“Facciamo un patto tra gentiluomini per tornare alla legge Scalfarotto contro l’omofobia e la transfobia, senza termini che possano destare dubbi, e poi, una volta raggiunta l’unità della maggioranza chiediamo al governo di mettere la fiducia alla Camera, così saremo certi che il ddl non sarà affossato”, così in un colloquio con La Stampa il capogruppo di Italia Viva in Senato Davide Faraone.
Una volta trovata l’intesa su alcune modifiche , che IV ha messo per iscritto in 4 proposte : sopprimere l'art. 1; riportare il ddl Zan alla definizione contenuta nello Scalfarotto, aggiungendo le parole 'o fondati sull'omofobia o sulla transfobia', oltre al tema della disabilità, e rivedendo conseguentemente l’articolato; sopprimere l'art. 4 sulla libertà di pensiero (“già garantita dalla Costituzione e che non può essere degradata a una legge ordinaria», spiega Faraone) , modificare l'art. 7, rafforzando il concetto di autonomia scolastica, si potrebbe, secondo il capogruppo renziano :“ sancire il patto con una richiesta di fiducia e tempi certi alla Camera”.“Credo che Iv abbia occupato uno spazio politico importante: da un lato cerchiamo di togliere dal rischio affossamento in aula tramite voti segreti e ostruzionismo una legge contro le discriminazioni che noi vogliamo salvare. Dall’altro, siamo il partito-cerniera tra pezzi di società che non si parlano: e il dialogo è lo strumento migliore per incidere sui temi dei diritti”, continua Faraone. “Se i partiti di maggioranza trovano una soluzione comune, noi proponiamo che il governo alla Camera metta la fiducia per evitare che si riapra tutto. E questa clausola dovrebbe essere la garanzia che nessuno farà saltare la legge”, conclude l’esponente di Italia Viva. (Red – 3 lug)
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