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direttore Paolo Pagliaro

A Milano ‘La Parrucca’ con Maria Amelia Monti

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

A Milano ‘La Parrucca’ con Maria Amelia Monti

AL TEATRO CARCANO DI MILANO ‘LA PARRUCCA’ CON MARIA AMELIA MONTI E ROBERTO TURCHETTA

Presso il Teatro Carcano di Milano (corso di Porta Romana, 63) in scena dal 15 al 20 febbraio lo spettacolo “La Parrucca” con Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta, tratto da due atti unici di Natalia Ginzburg. Comico, drammatico, vero, scritto con l’ironia e la leggerezza che rendono la Ginzburg unica nel panorama della narrativa e della drammaturgia italiana, La parrucca conferma Maria Amelia Monti come straordinaria interprete ginzburghiana, l’attrice più adatta oggi a far rivivere quel personaggio femminile che tanto aveva di Natalia stessa. Al suo fianco, Roberto Turchetta, attore di lunga esperienza teatrale che ha lavorato - tra gli altri - con Valerio Binasco, Emilio Solfrizzi, Silvio Orlando, Marina Massironi, Sergio Fantoni, Gioele Dix, Geppi Cucciari, Ugo Dighero, Riccardo Scamarcio. Due atti unici di Natalia Ginzburg che sembrano l’uno la prosecuzione dell’altro. In Paese di mare una coppia girovaga e problematica prende possesso di uno squallido appartamento in affitto. Lui, Massimo, è un uomo perennemente insoddisfatto, passa da un lavoro all’altro ma vorrebbe fare l’artista. Lei, Betta, è una donna ingenua, irrisolta, che si deprime e si annoia facilmente, e tuttavia è genuina come solo i personaggi della Ginzburg sanno essere. A Betta la nuova casa non piace, come non le piace quel piccolo paese di mare. Ma Massimo, che ha la speranza di trovare un lavoro nell’industria di famiglia di un suo vecchio amico, la convince a restare. Tranne che l’amico si rivelerà pieno di problemi e non lo riceverà nemmeno. Così la coppia dovrà ripartire proprio nel momento in cui Betta si sarà affezionata al luogo e alla casa. Ne La parrucca ritroviamo Betta e Massimo in un piccolo albergo isolato, dove si sono rifugiati per un guasto all’automobile. Betta è a letto disperata e dolorante perché durante un litigio Massimo l’ha picchiata. Massimo, che ora è pittore ma dipinge quadri che la moglie detesta, si è chiuso in bagno a leggere. Dopo aver urlato al marito la sua rabbia e la sua frustrazione per un matrimonio che non funziona più, Betta telefona alla madre e le rivela di essere incinta di un politico con cui ha una relazione clandestina.(PO /red)

ROMA, ALL’ALTROVE TEATRO STUDIO “NON EROGA METANO” DI ANDREA GIOVALÈ

Debutta sul palcoscenico dell’Altrove Teatro Studio di Roma (via Giorgio Scalia), dall’11 al 13 febbraio, “Non eroga metano”, spettacolo scritto da Andrea Giovalè e interpretato da Sara Mafodda, Michele Eburnea, Mersila Sokoli. È notte fonda, una macchina si ferma alla Stazione di servizio Colle Tasso Nord. All’ottavo mese di gravidanza, Mersila scende dalla macchina e bussa alla porta dell’autogrill. È ancora presto, le serrande sono socchiuse. Ad aprirle, arriva Sara. Mersila non sembra a suo agio, qualcosa la turba. Tra le due si instaura uno strano legame. Sara la invidia: un figlio è un dono che a lei non riesce. Mersila invidia Sara: ancora in grado di decidere cosa fare della sua vita senza dipendere da qualcos’altro. L’impasse si sblocca solo con l’entrata in scena di Michele. Con lui, entrambe sembrano rincuorarsi. Ma se Sara è rassicurata dalla presenza del suo fidanzato, perché anche Mersila lo è? Una storia drammatica venata di profonda ironia, che si sviluppa attorno a un triangolo di segreti e incomprensioni. Un gioco d’incastri dal senso dell’umorismo perverso. La storia si apre la “notte dell’incontro” in un non-luogo, l’Autogrill. Lenta ma inesorabile come una fuga di gas, la notte farà esplodere la verità sui tre ragazzi che, per un motivo o per l’altro, “ragazzi” non potranno più essere. Ciò si traduce in una messa in scena minimale ma ricca di simboli e significati. Un bancone, un tavolo, un paio di fazzoletti. Anche il testo, reale, impacciato, ai limiti del pre-testuale, è solo la punta del conflitto. La verità è un’arma impropria e i personaggi devono imparare come impugnarla, prima di poterla sfoderare. È una situazione assurda che si prende gioco di momenti lirici (tutte le mattine, all’alba, Michele recita una preghiera leggendo i graffiti in autostrada) e flirta con l’onirico (Sara, per gioco e desiderio, spesso finge di essere incinta). Eppure, appena ci si abitua, si riconoscono i segni violenti di una generazione, quella dei prossimi trentenni, senza più strumenti a disposizione se non quello, per l’appunto, del sogno e del progetto assurdo.

