Roma, 23 nov - "Economia circolare significa sostenibilità economica, sociale e ambientale del sistema. Oggi presentiamo un progetto che coniuga questo tema con l'empowerment femminile, quindi un'opportunità di lavoro e di crescita professionale per le donne a partire da un continente che sta pagando molto il prezzo dei cambiamenti climatici, ma soprattutto dell'impatto dei rifiuti nell'ecosistema: l'Africa". Così la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, che ha promosso una conferenza stampa alla Camera per illustrare i progetti legati all'economia circolare dell'Associazione Zenzero. "Il progetto nasce per dare valore a uno dei rifiuti più diffusi, la plastica, che diventa in questo modo una risorsa e un'opportunità di lavoro – spiega la parlamentare - Creare opportunità di lavoro in Italia e all'estero per le donne significa anche combattere una forma di violenza sottile, lo dico nella settimana in cui si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: l'autonomia economica è infatti una delle forme più importanti di potere e di presa d'atto anche dei propri diritti. La sostenibilità coniuga le sfide del nostro tempo – continua Gadda - dalla Cop26 fino agli obiettivi dell'Agenda 2030, passando per i diritti delle persone a partire da quelle più fragili, in quanto sono loro spesso a pagare il conto più salato dei cambiamenti climatici e delle disuguaglianze, che nel nostro Paese con il Piano nazionale di ripresa e resilienza vogliamo superare". Jane Lepori, ceo di Zenzero, spiega gli obiettivi della sua associazione nata nel 2015 e presente sia in Svizzera che in Italia: "La nostra associazione fin dalla sua nascita si occupa di progetti legati alla sostenibilità ambientale e come supporto all'indipendenza delle donne. Nello specifico noi raccogliamo la plastica dalle strade, il Pet, lo lavoriamo e lo separiamo preparandolo per il riciclo. La nostra forza è quella di creare impresa ed economia circolare: le nostre imprese sociali sono prettamente formate da personale femminile". Lepori illustra poi come Zenzero operi
"in Etiopia, in Uganda, in Ghana e in Senegal. Il nostro modello prevede sia la formazione delle donne assunte presso i nostri centri, che l'insegnamento su come portare avanti la propria indipendenza economica. Per noi è fondamentale che le donne siano riconosciute a livello sociale e che quindi abbiano il loro posto all'interno di un circuito economico". Alla conferenza è intervenuta la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, sottolineando lo stretto legame tra "protagonismo del femminile e sostenibilità".
"Questa settimana segna un tempo importante per il nostro Paese, la settimana nella quale il dibattito pubblico si concentra sull'informazione, la conoscenza e la capacità di riconoscere il fenomeno della violenza contro le donne" afferma Bonetti, aggiungendo: "Una settimana in cui contestualmente, con sempre più convinzione, le istituzioni del Paese affermano che per eradicare davvero il fenomeno della violenza contro le donne dobbiamo farci sostenitori e attuatori del compimento della parità di genere, prevista dalla nostra democrazia e dalla nostra Costituzione. Un impegno che il governo italiano ha portato avanti anche nell'assumere per la prima volta la presidenza nell'ambito del G20, nel cui ambito per la prima volta abbiamo organizzato una conferenza sull'empowerment delle donne. Il messaggio che il presidente Draghi ci ha voluto inviare in quella conferenza – sottolinea la ministra - riguarda una responsabilità che abbiamo come Paese nei confronti di tutti i Paesi e tutti i contesti internazionali nei quali la libertà e i diritti delle donne sono minacciati e violati: quindi dobbiamo farci sostenitori di politiche che a livello internazionale, con un'agenda davvero trasformativa e globale, promuovano un'effettiva tutela delle donne. Per fare questo lo strumento migliore è l'empowerment, dare opportunità alle donne". (PO / Roc) ////
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