Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Come va il reddito
di cittadinanza? 

di Paolo Pagliaro

(1° dicembre 2020) Tre milioni e 100 mila italiani hanno beneficiato il mese scorso del reddito di cittadinanza. Erano due milioni e mezzo all’inizio dell’anno e sono aumentati del 25% per effetto delle restrizioni causate dalla pandemia. In questi mesi molti infatti hanno perso il lavoro, spesso precario, che avevano. 
Anche chi non ha mai visto di buon occhio la misura approvata grazie all’ostinazione del movimento 5 Stelle, deve ora ammettere che il reddito di cittadinanza è diventato uno strumento essenziale per garantire dignità alle persone e alle famiglie in difficoltà, soprattutto in questi mesi di emergenza economica. Tra l’altro, il provvedimento è in linea con la seconda della quattro raccomandazioni rivolte all’Italia dalla commissione europea in cambio del Recovery Fund, cioè quella di fornire redditi sostitutivi e un accesso al sistema di protezione sociale adeguati, in particolare per i lavoratori atipici. 
Un limite del reddito di cittadinanza è la sua scarsa efficacia sul fronte occupazionale, visto che sono stati pochissimi i beneficiari che hanno fin qui trovato lavoro. Secondo un’analisi pubblicata da lavoce.info probabilmente ciò è dovuto ai ritardi dei centri per l’impiego, alla bassa o molto bassa occupabilità media dei beneficiari e anche, ovviamente, alla grave recessione in cui ci troviamo. Alcuni potrebbero aver scelto di non lavorare – o farlo in nero – per non perdere il sussidio. Altri poveri infine sono stati esclusi pur essendo in gravi difficoltà. E’ il caso delle famiglie straniere alle quali si chiedono dieci anni di residenza in Italia, mentre il precedente reddito di inclusione, con più saggezza e lungimiranza, poneva la condizione dei due anni.

(© 9Colonne - citare la fonte)