"Lei non uscirà mai di prigione". Con queste parole il giudice inglese Michael Bowes ha condannato all'ergastolo Danilo Restivo per l'assassinio di Heather Barnett il 12 novembre 2002 a Bournemouth nel Dorset. Una sentenza, quella del tribunale di Winchester, in cui non si dimentica nemmeno il caso Claps: "L'accusa ha argomentato che le circostanze in cui è stata uccisa Elisa Claps assomigliano così strettamente alle circostanze in cui è stata uccisa Heather Barnett che non ci possono essere dubbi che entrambi gli assassini siano l'opera di una stessa persona: cioè di Danilo Restivo", ha detto il giudice. "Ha sistemato il corpo di Heather come fece con quello di Elisa. Le ha tagliato i capelli, proprio come Elisa", ha spiegato il giudice, evidenziando come parte del movente fosse sessuale. Una sentenza dura per un "assassino freddo, depravato e calcolatore", ha commentato Bowes secondo cui non esistono "circostanze attenuanti. Non c'è, a mio avviso - ha aggiunto il giudice - nessun periodo minimo. Lei non sarà mai rilasciato di prigione". E' stato proprio il ritrovamento del corpo di Elisa Claps nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza il 17 marzo del 2010 a inchiodare Restivo e a confermare che gli omicidi delle due donne erano stati entrambi commessi da lui. In Italia, il 39enne è stato formalmente accusato dell'omicidio di Elisa, scomparsa il 12 settembre del 1993. Il gup di Salerno Elisabetta Boccassini ha concesso il rito abbreviato chiesto dai difensori e ha fissato il processo per l'8 e il 10 novembre in cui Danilo sarà l'unico imputato.
(30 giu -Cle)
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