New York - Negli Stati Uniti la società italiana DiaSorin è in attesa della autorizzazione per il suo nuovo test – già utilizzato in Europa - per misurare rapidamente gli anticorpi contro il Sars-CoV-2 e nel frattempo ha ottenuto l’approvazione, da parte della Food and Drug Administration (FDA), alla commercializzazione di un test per l’identificazione della malattia di Lyme, una patologia endemica negli Stati Uniti. Diasorin diventa quindi il principale riferimento negli Stati Uniti per individuare il batterio che provoca la malattia di Lyme, che prende il nome dalla cittadina statunitense nel Connecticut in cui, nel 1975, se ne segnalarono i primi casi. Questa malattia, trasmessa dal morso di una zecca, ha un’incidenza che varia a seconda dell’area geografica, con un’alta concentrazione nel nord-est e nel centro-nord degli Stati Uniti. Provoca brividi, febbre, dolori articolari e muscolari, reazioni cutanee e può arrivare negli stati più gravi a sviluppare mal di testa persistenti, rigidità del collo, paralisi facciale, artrite, nevralgie e vertigini. DiaSorin è una eccellenza nel campo della immunodiagnostica, offrendo un centinaio di test in varie aree cliniche come malattie infettive, endocrinologia, oncologia, autoimmunità, danni cardiaci e cerebrali. E’ stata inoltre la prima società al mondo a sviluppare un test per l’identificazione delle infezioni causate dal virus Zika. I kit di reagenti dell’azienda che ha il suo quartier generale a Saluggia, in provincia di Vercelli, sono utilizzati dai laboratori diagnostici di tutto il mondo e la stessa azienda è presente nei cinque continenti con 26 società, quattro succursali estere, cinque siti produttivi e cinque centri di ricerca in Italia, Stati Uniti e Germania. (9colonne)
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