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“IL TEATRO ALLA MODA”: GRANDI STILISTI PER I COSTUMI DI SCENA

“IL TEATRO ALLA MODA”: GRANDI STILISTI PER I COSTUMI DI SCENA

Dopo il successo riscosso a Roma, la mostra “Il Teatro alla Moda. Costume di scena. Grandi Stilisti”, approda da oggi al 20 febbraio ai Musei Mazzucchelli di Brescia presentando cento costumi originali, realizzati per famosissime rappresentazioni teatrali, operistiche e coreutiche, insieme a bozzetti, figurini e a rari documentari video dei relativi spettacoli. La mostra è promossa dai Musei Mazzucchelli che già ospitano, nelle sale delle antiche scuderie, il Museo della Moda e del Costume con una pregiata collezione, ormai riferimento culturale del settore, costituita da circa 5mila pezzi databili tra l'inizio del Settecento e la nascita dell'alta moda nel Novecento. La mostra per la prima volta riunisce abiti e costumi, realizzati per il teatro, l’opera e la danza da alcuni tra i più importanti stilisti italiani, quali Gianni Versace, Roberto Capucci, Emanuel Ungaro, Fendi, Missoni, Giorgio Armani, Antonio Marras, Romeo Gigli, Alberta Ferretti, Valentino, Enrico Coveri. Attraverso un’accurata selezione delle loro creazioni, provenienti da prestigiose collezioni teatrali (Teatro alla Scala e Piccolo Teatro di Milano, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Parma, Teatro San Carlo di Napoli, National Opera di Washington), oltre che dalle maison coinvolte e dalle collezioni di attori e cantanti, si ripercorre uno dei momenti più glamour del teatro internazionale moderno e si intende valorizzare l’indiscussa qualità artistica del made in Italy. Dagli anni Ottanta del Novecento i grandi nomi della moda italiana si uniscono a quelli di registi, scenografi e, soprattutto, ai grandi interpreti internazionali del teatro: Luciano Pavarotti, Montserrat Caballè, Katia Ricciarelli, Cecilia Gasdia, Luciana Savignano, Carla Fracci. Nella prima sezione della mostra si possono ammirare alcuni importanti esempi usciti dall’atelier di Gianni Versace tra cui spiccano, per il Capriccio di Strauss (in scena a San Francisco, all’Opera House, e a Londra, al Royal Opera House, nel 1990), l’abito creato per Dame Kiri te Kanava interprete della Contessa, interamente ricamato con cristalli policromi che formano motivi geometrici ispirati alle grafiche di Sonia Delaunay; e l’abito ricamato per la ballerina Luciana Savignano interprete di Eva Peron nel Patrice Chéreau, devenu danceur, règle la rencontre de Michima e Eva Péron di Béjart, presentato al Théatre de la Monnaie di Bruxelles nel 1988. Si trovano qui esposti anche i costumi realizzati da Genny per la Ricciarelli, da Capucci per la Kabaivanska, da Missoni per Pavarotti e di Fendi per la Gasdia. 
(19 gen – Red)

 

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