Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Le opere di Mitoraj
fanno tappa in Sicilia

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

MOSTRA DI MITORAJ PER LA PRIMA VOLTA A NOTO, PIAZZA ARMERINA, VILLA ROMANA DEL CASALE

Dal 24 luglio fino al 31 ottobre alcune delle più importanti opere del grande artista Igor Mitoraj famoso in tutto il mondo per i suoi “giganti feriti”,  saranno esposte per la prima volta contemporaneamente in tre luoghi straordinari dell’arte e della cultura, famosi in tutto il mondo, come Noto, Villa Romana del Casale e la città storica di Piazza Armerina. I comuni di questi siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità  Unesco hanno deciso di allestire questa mostra per esprimere un messaggio di speranza e di rigenerazione, dopo l’emergenza sanitaria che ha rimesso in discussione le condizioni e gli stili di vita a livello mondiale. La Sicilia, da sempre luogo d’incontro delle civiltà mediterranee, è terreno fertile per accogliere e valorizzare la poetica e l’espressività artistica di Mitoraj. “L’Abbraccio” è il filo conduttore della mostra che  mette in luce il valore profondo della interrelazione tra gli individui, tra  le culture diverse e le profonde radici storiche, che ritroviamo nella bellezza del barocco siciliano e nello splendore dei mosaici romani di Villa Romana del Casale. Il messaggio di contemporaneità  di questi  15 capolavori  di Mitoraj esposti, entra in sintonia con il respiro della cultura antica, in un abbraccio che rafforza il senso di appartenenza delle comunità, segna le possibili  nuove traiettorie  per il futuro, e una nuova consapevolezza per il domani. Le sculture richiamano gli eroi e gli dei classici, riportati dall’artista alla dimensione contemporanea della sofferenza dell’uomo e della vocazione verso la bellezza e l’armonia con la natura. Busti, teste mozzate, antichi guerrieri  rievocati  per dimostrare la loro umanità e “l’abbraccio” con la civiltà.  Eroi non più dimenticati insieme alla loro immortale bellezza. Nell’area archeologica  di epoca tardo imperiale, Villa Romana del Casale, si potrà ammirare in prima mondiale l’opera  “LUCI DI NARA II”, una scultura che rientra nel filone orientale del percorso artistico del Maestro. Il soggetto, molto caro a Mitoraj, è stato esposto al British Museum durante la mostra Time Machine, ma in queste dimensioni e nel materiale marmoreo è un’esposizione inedita. Il soggetto è anche una citazione di un frammento di scultura monumentale ritrovata nell’Antico Egitto. (red – 23 lug)


IL COMPLESSO MUSEALE PISTOIA MUSEI PROROGA LE SUE MOSTRE

Il complesso museale Pistoia Musei proroga le sue mostre per offrire al pubblico di Pistoia la possibilità di visitarle anche nel periodo estivo: "Aurelio Amendola - Un'antologia. Michelangelo, Burri, Warhol e gli altri" a Palazzo Buontalenti è prorogata al 7 novembre e "Pistoia Novecento. Sguardi sull'arte dal secondo dopoguerra" a Palazzo de' Rossi è prorogata al 9 gennaio 2022. La prima mostra è un'antologica di quasi 300 immagini a cura di Paola Goretti e Marco Meneguzzo dedicata al maestro della fotografia italiana Aurelio Amendola, abile sperimentatore di accostamenti inediti tra antico e contemporaneo e tra i fotografi contemporanei più eleganti e prolifici. Si tratta della prima esposizione che raccoglie la quasi totalità della produzione di Amendola. La seconda mostra espone oltre 70 opere che scandiscono il secondo capitolo del progetto "Pistoia Novecento", con un allestimento a cura di Alessandra Acocella, Annamaria Iacuzzi e Caterina Toschi. Il progetto è dedicato alla collezione permanente di Pistoia Musei e agli artisti della città, con pezzi delle collezioni di Fondazione Caript e Intesa Sanpaolo, ed espone tra le varie opere il design radicale degli Archizoom, la logica binaria delle opere di Gianfranco Chiavacci, i collage di Remo Gordigiani, le ricerche astrattiste di Gualtiero Nativi, Mario Nigro e Fernando Melani, i dipinti e gli oggetti pop di Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi. (gci)


