine ellenistiche. Vengono quindi delineate le figure storiche o leggendarie, di intellettuali che, come Saffo o Aspasia, si distinsero per la loro sapienza. “La donna greca” è pubblicato dalla casa editrice “Il Mulino. Maria Paola Castiglioni è professore di Storia e civiltà dei mondi antichi nell’Università di Grenoble-Alpes. Tra i suoi libri segnaliamo “Cadmos-serpent en Illyrie” (Pisa University Press, 2010).  

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