Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

La storia d'amore
piu' bella del mondo

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

La storia d'amore <br> piu' bella del mondo

LA STORIA D’AMORE PIÙ BELLA DEL MONDO

E’ disponibile in tutte le librerie e store online “La storia d’amore più bella del mondo” (New-Book Edizioni), romanzo scritto a quattro mani da Gaetano Berardinelli e Antonio Roberto. Una storia d’amore, quella raccontata nel romanzo, di cui si attende con curiosità l’epilogo da un po’ di tempo: sette anni fa, infatti, Gaetano Berardinelli pubblicò un breve video diventato in poco tempo virale e che oggi è diventato anche il titolo del romanzo. Legati da un rapporto professionale e di amicizia, Gaetano Berardinelli e Antonio Roberto si sono dati il tempo di riflettere per decidere come andava raccontata nel miglior modo possibile quella storia protagonista nel video: la scelta è stata quella di mettere tutto nero su bianco grazie anche alla collaborazione con @librisottolineati e New-Book Edizioni, che hanno sposato subito il progetto. “Per esprimere un mio stato d’animo personale, sette anni fa realizzai un semplice video, pieno di errori, montato con il mio smartphone. Rimasi stupito nello scoprire che, ad una sola settimana dalla pubblicazione su Youtube, quel video aveva raggiunto centinaia di migliaia di visualizzazioni e condivisioni. A me interessava solo raccontare una storia, una bella storia d'amore, lasciando spazio a chi la seguisse di immaginare il finale migliore per sé” commenta Berardinelli, che aggiunge: “Quel videoclip dal titolo ‘La storia d'amore più bella del mondo’, oggi insieme ad Antonio Roberto e il nostro modo di immaginare la realtà, ha dato vita alla storia di Mirko e Sofia una storia attuale piena di emozioni con un finale che lascerà tutti senza parole e da semplice progetto chiuso in un cassetto, è diventato un romanzo. Complici le vicissitudini di questa maledetta pandemia che ha reso impossibile abbracciare le persone che amiamo e tutte le restrizioni che stiamo vivendo, ci hanno portato a prendere carta e penna, spingendoci a colmare quel vuoto con le parole, in un romanzo pieno di sfumature che, rileggendolo, riesce ancora a farmi sognare un futuro diverso da quello attuale”. “Da anni porto avanti un progetto social chiamato @librisottolineati, una community dedicata agli amanti dei libri e della condivisione che ha l’obiettivo di avvicinare i ragazzi alla lettura attraverso Instagram e Facebook. Essendo una community molto seguita, in questi anni abbiamo sempre ricevuto richieste da rinomate case editrici di una collaborazione nel pubblicare un libro, ma per impegni lavorativi non abbiamo mai potuto dedicarci a questo progetto” gli fa eco Antonio Roberto, che conclude: “Durante il primo lockdown abbiamo creato un contest chiamato “Pagine da Scrivere” dove oltre 1 milione di utenti della community potevano esprimere il loro amore attraverso una frase o un aforisma pubblicandolo sui nostri canali. Grazie a questo contest e alla proposta di realizzare un romanzo da parte dalla New-Book Edizioni abbiamo fuso le due cose: da una parte abbiamo realizzando il romanzo “La storia d’amore più bella del mondo”, dall’altra abbiamo dato spazio a tanti giovani fornendogli la possibilità di poter pubblicare il proprio pensiero nella seconda parte del libro. Oggi “La storia d’amore più bella del mondo” non è un semplice romanzo, ma un progetto dove la realtà e la fantasia, in un periodo così buio, fanno ancora sognare un futuro inaspettato come quello del protagonista Mirko”. La prefazione del romanzo è firmata dai giornalisti e autori televisivi Luigi Miliucci e Tommaso Martinelli, mentre la postfazione è dell’artista Mannini (Alessio Mininni); le illustrazioni sono a cura di Comix Ars (Giulia Del Pozzo).

 

 