"NEBULA" DI MICHELANGELO GALLIANI A PALAZZO DEL MEDICO DI CARRARA

Nelle sale settecentesche del Palazzo del Medico di Carrara sarà ospitata dal 24 luglio al 15 settembre 2021 "Nebula", esposizione personale dello scultore Michelangelo Galliani, promossa da Votre spazi contemporanei con la collaborazione di Cris Contini Contemporary e Galleria Giovanni Bonelli, con inaugurazione prevista per il 24 luglio dalle 18.00 alle 23.00. Il percorso espositivo comprende una selezione di opere, alcune delle quali inedite, che l'artista insieme a Nicola Ricci, presidente dell'Associazione culturale Votre e titolare dell'omonimo spazio presso Palazzo del Medico, hanno scelto di porre in dialogo con il luogo che le ospita. Saranno esposti il trittico "Blu" (2012), composto da tre incisioni a bulino su piombo, due "Vanitas" (2021), rispettivamente in onice e marmo nero marquinia con tralci di vite in foglia d'oro e d'argento, e l'opera "Rebvs vitae" (2018), recentemente presentata alla Basilica di San Celso a Milano. All'interno dell'alcova sarà installato il polittico "Nebula" (2021), che dà il titolo alla mostra, un'opera in marmo statuario di Carrara lavorato come se fosse un foglio di carta, che nasce dalla fotografia di una nebulosa catturata dal telescopio spaziale Hubble. "Frequento da sempre Carrara e i suoi marmi – spiega Michelangelo Galliani - le sue maestranze e il loro duro lavoro. Le sue cave sono state fin dall'inizio un amore viscerale. Ho lottato da sempre con un materiale tanto ostile quanto dolce e meraviglioso. Le opere selezionate per la mostra si insinuano in uno spazio barocco e carico di storia, di fronzoli e di colori. Lavori nati dalle ceneri di questo importante passato per dialogare con il presente sotto forme nuove".
(gci)

LORENZO MARINI IN MOSTRA A SIENA CON "DI SEGNI E DI SOGNI"

Dal 20 luglio è visitabile, fino al 20 ottobre, la mostra "Di Segni e di Sogni" di Lorenzo Marini, ospitata dal Complesso Museale Santa Maria della Scala di Siena, promossa dal comune di Siena e curata da Luca Beatrice. Il progetto ha come tema centrale l'interpretazione creativa delle lettere liberate, nelle loro più disparate dimensioni linguistiche, e si tratta di un un viaggio itinerante tra cinque installazioni, l'ultima delle quali nella Piazza del Campo, per celebrare il percorso artistico del creatore della corrente TypeArt. Oltre a Piazza del campo, le opere dell'artista si troveranno negli spazi museali di Santa Maria della Scala nella sala San Pio, nella Cappella del Manto, nella sala Sant'Ansano e nella sala San Galgano. Tutte le installazioni immersive comprendono una colonna sonora appositamente creata da Mariella Nava, una tra le più sensibili autrici di musica italiana. Lorenzo Marini è un artista italiano che vive e lavora fra Milano, Los Angeles e New York, ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova, ma si è laureato in architettura e ha lavorato con successo nel mondo della pubblicità per trent'anni. Nel 2017 crea il "Manifesto per la liberazione delle lettere" diventando il caposcuola di un nuovo linguaggio artistico: quello di dedicare ad ogni singola lettera dell'alfabeto un'opera, liberando così le lettere dall'obbligo della funzione per celebrarne la pura bellezza intrinseca. "Siena è una città unica al mondo, una cornice culturale dove l'importanza della tradizione viene celebrata per contrasto da un linguaggio così innovativo e sperimentale – dichiara l'artista Lorenzo Marini - Per me le lettere sono nate libere e come gli uomini sono creature sociali ma anche individuali. È tempo di celebrare la bellezza della geometria che le compone e lasciare il gregge della tipologia alfabetica. Non sono necessarie solo per leggere o per scrivere, ma anche per alimentare la fantasia".
(gci)


MILANO, PROROGATA LA MOSTRA "LE SIGNORE DELL'ARTE”

Prorogata fino al 22 agosto la mostra "Le Signore dell'Arte. Storie di donne tra '500 e '600", ospitata a Palazzo Reale a Milano, curata da Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié, promossa dal comune di Milano – Cultura e realizzata da Palazzo Reale e Arthemisia con il sostegno di Fondazione Bracco. L'esposizione aderisce al palinsesto "I talenti delle donne", promosso dall'Assessorato alla Cultura del comune di Milano e dedicato all'universo delle donne, focalizzando l'attenzione sulle loro opere, le loro priorità e le loro capacità. Con oltre 130 opere, la mostra è dedicata alle più grandi artiste vissute tra '500 e '600, 34 artiste tra cui spiccano Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Fede Galizia e Giovanna Garzoni. Tra questi grandi nomi conosciuti dal grande pubblico, trovano spazio anche nuove scoperte come la nobile romana Claudia del Bufalo, che entra a far parte di questa storia dell'arte al femminile, ma anche opere esposte per la prima volta come la "Pala della Madonna dell'Itria" di Sofonisba Anguissola, realizzata a Paternò nel 1578 e mai uscita prima d'ora dalla Sicilia. Analogamente, lascia per la prima volta Palermo la pala di Rosalia Novelli "Madonna Immacolata e san Francesco Borgia", unica opera certa dell'artista, del 1663, della Chiesa del Gesù di Casa Professa.(gci)

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