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Violenza donne, Leone (M5s): lavorare per sradicare mutilazioni genitali

Roma, 7 feb - Ieri è stata la giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, una pratica che proprio il Papa ha definitivo umiliante per la dignità della donna. Purtroppo è una pratica diffusa in moltissime aree dell'Africa e dell'Asia, del Sud America, che trova le sue ragione d'essere in tradizioni culturali, perché una donna mutilata ha un valore aggiunto in termini di sposabilità. Ma in realtà una bambina mutilata molte volte muore durante la pratica che viene fatta con materiale improvvisato, senza anestesia, tra dolori atroci". Così la vicepresidente della Commissione d'inchieste sul femminicidio Cinzia Leone, del Movimento 5 Stelle, che oggi ha dedicato proprio alla questione dell'infibulazione la sua rubrica facebook 'Nemmeno con un clic'. Perché, dice, "bisogna parlarne pe fare prevenzione e fermare questo fenomeno che riguarda anche l'Italia". Dal lavoro della commissione d'inchiesta sul femminicidio "emerge la necessità di avere un documento statistico che tracci questo fenomeno, ed emerge che molte donne lo accettano per convenzione culturale". Ma anche che "tantissime oggi lo contrastano, con l'aiuto di tante associazioni sul territorio. E' opportuno fare corretta informazione e soprattutto agire dal punto di vista legislativo: abbiamo la legge 2006 che va attenzionata per superare qualche vulnus e soprattutto applicata, e dobbiamo anche applicare la Convenzione di Istanbul nel suo articolo 38 ("Le Parti adottano le misure legislative o di altro tipo necessarie per perseguire penalmente i seguenti atti intenzionali: a l’escissione, l’infibulazione o qualsiasi altra mutilazione della totalità o di una parte delle grandi labbra vaginali, delle piccole labbra o asportazione del clitoride; costringere una donna a subire qualsiasi atto indicato, o fornirle i mezzi a tale fine; indurre, costringere o fornire a una ragazza i mezzi per subire qualsiasi atto indicato", ndr)". In tutto questo, conclude la senatrice Leone, "è importante il ruolo della scola, per entrare in quelle comunità e contrastare questa terribile pratica".
(PO / Sis)

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