DOMENICO TAMBINI, IL BUFFALO BILL DI ROMAGNA

La strana storia dell’eredità Tambini, il Buffalo Bill romagnolo, nel Faentino è come un fiume carsico che ogni tanto riappare in superficie, nei racconti dei vecchi, nelle chiacchiere da bar, tra le mura domestiche. E Bruno Fabbri un giorno ha deciso di scavare nell’intricata e ancora oggi irrisolta vicenda di questa favolosa eredità svanita nel tentativo di farle attraversare l’Oceano, pubblicando per MnM print edizioni “Buffalo Bill di Romagna. Storia di Domenico Tambini e della sua misteriosa eredità” .  Il lettore trova nell’ultimo capitolo la dettagliata disamina di quanto si è scritto e discusso tra il 1910 e il 1937 intorno all’intera vicenda. Una causa processuale, il misterioso suicidio di un giovane avvocato, la sparizione di documenti importanti, gli odî e i risentimenti che per anni hanno martoriato i gruppi familiari coinvolti. Il tutto seguito dalla stampa con crescente interesse, anche perché c’è di mezzo l’ingombrante soprannome di Buffalo Bill affibbiato all’esule romagnolo Domenico Tambini. Partendo da suggestioni ricavate dalle ricerche riportate nell’ultimo capitolo, nei primi due l’autore immagina quale vita avventurosa abbia portato i fratelli Tambini in America, dopo essere stati patrioti per l’Unità d’Italia e anticlericali durante la Prima guerra d’indipendenza. Una famiglia di contadini e allevatori emersa dalla Romagna rurale, immobile da secoli sotto il dominio dello Stato Pontificio. Il vagare per la Penisola e l’Europa, attraversando i rivolgimenti sociali, politici ed economici messisi in moto nel XIX secolo. Il formarsi dei vari rami della famiglia sparsi tra la Romagna, il Ducato di Parma e la Liguria (Regno di Sardegna), i quali avranno poi a che fare, chi più chi meno, con l’eredità. L’approdo a New York e il successivo immergersi dei due fratelli nella vita da nuova frontiera, cavalcando attraverso gli sconfinati paesaggi, in parte ancora poco popolati, dell’interno degli Stati Uniti. Praterie, alture boscose, vasti territori selvaggi, grandi vie d’acqua, l’espandersi della ferrovia, città nate dal nulla in mezzo alle foreste. Un continente che vede nascere una nuova civiltà, mentre a causa della stessa un’altra muore, quella dei nativi americani. Ed ecco che già prima di incontrare quello vero, lo stesso Domenico Tambini viene acclamato come Buffalo Bill dai suoi compagni cacciatori; solo che lui va a caccia di orsi, mentre William Frederick Cody è lo sterminatore di bisonti.

 

"TÀ-KÀI-TÀ" DI ENZO MOSCATO, DEDICATO A EDUARDO DE FILIPPO

La casa editrice Editoria&Spettacolo (www.editoriaespettacolo.com), nella collana Percorsi, ha pubblicato la versione integrale del testo "Tà-kài-Tà" di Enzo Moscato, a cura di Antonia Lezza, dedicato a Eduardo De Filippo, alla sua figura di drammaturgo e di capocomico, alla sua personalità di artista impareggiabile. "La struttura metateatrale, la forma monologo/dialogo conferisce al testo quei caratteri di originalità propri della scrittura drammaturgica di Enzo Moscato, che si fonda su di una lingua teatrale assolutamente originale, inconfondibile", spiega la curatrice. "Il testo è un sogno, una visione, una rappresentazione fatta di parole, lette e musicate, ma è soprattutto un rituale e, pur non basandosi su dati biografici, ripercorre le tappe della vita di Eduardo, con uno squarcio su di un episodio tragico della sua vicenda personale: la morte della figlia Luisella. Tà-kài-Tà in greco antico significa 'questo e quello' e si riferisce al titolo del film che Pier Paolo Pasolini stava preparando sulla vita di San Paolo quando fu assassinato ed è pertanto un viaggio tra presente e passato, tra la vita e la morte, perché i morti, I Ritornanti, possono ritornare nei sogni, nelle fantasie, a visitare gli animi di chi non li ha mai scordati". Enzo Moscato, drammaturgo, regista e attore italiano, esponente di spicco della drammaturgia partenopea, ha al proprio attivo decine e decine di opere teatrali; ha scritto nel 2012 Tà-kài-tà (Eduardo per Eduardo) portandolo in scena insieme ad Isa Danieli, riscuotendo un grande consenso di pubblico e di critica. Antonia Lezza, già docente di Letteratura italiana e Letteratura teatrale italiana presso l'Università degli studi di Salerno, ha creato il sito sul Teatro Napoletano (www.teatro.unisa.it) ed è autrice di importanti testi sulla drammaturgia, prima fra tutti l'edizione critica del Teatro di Raffaele Viviani in sei volumi, autore del quale ha curato anche la digitalizzazione delle opere. Presiede il Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo.

