Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Moon, l'allunaggio
50 anni dopo

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Moon, l'allunaggio <br> 50 anni dopo

“MOON”, 11 RACCONTI A 50 ANNI DALL'ALLUNAGGIO

Undici storie, undici autori italiani tra affermati ed esordienti, un unico filo rosso: l’ideale circumnavigazione dello storico allunaggio del 20 luglio 1969, che la Rai immortalò nella epocale e lunga diretta, rimasta nella memoria di tantissimi, guidata da Tito Stagno, con il mitico Ruggero Orlando in collegamento dagli States. Racconti dei generi più disparati, dalla fantascienza, all'amore, dal fantastico, allo storico, passando per il complottismo. Vicende di volta in volta drammatiche, ironiche, grottesche, intimiste, tutte a loro modo esemplari e con dentro un pizzico di Luna, come non l’avete mai vista, filtrata attraverso lo sguardo di narratori persino più spericolati di Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Tutto è questo “Moon. 50 anni dall'allunaggio” a cura di Divier Nelli, con un pensiero di Tito Stagno (Lisciani Libri, dal 17 giugno in libreria). “Dalla diretta televisiva di quell’estate lontana arrivarono immagini in bianco e nero ancora vive nella memoria di migliaia e migliaia di donne e di uomini – scrive Tito Stagno - La conquista della Luna, però, ci riporta subito alla mente altre vicende, in parte anche personali: momenti della vita tristi e lieti, successi e fallimenti, inizio o fine di amicizie o di amori che con la missione lunare di Apollo 11 hanno in comune solo la concomitanza. E proprio questa contemporaneità ci induce pure a ingrandire e attualizzare storie vecchie di mezzo secolo, frutto magari della fantasia o di originali e macchinose teorie complottiste, dissolvendo l’alone siderale che le annebbiava e ridando loro vita. Molti di questi racconti, scritti utilizzando generi narrativi diversi, meritano di essere raccolti in un libro. Divier Nelli lo ha fatto con Moon, questa originale antologia, alla quale hanno collaborato autori come Leonardo Gori, Giulio Leoni, Mariano Sabatini, Giada Trebeschi e altri. . .”.

ROSSO DIGITALE DI VINCENZO VITA

Dall’invasione degli spot alla dittatura degli algoritmi, un’analisi dettagliata sul rapporto tra politica e comunicazione dalla televisione sul modello Berlusconi ai social media delle campagne politiche e delle fake news attuali: questi i temi esplorati nel nuovo saggio scritto da Vincenzo Vita, “Rosso digitale” (Manifestolibri), che verrà presentato in anteprima a Roma alla Sala Zavattini dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico mercoledì 19 giugno alle ore 18. Il berlusconismo, da non intendere come semplice descrizione delle alterne fortune del Cavaliere di Arcore, bensì come sintomo clamoroso del mutato rapporto tra rappresentanza e rappresentazione, è alla base di una ricerca che analizza il processo di globalizzazione mediatica come uno strumento non risolutivo nello sviluppo dei media. Nel saggio viene anche messa a fuoco la figura di un Politico in crisi, in quanto frutto della parabola discendente dei grandi partiti di massa, che si manifesta in modo esplicito con l’epifania della società dell’informazione. “Nell’Italia degli irrisolti conflitti di interesse – afferma Vita - vero riferimento della e nella sfera pubblica è la televisione generalista commerciale, in termini di frequenze, risorse economiche e costruzione del clima di opinione. Ma quali scenari si aprono per il futuro?” A questa domanda, seguendo l’iter del saggio, tenteranno di rispondere insieme all’autore, in una conversazione aperta al pubblico, lo scrittore Gianrico Carofiglio, il giurista Nicola D’Angelo, il presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana Giuseppe Giulietti e la direttrice de “Il Manifesto” Norma Rangeri. Vita (1952) è presidente dall’aprile 2015 dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, nonché dal 2017 dell’Associazione per il rinnovamento della sinistra. Deputato con l’Ulivo nel 1996, è stato Sottosegretario del Ministero delle Comunicazioni fino al 2001. Dal 2003 al 2008 Assessore alla cultura della Provincia di Roma. Dal 2008 al 2013 senatore del Pd. Ha insegnato come docente a contratto Teorie dei media nell’Università di Sassari e ha pubblicato, tra l’altro: Dopo i mass media (1993) e L’inganno multimediale (1998). Collabora con “il manifesto”.

