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direttore Paolo Pagliaro

Vivere insieme
dopo la pandemia

Vivere insieme <br>dopo la pandemia

di Paolo Pagliaro

C’è molta Italia, in questi giorni, sulla stampa internazionale e il primato delle citazioni spetta alla Biennale Architettura che, grazie alla fine delle restrizioni, ha restituito Venezia al mondo. Il tema della rassegna ospitata fino al 21 novembre tra i Giardini e l’Arsenale è una domanda: come vivremo insieme? Ed è chiaro che si tratta di un tema valorizzato da un anno di distanziamenti non solo sociali e dalla constatazione di quanto sia fragile il pianeta che ci ospita.

Ha scritto il Financial Times che i problemi che l’architettura contemporanea deve affrontare si ritrovano tutti riassunti a Venezia, nei padiglioni della Biennale ma anche nelle calli: l’innalzamento del livello del mare, il turismo di massa, la globalizzazione, i materiali, le spedizioni, i rifiuti. Alla Mostra non ci sono risposte, ma almeno ci sono domande. All’edizione di quest’anno – curata dal libanese Hashim Sarkis - nessuna grande star ma 112 progettisti, in maggioranza giovani, provenienti da 46 Paesi, con un forte rappresentanza asiatica, africana e latino-americana.

Uomini e donne sono presenti in egual misura. A loro il compito di immaginare come riusciremo a vivere in armonia con gli altri ma prima di tutto con la Terra. Secondo Le Figaro la rassegna di Venezia scuote le coscienze, perché ci presenta la realtà di una crisi che non può essere gestita se non attraverso il consenso, tutti insieme. Il visitatore farà uno slalom tra molte provocazioni e altrettante proposte pragmatiche, com’è nella natura della Biennale. Ma in entrambi i casi incrocerà l’energia che nella cupa stagione del Covid si temeva smarrita per sempre.

(© 9Colonne - citare la fonte)