 

“PROFUMO COMICO DI DONNA” DI MARIA BOLIGNANO

Ironica, sagace, tagliente. In una sola parola: donna. Edizioni MEA presenta “Profumo comico di donna” di Maria Bolignano, un libro con cui l’attrice napoletana si presenta al suo pubblico in una nuova veste, che non è solo quella di scrittrice. L’attrice scende dal suo amato palcoscenico e, con la dirompente carica comunicativa che da sempre la contraddistingue, dà prova del suo innato talento di autrice. Raffinata e attenta, sottile e mai banale, la penna di Maria intrattiene e fa trattenere il respiro, diverte ed emoziona il lettore attraverso i tanti personaggi che, come in un colorato presepe, vivono nelle sue storie. “Profumo comico di donna” è una raccolta di racconti umoristici che la comica napoletana tira fuori dal cassetto in cui da tempo erano rinchiusi, e che vanno ad aggiungersi ad altri concepiti e scritti durante il lockdown. Tra questi, il testo da stand-up comedy scritto a quattro mani insieme all’amica e collega Fabiana Fazio. A introdurvi nel mondo di Maria Bolignano è la brillante prefazione dell’attore Maurizio Casagrande molto amato dal pubblico partenopeo. ‘La Bolegna’, come si fa chiamare sui suoi canali social, si racconta e reinventa, rompendo lo stereotipo della donna “rosa” tutta tacchi a spillo e rossetto. Come sempre sopra le righe, Maria Bolignano dà sfoggio della vera femminilità, quella che, come anticipa la splendida copertina del libro, si mostra, fiera, vulcanica e vanitosa, senza mai rinunciare all’arguzia e alla battuta della vera femmina. Quella capace di parlare anche solo con un occhiolino. Maria Bolignano, attrice poliedrica dalla formazione teatrale, vanta una carriera ricca di collaborazioni con numerosi protagonisti del panorama teatrale, televisivo e cinematografico italiano. Tra questi ricordiamo Lello Arena e Luciano Melchionna, con i quali ha condiviso la recente esperienza di una versione teatrale 3.0 del classico ‘Miseria e Nobiltà’ di Eduardo Scarpetta, dove interpreta la famigerata Luisella. Nota al grande pubblico grazie alle trasmissioni di Rai 2 “Made in Sud” e “Fatti Unici”, tra le sue partecipazioni a film e serie tv ricordiamo: “I bastardi di Pizzofalcone” (Rai 1, regia di Carlo Carlei, con Alessandro Gassman), “Un Ciclone in famiglia 2-3- 4” (Canale 5, regia di Carlo Vanzina, con Massimo Boldi), “Ma che bella sorpresa” (regia di Alessandro Genovesi, con Claudio Bisio e Valentina Lodovini), “La nuova squadra” (Rai 3, con Lisa Galantini e Rolando Ravello). Coach di recitazione e assistente del maestro Lello Arena per la Cilea Academy di Napoli (Teatro Cilea), è ideatrice del workshop “Come essere attori e nonostante tutto vivere felici”, che tiene periodicamente in collaborazione con la TCC Teatro di Napoli. Nei panni di scrittrice esordisce con il libro di racconti umoristici “Anche i capitoni hanno un’anima”.

 

“IL VERSO GIUSTO”, 100 POESIE ITALIANE SCELTE DA LUCA SERIANNI

Nel saggio “Il verso giusto. 100 poesie italiane” (Laterza) Luca Serianni, grande storico della lingua, ci accompagna in un viaggio affascinante nella poesia italiana: cento tappe, cento testi – noti e meno noti – alla ricerca del ‘verso giusto. Valore assoluto, rappresentatività e, naturalmente, gusto personale sono i criteri che hanno selezionato cento poesie scritte ‘in italiano’ nell’arco di otto secoli di storia letteraria: da Giacomo da Lentini a Petrarca, da Gaspara Stampa a Tasso, da Leopardi a Caproni, affacciandosi su qualche nome meno noto, dedicando attenzione alla lirica femminile. Questo libro delizierà i lettori che hanno la curiosità di riprendere in mano poesie un tempo accostate a scuola. Una lettura fondamentale per gli studenti e gli insegnanti che vogliono scoprire o riscoprire il patrimonio letterario italiano, avvalendosi del commento di un insigne linguista. L’autore è professore emerito di Storia della lingua italiana nell’Università di Roma La Sapienza, accademico dei Lincei e della Crusca. Si è occupato di grammatica italiana, storia della lingua letteraria, linguaggio della medicina e didattica dell’italiano. È autore di una fortunatissima grammatica dell’italiano, più volte ripubblicata negli ultimi venticinque anni (Italiano, con A. Castelvecchi, ultima edizione Garzanti 2012). Tra i suoi libri più recenti: La lingua poetica italiana. Grammatica e testi (Carocci 2009); Scritti sui banchi. L’italiano a scuola tra alunni e insegnanti (con G. Benedetti, Carocci 2009); Manuale di linguistica italiana. Storia, attualità, grammatica (con G. Antonelli, Bruno Mondadori 2011); Italiano in prosa (Franco Cesati Editore 2012); Storia dell’italiano nell’Ottocento (il Mulino 2013); Per l'italiano di ieri e di oggi (il Mulino 2017).

 

 

 

 

 

 

 

(© 9Colonne - citare la fonte)