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direttore Paolo Pagliaro

MATTARELLA: BASTA
PAURE IRRAZIONALI

Di fronte all’emergenza coronavirus è la conoscenza ad “aiutare la responsabilità” e a costituire un “forte antidoto a paure irrazionali e immotivate”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, invita alla calma nel gestire il diffondersi del virus in Italia e in occasione del trentesimo anniversario di Telethon fa un appello all’unità. “Oggi, di fronte alla comparsa di un nuovo insidioso virus, si apprezza meglio il valore della scienza, la dedizione delle donne e degli uomini che portano avanti nuove ricerche, l’impegno sul campo di chi ne applica i risultati. Avere fiducia nella scienza non vuol dire avere fiducia di qualcosa di astratto. Vuol dire avere fiducia in noi stessi, nella nostra comunità” afferma il Capo dello Stato sottolineando che “la conoscenza aiuta la responsabilità e costituisce un forte antidoto a paure irrazionali e immotivate che inducono a comportamenti senza ragione e senza beneficio, come avviene talvolta anche in questi giorni”. Mattarella ribadisce il ruolo della ricerca (“Uno strumento al servizio della comunità che va promosso e sostenuto in modo consapevole nell’interesse di tutti”) e ricorda i nostri “validissimi ricercatori: abbiamo grandi scienziati italiani che operano nei nostri laboratori e in quelli di tutto il mondo. La scienza è alleata della società e questa deve riferirvisi con senso di responsabilità”. Mattarella ringrazia poi “chi sta operando con fatica, con sacrificio, con abnegazione per contrastare il pericolo del coronavirus: i medici, gli infermieri, il personale della Protezione civile, i ricercatori, le donne e gli uomini delle Forze Armate e di quelle di polizia, tutti coloro che in qualche modo si trovano in prima linea”.

“L’unità di intenti, e i principi di solidarietà, sono un grande patrimonio per la società, particolarmente in momenti delicati per la collettività. Costituiscono, in questi momenti, anche un dovere. Quando si perde questa consapevolezza ci si indolisce tutti”, conclude il presidente della Repubblica. Ma il coronavirus ha ormai acceso la polemica sul fronte politico, con il leader della Lega, Matteo Salvini, che apre la porta a un governo di solidarietà nazionale (“La Lega c’è per accompagnare il paese al voto”, ha detto ieri in conferenza stampa alla Camera). Ribatte il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “Non abbiamo bisogno di campagne elettorali sul coronavirus. Tutti si mettano a lavorare e aiutino il sistema Italia ad essere competitivo in tutto il mondo”. Secondo l’ex alleato di governo - oggi a Pomigliano d’Arco a un evento sull’innovazione organizzato da Leonardo - “qualche giorno fa la Lega diceva 'chiudiamo tutto', adesso dice 'apriamo tutto': si deve mettere d'accordo con se stessa”. Fino ad ora sono 650 le persone positive al coronavirus in Italia, 17 i morti e 13 le Regioni coinvolte. Buone notizie dallo Spallanzani: domani il giovane italiano rientrato dalla città di Wuhan il 15 febbraio sarà dimesso dopo aver completato il necessario periodo di quarantena. Dimesso anche il ricercatore italiano contagiato mentre era in Cina e guarito nei giorni scorsi. Guarita la coppia di turisti cinesi: attualmente è ricoverata in degenza ordinaria e prosegue nel percorso di risoluzione della sintomatologia clinica. (sip – 28 feb)

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