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direttore Paolo Pagliaro

Covid-19, adesso
più trasparenza 

di Paolo Pagliaro

(17 dicembre 2020) Il Covid non colpisce ovunque nello stesso modo. Stando ai dati diffusi dall’Osservatorio sulla salute dell’Università Cattolica, rispetto ai postivi la mortalità è del 5,4% in Lombardia e dell’ l’1,3 in Campania,. Tra i due estremi, con differenze comunque significative, ci sono tutte le altre regioni. 
Ciò che colpisce, leggendo questo tipo di statistiche, è l’assenza di spiegazioni. Nessuno sa perché ci siano differenze così marcate. I ricercatori si limitano a proporre un ventaglio molto ampio di possibili fattori. Nell’ordine: carenze organizzative, ritardi iniziali nel comprendere la gravità dell’emergenza, deficit nei sistemi di tracciamento dei contagi, diversi livelli di aggressività del virus, comportamenti individuali, scelte dei Governi centrali e locali. Un’altra possibile spiegazione è che alcuni territori presentano un livello elevato di mobilità, con intense relazioni sociali ed economiche e dunque con un rischio maggiore di contagio. 
La verità è che, sulla ragione di tante differenze negli effetti del coronavirus, sappiamo di non sapere. E proprio per ridurre questo deficit, per comprendere meglio i rapporti causa-effetto, un fronte sempre più ampio di organizzazioni, aziende, testate giornalistiche sta sostenendo la campagna “dati bene comune”, lanciata perché siano rese note le informazioni su cui si basano le decisioni del governo e delle regioni. Ci sono già 40 mila firme in calce all’appello in cui si chiede che alla comunità scientifica vangano forniti dati continuamente aggiornati, ben documentati e facilmente accessibili. La stessa richiesta viene avanzata dalla Società italiana di Statistica. In assenza di dati disaggregati, spiega, è difficile valutare l’efficacia di decisioni importanti come la chiusura delle scuole.

(© 9Colonne - citare la fonte)