(red)

ROMA, “BREVI INTERVISTE CON UOMINI SCHIFOSI” AL TEATRO INDIA

Dopo il debutto al Teatro San Ferdinando di Napoli, da martedì 8 a domenica 13 febbraio arriva al Teatro India di Roma il nuovo lavoro del regista e drammaturgo di Buenos Aires Daniel Veronese, che firma lo spettacolo Brevi interviste con uomini schifosi, la raccolta di racconti dello statunitense David Foster Wallace scomparso nel 2008. Nella traduzione di Aldo Miguel Grompone e Gaia Silvestrini, attraverso una rosa di otto dei ventitre racconti della raccolta, Veronese traccia una propria linea drammaturgica che racconta di uomini incapaci di avere relazioni armoniche con le donne, e ci invita a osservarli da vicino. Concepiti da Wallace in forma di monologhi al maschile, il regista argentino trasforma ognuna delle otto voci selezionate in un “dialogo tra un uomo e una donna” e le affida al talento di due straordinari interpreti quali Lino Musella e Paolo Mazzarelli. Due uomini che in scena si alternano nei due ruoli maschile e femminile, in una dialettica che mette in luce tutte le fragilità, le gelosie, il desiderio di possesso, la violenza, il cinismo insiti nei rapporti affettivi. Il risultato è comico e disturbante ad un tempo. Assisteremo all’uomo che insulta la moglie che lo sta lasciando; all’uomo che vanta la propria infallibilità nel riconoscere la donna che ci sta senza fare storie; a quello che usa una propria deformazione per portarsi a letto quante più donne gli riesce insomma una galleria impietosa di mostri. Il tutto attarversato dall’ironia irresistibile di David Foster Wallace (morto suicida a 46 anni, autore di romanzi culto quali La scopa del sistema, Infinte Jest, inserito dalla rivista Time tra i 100 migliori romanzi di lingua inglese dal 1923 a 2006), che tratta la natura umana con una suprema abilità nel descrivere il quotidiano; il suo è uno humor talmente intriso di drammaticità da rasentare il sadismo. La produzione dello spettacolo è del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Marche Teatro, Tpe Teatro Piemonte Europa, FOG Triennale Milano Performing Arts, Carnezzeria srls, con il sostegno del Teatro di Roma-Teatro Nazionale, in collaborazione con Timbre 4 Buenos Aires. Dopo Roma lo spettacolo sarà in scena a: Torino, Teatro Astra 15 > 20 febbraio 2022, Milano, Triennale Teatro dell’Arte 22 > 24 febbraio 2022, Ancona, Teatro Sperimentale 4 > 5 marzo 2022.

 

ROMA, CARMEN DI MARZO AL TEATRO VITTORIA CON “ROSY D'ALTAVILLA” DI PAOLO VANACORE

Arriva al Teatro Vittoria di Roma dall’8 al 13 febbraio lo spettacolo Rosy D’Altavilla – L’amore oltre il tempo, scritto e diretto da Paolo Vanacore, che vede come protagonista l’attrice Carmen Di Marzo. Un monologo brillante con inserti musicali firmati da Alessandro Panatteri e il flauto di Fabio Angelo Colajanni. Ad impreziosire lo spettacolo anche delle canzoni napoletane cantate rigorosamente dal vivo dalla potente ed evocativa voce della Di Marzo e accompagnate da flauto e pianoforte. Numerosi i celebri brani musicali che vengono interpretati nel monologo e che hanno fatto la storia della canzone napoletana di brillanti autori come: Ferdinando Russo, Salvatore Gambardella, Salvatore Di Giacomo e tantissimi altri. Rosy D’Altavilla è una favola che porta lo spettatore a sognare sospeso tra il presente e il passato, cullato da dolci melodie che lasciano un sapore malinconico del tempo che fu.(PO / red)

AL VIA STAGIONE AL GARYBALDI DI SETTIMO TORINESE 

Finalmente, dopo una serie di false partenze dovute all’emergenza sanitaria, “Umano, troppo umano?” la stagione del Teatro Civico Garybaldi di Settimo Torinese farà il suo debutto domenica 13 febbraio alle 16.00 con “Oggi – Fuga a quattro mani per nonna e bambino”, spettacolo per famiglie vincitore nel 2021 della rete nazionale del teatro emergente “InBox Verde”. Scritto, prodotto e portato in scena da Annalisa Arione e Dario de Falco, con le musiche di Enrico Messina, racconta in modo semplice e coinvolgente di un incontro tra generazioni lontane: Marco, un bambino di sette anni così arrabbiato che è scappato di casa, e Lina, una signora che, anche se i sette anni li ha compiuti almeno una decina di volte, scappata anche lei da una casa di riposo. Dal loro incontro ha il via questa avventurosa e rocambolesca fuga a quattro mani, la storia di due generazioni che si prendono per mano in una notte di luna, iniziano a camminare insieme e a riempire la memoria d'amore e giochi, il presente di divertimento e il futuro di “sono qui per te”. (red)

 

FALLONGO,  CAPUTO E  EVANGELISTI AL COMETA OFF CON I MEZZALIRA

Dopo Letizia va alla guerra - la suora, la sposa e la puttana e ...Fino alle stelle! - scalata in musica lungo lo stivale, spettacoli con i quali si sono posti all'attenzione della critica e del pubblico negli ultimi anni, Agnese Fallongo e Tiziano Caputo tornano finalmente con un nuovo progetto dal titolo insolito e curioso: I Mezzalira - panni sporchi fritti in casa, terzo capitolo che conclude idealmente la trilogia iniziata dalla Fallongo con la scrittura dei primi due. Lo spettacolo sarà in scena in prima nazionale dal 15 al 27 febbraio a Cometa Off di Roma (. Accanto a loro Adriano Evangelisti che, dopo averli diretti in Letizia va alla guerra, questa volta li affiancherà sul palcoscenico dando corpo e voce al protagonista - narratore della storia. La regia è affidata ancora una volta a Raffaele Latagliata, che già aveva firmato quella di ...Fino alle Stelle!, ad ulteriore conferma dell'ormai consolidato sodalizio di questo collettivo artistico.(red)

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