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direttore Paolo Pagliaro

PUBBLICITÀ: BASTA VELINE, IL PUBBLICO VUOLE LE TELEGIORNALISTE

PUBBLICITÀ: BASTA VELINE, IL PUBBLICO VUOLE LE TELEGIORNALISTE

Basta veline, per la pubblicità oggi sono meglio le telegiornaliste: questa l’opinione dei consumatori alla luce del chiacchierato “licenziamento” di Belen Rodriguez come testimonial delle campagne TIM, quelle che, nell’ultimo anno, hanno visto la bella modella e showgirl argentina protagonista insieme all’attore Christian De Sica. Ad affermarlo è una ricerca condotta dall’associazione Donne e Qualità della vita, guidata dal Serenella Salomoni che, negli ultimi giorni, ha chiesto a 700 consumatori un’opinione in merito alla vicenda che ha trovato molto spazio sui giornali e in Tv. In particolare è stato chiesto ai consumatori se fossero o meno d’accordo con i responsabili dell’azienda: il 57% degli intervistati si è detto favorevole alla decisione contro il 41% che invece si è detto contrario. In particolare sono le donne ad essere contrarie al modello “velina” visto che, tra le risposte affermative, ben il 76% delle risposte proviene dal gentil sesso. Dall’analisi delle risposte emerge però che, in generale, è il modello “velina” a non essere più vincente in pubblicità se si considera che il 71% del campione, equamente diviso tra uomini e donne, non ritiene che le moderne icone di bellezza “muta” possano fare incrementare le vendite di prodotti di massa. Passando poi ai giudizi, va fatta una distinzione netta tra quelli degli uomini e quelli delle donne: sono le consumatrici femminili, infatti, che le più critiche nei confronti delle “veline”: per il 18% di loro, infatti, sono considerate inutili, per il 15% sono controproducenti, per il 12% sono troppo belle, per il 10 % non sanno fare nulla, per il 9% sono volgari, per il 7% addirittura inflazionate. C’è anche uno sparuto 9% che, al contrario, le considera ancora efficaci. Di diverso parere i maschi che alternano giudizi positivi e negativi, a partire dal 20% di loro che considerano ancora il modello velina efficace, seguito da un 17% che invece le considera una distrazione. Al terzo posto con il 15% dei voti coloro che le considerano belle e brave, mentre per l’11% sono decisamente troppe. Per l’8% invece le veline hanno fatto il proprio tempo mentre un 7% le considera volgari. I consumatori poi, sono stati interrogati sul modello di donna “vincente” in televisione o in pubblicità e, la gran parte dei consensi, il 24%, è andato verso una categoria che per professione frequenta il piccolo schermo, quello delle telegiornaliste. Al secondo posto un’altra categoria di professioniste della televisione, le attrici, scelte dal 16% del campione seguite poi, con il 12% delle preferenze dalle donne magistrato. Anche le politiche trovano spazio in classifica: sono quarte con il 10% dei consensi, seguite da donne manager a pari merito con le sportive professioniste che raccolgono il 9% dei voti. Trovano spazio anche le attrici comiche che rastrellano il 7% seguite da vicino dalle scrittrici (5%). Chiudono la classifica stiliste e criminologhe indicate come valide testimonial rispettivamente dal 3 e 2% degli intervistati.Quali infine, tra le tele giornaliste, i volti preferiti? Al primo posto troviamo, con il 27% delle preferenze Safiria Leccese, storica conduttrice ed inviata di Studio Aperto. Segue in seconda posizione grazie alla sua spigliatezza e alla sua professionalità Paola Ferrari (nella foto), volto storico del calcio in Rai e attuale conduttrice della Domenica Sportiva, con il 19% dei consensi, seguita dal Lilly Gruber con il 18%. Chiudono questa graduatoria Susanna Petruni con il 15% e Laura Chimenti con il 12% dei consensi, entrambe in forza al Tg1. (PO / red - 16 dic)

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