Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Bologna rende omaggio all'artista Concetto Pozzati

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Bologna rende omaggio all'artista Concetto Pozzati

BOLOGNA: OMAGGIO A CONCETTO POZZATI

Fino al 3 marzo Bologna, con "Inventario Pozzati - Per un omaggio della città di Bologna all’artista Concetto Pozzati" dedica un importante omaggio al grande maestro artista di punta dell’arte contemporanea. Spettacoli, performance, proiezioni, incontri - in diversi luoghi, dalla Biblioteca Emeroteca del MAMbo con il Fondo Pozzati recentemente donato dai figli Maura e Jacopo al museo bolognese, allo studio in cui dipingeva all’Arena del Sole, dalla Accademia di Belle Arti alla Mediateca di CUBO Unipol fino alla Cineteca di Bologna - danno corpo a appunti, lettere, dialoghi, interventi, ponendo una lente di ingrandimento sulla letteratura inedita e sull’opera di Concetto Pozzati: una alchimia tra discorso sulla propria opera e il discorso pubblico (in Aule e contesti delle città) dove la responsabilità dell’artista segna in maniera formidabile l’unione tra l'artista, l’uomo e l’intellettuale. Le performance teatrali, le letture e gli incontri, coinvolgono diversi artisti e ospiti.  Il progetto affonda nel prisma Pozzati: la sua opera d’artista, il suo impegno volto al futuro attraverso l’insegnamento, il suo impegno politico e civile nel ruolo di assessore alla Cultura a Bologna (dal 1993 al 1996), l’intreccio indissolubile tra privato e pubblico nella forza del ruolo dell’artista oggi attraverso le parole attuali e fulminanti dei suoi scritti. Si intraprende la sfida di trasfigurare con il linguaggio del teatro gli scritti di Concetto Pozzati. Il teatro che dialoga con le sue opere così come le sue opere dialogano con il pubblico in forma teatrale; i suoi scritti diventano parola della scena. (red)

 

PORDENONE: LE MACCHINE DI LEONARDO 

 La mostra “Le macchine di Leonardo da Vinci”, al Museo civico di Storia naturale di Pordenone fino al 15 dicembre, permette di toccare, manovrare ed ammirare in azione macchine frutto del genio di Leonardo da Vinci costruite da Girolamo Covolan che ha iniziato ad elaborare e riprodurle basandosi sui modelli tratti dai codici Atlantico e di Madrid. Alle macchine sono affiancate anche fedeli riproduzioni su tela di alcuni  quadri tra i più significativi fra le opere dell’artista,  creando così  un contorno che coinvolge il visitatore e lo induce a liberare la fantasia e  le curiosità per esplorare il fascino delle opere esposte.  (red)

 

GORIZIA, I “NUOVI GUARDIANI” DI MAURO PAVIOTTI

Parte del ciclo “Arte e Territorio”, progetto finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e nell’ambito del festival Fotografia Zero Pixel in programma in varie località della regione e dedicato alla genialità di Leonardo da Vinci, il fotografo friulano Mauro Piavotto espone la sua mostra “I Nuovi Guardiani”, fino al 4 gennaio, nella sede dell'associazione "Leali delle Notizie" a Ronchi dei Legionari. “In un’epoca in cui regna ormai la lotta, l’odio, la disobbedienza e la noncuranza ecco che Mauro Paviotti sente l’esigenza, da artista, di schierare i suoi I Nuovi Guardiani, figure femminili con corpi ieratici e sensuali, vestite da elaborate strutture metalliche, scudi, lance e borchie proteggono i loro corpi, ma nascondono l'ira e la sofferenza dei loro sguardi per l'ignoranza e la stupidità umana, per cui l'uomo non ha saputo vivere, proteggendo ciò che gli è stato donato e che gli sta attorno” si legge nella presentazione. (red)

 

BOLOGNA: LE SCENE BIBLICHE DEL “MASTELLETTA”

Due importanti tele Sansone e Dalila e L’offerta di Abigail a David di Andrea Donducci detto Il Mastelletta (Bologna, 1575 – 1655) vanno ad arricchire la Pinacoteca nazionale di Bologna grazie al lascito testamentario dello storico dell’arte Eugenio Busmanti, socio e consigliere della Società di Santa Cecilia - Amici della Pinacoteca Nazionale di Bologna. I dipinti fanno ora parte del percorso espositivo, e vanno ad integrare il fondo di opere dell’artista già presenti in collezione, provenienti, dalle soppressioni napoleoniche e dalla donazione Zambeccari. I due grandi dipinti con storie bibliche, Sansone e Dalila e L’offerta di Abigail a David, di straordinaria qualità e in esemplare stato di conservazione, vantano un’origine illustre: compaiono nell’inventario (1638) della collezione romana del marchese/banchiere Vincenzo Giustiniani (che annoverava nove opere dell’artista) e sono pressoché coevi delle due tele che il pittore realizzò per la Cappella dell’Arca nella Basilica di San Domenico, subito dopo il suo rientro a Bologna (un’importante commissione probabilmente determinata dai lusinghieri giudizi sulla sua opera del cardinale Benedetto Giustiniani, fratello di Vincenzo, Legato Pontificio a Bologna dal 1606 al 1611). Databili tra il 1612 e il 1613, le due tele sono ritenute “cruciali” nella carriera dell’artista. (red)

