Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

UN MUSEO A 3.000 M
SULLA GRANDE GUERRA

UN MUSEO A 3.000 M <br> SULLA GRANDE GUERRA

La quotidianità, l'umanità, le abitudini, i pensieri e le paure: è questo il tema centrale del museo Marmolada Grande Guerra 3000 M, uno spazio espositivo e interattivo, realizzato all'interno della stazione di Serauta della funivia Marmolada - Move To The Top, che intende far conoscere le vicende belliche che hanno interessato la Regina delle Dolomiti narrando la vita del soldato, al di là di ideologie politiche e delle differenze di nazionalità. Tra munizioni, abiti e oggetti di uso quotidiano oggi esposti al museo, uno stampo tipico per la preparazione del Gugelhupf suscita curiosità e invita a immaginare che tra le drammatiche situazioni della vita in trincea ci potessero essere anche dei momenti di normale quotidianità con il pensiero rivolto a casa, alla propria famiglia. Il Museo Marmolada Grande Guerra 3000 M, inaugurato nel 1990 e completamente ristrutturato nel 2015, è il cuore della Zona Monumentale sacra della Marmolada e propone un percorso multimediale e interattivo che vuole calare il visitatore nella realtà della Grande Guerra. Il tunnel d'ingresso rievoca un ponte che attraversa il crepaccio, tra legno e vetrate frastagliate e colorate di blu e azzurro, e introduce la visita attraverso un percorso tematico diviso in diverse sezioni.  - Spicca la galleria della vita dedicata alla vita quotidiana e alle difficoltà connesse alla vita in quota mentre un plastico ricostruisce l'opera bellica austriaca, la trincea della morte, le armi, il fronte in movimento e la fine della guerra. Presentata una raccolta di documenti cartacei, fotografie, distintivi, medaglie e cimeli. Negli anni, laddove sorgevano le postazioni italiane e austriache, sono stati ritrovati numerosi oggetti di uso quotidiano oggi custoditi all'interno del museo e protagonisti di una narrazione che sottolinea l'aspetto umano ed emotivo della guerra. Pettini, orologi, ditali, tabacco, spazzole e grasso per stivali, nonché lanterne a candela a custodia pieghevole o ad acetilene, un frammento di disco per grammofono e utensili da cucina. Tra questi ultimi, ritrovato vicino al Sasso delle Undici dove era posizionato lo sbarramento austriaco, uno stampo per la preparazione del Gugelhupf, tipico dolce di origine austro-ungarica dalla classica forma di soffice e alta ciambella. Lassù, mentre i soldati italiani costruirono il proprio fortilizio a Punta Serauta, gli austriaci realizzarono la Città di Ghiaccio sotto i ghiacci perenni della Marmolada e uno sbarramento tra Forcella Vu e Sasso delle Undici: proprio qui, evidentemente, qualche soldato ebbe la fortuna di addentare anche un pezzo di soffice Gugelhupf. Il suo curioso nome ricorderebbe un copricapo, secondo una leggenda austriaca il "cappuccio del frate": tra i ghiacci perenni della Marmolada, la sua dolcezza placò forse la sofferenza di qualche soldato per un istante o poco più. (22 ago – Red)

(© 9Colonne - citare la fonte)