Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Un anno di Dad 
visto dai ragazzi 

di Paolo Pagliaro

Per recuperare il tempo perduto a causa del Covid, con scuole chiuse e didattica a distanza, a Berlino i genitori possono chiedere che i figli ripetano l’anno. Lo prevede una recente legge del Land. Il termine per la presentazione delle domande scadeva oggi. 
La logica che ispira la legge è che talvolta per non rimanere indietro occorre fermarsi. Come spiegano Antonio Piscopo e Barbara Romano sulla Voce.info, nella sua radicalità l’iniziativa berlinese sottolinea la funzione della scuola come “ascensore sociale”, promotrice da un lato di un diritto per gli studenti, dall’altro dell’interesse nazionale ad avere cittadini istruiti. Leggi analoghe sono in discussione in Galles, Scozia e Florida e i due studiosi si chiedono se una soluzione così draconiana sarebbe pensabile in Italia, dove lo stigma sociale per la “bocciatura” è ancora molto forte. 
Non lo sappiamo, ma sappiamo invece che in Italia la macchina educativa è impegnata in una grande sforzo per ridurre al minimo i guasti provocati dalla pandemia. Viene proprio dalla scuola – dal liceo scientifico Cavour di Roma – uno dei libri più completi e istruttivi su un anno di didattica a distanza. Lo hanno scritto Carlo Scognamiglio, Claudia Sabatano e i loro allievi della Quinta D. Il libro si intitola “Studiare la distanza”, è pubblicato da Pensa Multimedia e si occupa di pedagogia e movimento studentesco, di divario digitale e socialità compromessa, di big data, ma anche di separazioni e divorzi nell’anno della pandemia. Una classe di liceo ha saputo leggere la realtà e darle un senso mentre intorno i docenti si trasformavano in psicologi, i presidi diventano direttori sanitari, i genitori facevano le veci dei professori, i politici decideva l’organizzazione scolastica e le scuole disponevano le quarantene. Tra le buone notizie che il libro ci porta ci sono i volti dei giovani autori sulla quarta di copertina.

(© 9Colonne - citare la fonte)