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direttore Paolo Pagliaro

Chi difende
la guardia medica?

Chi difende <br> la guardia medica?

di Paolo Pagliaro

Il 12 marzo verrà celebrata la giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari. Nasce da un decreto del ministri della Salute, dell’Istruzione e dell’Università, Per quanto apprezzata e accolta con favore dalle associazioni e dai sindacati di medici e infermieri, non è certamente una buona notizia. Che si debba istituire una giornata ad hoc per ricordare che i medici e gli infermieri non vanno picchiati, la dice lunga sul fallimento di tutte le agenzie educative, dalla scuola ai media passando per le famiglie.
Il problema tuttavia esiste. Sabato a Brindisi un medico del pronto soccorso è stato preso a calci e pugni dai parenti di una donna che non era stato possibile salvare. A Lucca un uomo positivo al Covid ha aggredito l’infermiere che gli chiedeva di indossare la mascherina. Sono i più recenti tra le migliaia di episodi che di solito non finiscono sui giornali ma che sono documentati in uno studio realizzato dall’’Università di Tor Vergata e da altri sette atenei per conto della Federazione delle professioni infermieristiche. Il bilancio comprende anche le violenze e le rapine ai danni dei farmacisti, che in una città come Milano l’anno scorso sono triplicate.
“Notturno” è il titolo del docufilm di Carolina Boco che racconta il lavoro e le paure di una guardia medica durante il turno di notte. È dedicato alla memoria di Paola Labriola, la psichiatra barese che fu uccisa da un paziente. Visto il clima generale, proiettarlo nelle scuole significa fare controinformazione.

(© 9Colonne - citare la fonte)