 

TORINO: ARAZZI CON PLASTICA RICICLATA

Parte da Torino “A Collection”, prima tappa di un grande progetto che intreccia la ricerca contemporanea di giovani ma affermati artisti del panorama italiano alla visione creativa delle nuove tecniche di tessitura. Un’operazione per affermare come sia possibile, con la ricerca tecnologica e la creatività, unire l’attenzione per l’ambiente alla produzione di opere d’arte realizzando, da un prodotto considerato “rifiuto”, un oggetto contemporaneo di alto livello, di lusso in quanto opera d’arte.  Il progetto – a Palazzo Barolo  fino al 15 dicembre - prende forma in affascinanti grandi arazzi contemporanei realizzati con straordinari filati ottenuti dalla lavorazione della plastica riciclata. Agli arazzi realizzati dal maestro tessitore Giovanni Bonotto si affiancano le opere di dieci artisti invitati: Giuseppe Abate, Thomas Braida, Nebojša Despotović, Manuel Felisi, Alberto La Tassa, Elena Mazzi, Ruben Montini, Giovanni Ozzola, Fabio Roncato, Giuseppe Stampone. Il progetto è la materializzazione di un semplice assunto: i filati ottenuti dal riciclo della plastica, grazie alle loro infinite cromie e matericità, possono comporre arazzi dettagliati e raffinatissimi. La plastica, proveniente per lo più dalle bottigliette che inquinano i mari, viene lavorata mediante un processo meccanico di fusione e filatura. La trasformazione della cosiddetta materia prima-seconda è condotta in maniera ecologia, sostenibile e produttiva e procede fino allo stadio finale in cui delicati sistemi di manipolazione consentono di ottenere filati che simulano alla perfezione quelli di origine naturale, anzi, le loro caratteristiche ne sono ulteriormente valorizzate. (red)

 

PARMA: GIGANTESCO NEON PER MAURIZIO NANNUCCI

 “Sentences. time, past, present and future”, opera di Maurizio Nannucci vincitrice della quarta edizione dell’Italian Council (programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo del Mibact), si sviluppa lungo i quattro lati del cortile di San Pietro del Complesso Monumentale della Pilotta a Parma, uno dei più antichi complessi storici d’Italia che ospita la Galleria Nazionale, il Teatro Farnese, il Museo Archeologico, la Biblioteca Palatina e il Museo Bodoni, dando vita così a un nuovo ingresso monumentale per l’edificio. “Sentences” è la più grande opera permanente realizzata in Italia da Maurizio Nannucci - uno dei protagonisti dell’arte italiana degli ultimi decenni - e si sviluppa lungo 190 metri di lunghezza e con 55 lettere in neon di vetro di Murano illuminate di luce blu. “L’opera crea un collegamento ideale tra la storia del Complesso e il presente, tra un’arte secolare e l’arte contemporanea, tra l’esterno e l'interno dell'edificio, invitando chi passa a rallentare, leggere, riflettere sulle parole e l’immagine poetica che generano. Un progetto democratico per natura, che restituisce alla collettività il valore fondamentale dell’arte, coinvolgendo i passanti e rendendoli partecipi del patrimonio che li circonda e delle ricchezze conservate all’interno del Complesso” si legge nella presentazione.  L’opera è accompagna da musiche del video-artista berlinese Lillevan e dalla pubblicazione di un giornale pubblicato in 10.000 copie e distribuito gratuitamente a parma ed in alcuni musei europei.  (red)

 

MATERA: IL MUSEO IMMERSIVO DELLA BRUNA

 

Un museo per conoscere la festa patronale, in onore di Maria Santissima della Bruna, che da 630 anni si svolge il 2 luglio a Matera, un piccolo museo che si sviluppa su 200 metri quadrati ma che al suo interno contiene un carro trionfale in scala 1:1 e che grazie alle più moderne tecnologie permette ai visitatori di trovarsi, indossando occhiali in 3D, di trovarsi al centro del momento più emozionante della festa: lo strazzo del carro in cartapesta. Inaugurato nella città lucana il MIB - Museo Immersivo della Bruna, nel cuore del Sasso Barisano. Realizzato dalla società Domina Matera, il museo offre ai visitatori un percorso emozionale, un viaggio nei riti, nelle attese, nei suoni di una città in festa. Il 2 luglio, il giorno più lungo come i cittadini di Matera lo definiscono, con la festa che si svolge dalle prime luci dell’alba con la processione dei pastori, fino allo strazzo del carro e ai fuochi pirotecnici di mezzanotte, nel percorso museale viene raccontato con immagini e suoni che consentono di scoprire i momenti salienti della Festa della Bruna e di poter vedere un carro realizzato in scala 1:1. Una struttura di imponenti dimensioni, con i suoi 12 metri di lunghezza, 3 di larghezza e alto ben 7 metri. Costruito in cartapesta dall’artista Andrea Sansone, il manufatto è ricco di statue, angeli, putti, fregi e dipinti. Un carro trionfale in cartapesta che, dopo quello realizzato per i 150 dell’Unità d’Italia, non sarà distrutto, ma che consentirà a chi giunge a Matera di poter conoscere la tradizioni artigiane e la festa in qualsiasi momento dell’anno.  (red)

 

(© 9Colonne - citare la fonte)