 

LA VISITA. STORIA DI UN VIAGGIO AGLI ESTREMI CONFINI DELLA MUSICA

A metà del ’700 un giovane musicista tedesco, promettente organista del Duomo di Milano, riceve il misterioso invito per una convocazione da tacere a tutti, rivoltagli in gran segreto da un grande maestro dell’epoca. Sorpreso ed onorato attraverserà tutta l’Europa e, giunto a destinazione, conoscerà il motivo di tanta prudenza. Il grande maestro, frugando tra i sofferti rimandi della sua memoria, giungerà alla fine a rivelare un inconfessabile segreto rimasto celato dietro le note di alcuni fogli di musica ormai ingialliti. Il giovane ospite verrà così a conoscenza della genesi inquietante e tormentata di quella musica misteriosa e incompiuta, le cui radici affondano sorprendentemente nella sua stessa integerrima famiglia. Lo scontro irrisolvibile tra il sacro e il profano diventerà, alla fine, l’angoscioso turbamento che pervaderà l’animo dei due musicisti. E in ultimo il racconto porterà il giovane maestro ad approdare alla sconvolgente rivelazione finale, dopo la quale lo assillerà il dubbio: rivelare o meno al mondo il contenuto di quella confessione e il suo sconcertante segreto? Questa la trama del romanzo “La visita. Storia di un viaggio agli estremi confini della musica” di Marino Gorinati (Zecchini editore).

 

APOLLONIA, PRIMO ROMANZO DI GRAZIA DI MICHELE

Grazia Di Michele torna con un doppio appuntamento editoriale: un nuovo disco, Sante bambole puttane (EGEA), scritto con sua sorella Joanna ed in uscita sulle principali piattaforme digitali e negozi di dischi il 14 giugno, e un romanzo, il suo primo, intitolato Apollonia (Castelvecchi editore), disponibile in tutte le librerie. Due linguaggi creativi, due differenti operazioni stilistiche, due viaggi interiori filtrati da uno stesso percorso: quell’universo femminile che da sempre ha permeato la ricerca  testuale di Grazia. La ballata folk Apollonia ispira anche la storia della giovane protagonista del romanzo dall’omonimo titolo, scritto con garbo, ritmo, sentimento e poetiche introspezioni autobiografiche.  Apollonia cresce in un piccolo paese del Sud in una famiglia di imprenditori della seta. Ha il dono della visione e conseguentemente una vita da sradicata. Deve vedersela con i pregiudizi del luogo, col suo nome sempre storpiato, col busto di ferro per correggere la sua schiena, con gli zigomi da zingara, con le sue febbri improvvise. Con la bellezza luminosa di sua sorella, con una madre depressa e un padre assente, con una domestica invadente e un fratello irrisolto.  Ma cresce nella verità, riconosce l'amore dove manca e dove abbonda.

 

LEIDA ASSMANN, SETTE MODI DI DIMENTICARE

La memoria, quella degli individui come quella delle società, è fatta non solo da quanto si ricorda ma anche e indissolubilmente da ciò che si dimentica. Ma perché e come si dimentica? Nelle sette forme elencate da Aleida Assmann in “Sette modi di dimenticare” (saggio pubblicato dal Mulino) l’oblio gioca un ruolo che può essere volta a volta positivo o negativo, ma sempre comunque fondamentale per organizzare il passato in memoria attiva e vivente di una collettività. Aleida Assmann, professore emerito di Letteratura inglese e Teoria generale della letteratura nell’Università di Costanza, con il Mulino ha pubblicato “Ricordare. Forme e mutamenti della memoria culturale” (nuova ed. 2015). Nel 2017 a lei e al marito Jan è stato attribuito il premio Balzan per gli studi sulla memoria collettiva.

(© 9Colonne - citare la fonte)