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direttore Paolo Pagliaro

'Per ricerca origini necessario digitalizzare documenti'

'Per ricerca origini necessario digitalizzare documenti'

Una mattinata di studio e sensibilizzazione dedicata al Turismo delle Radici. L’evento, dal titolo “Rooting Experience. Turismo delle Radici e Grande Archivio” , si è tenuto questa mattina all’Archivio di Stato di Napoli. Presente all’incontro Giovanni Maria De Vita, Consigliere della Direzione Generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: “Il ministero degli Esteri – ha detto a 9Colonne -  sta seguendo il progetto sul Turismo delle Radici ed è molto interessato a partecipare alle tante iniziative che si stanno sviluppando sui territori”. De Vita ha sottolineato l’importanza della digitalizzazione dei documenti, argomento al centro del dibattito di oggi: “È un aspetto importante, visto che è il documento ciò che consente all’italiano all’estero di nuovissima generazione di risalire ai suoi antenati e quindi di trovare il paese delle sue radici”.

 

L’INIZIATIVA A NAPOLI Una mattinata di studio e sensibilizzazione dedicata al Turismo delle Radici e al ruolo dell’Archivio di Stato di Napoli in questo volano per la ripartenza dell’Italia post Covid-19. L’evento, dal titolo “Rooting Experience. Turismo delle Radici e Grande Archivio”, si è tenuta questa mattina all’Archivio di Stato di Napoli. Il Turismo delle Radici è una tipologia di offerta turistica legata alla storia della grande emigrazione dal Mezzogiorno verso le Americhe tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Attraverso di essa si cerca di riannodare i fili della memoria personale e familiare che sono stati spezzati dall'esodo verso il Nuovo Mondo. Il Turismo delle Radici è un'iniziativa strutturata attraverso appropriate strategie di comunicazione, che coniuga alla proposta di beni e servizi del terzo settore (alloggi, eno-gastronomia, visite guidate) la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti, che sono stimati in un bacino di utenza di quasi 80 milioni di persone. Le fonti documentarie forniscono la possibilità di ricerche genealogiche accurate, in modo da offrire un'esperienza di alta qualità sulla propria storia al turista, interessato a un percorso culturale che vada alle radici della storia del luogo visitato, come storia personale, familiare e sociale. L’Archivio di Stato di Napoli è già stato al centro di un viaggio di ritorno alle radici nel 2018 curato da Letizia Sinisi per la signora Manteria, presidente di un’associazione italo-americana di genealogia. Durante la mattinata sarà proiettato il video realizzato all’epoca del viaggio.

IL DIBATTITO Ne hanno discusso moderati dal Direttore dell'Archivio di Stato di Napoli Candida Carrino: Giovanni Maria De Vita, Consigliere Direzione Generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Giorgio Palmucci, Presidente ENIT; Felice Casucci, Assessore alla Semplificazione Amministrativa e Turismo Regione Campania; Rosanna Romano, Direttore Generale per le Politiche Culturali e il Turismo Regione Campania; Pier Felice degli Uberti, Presidente Confederazione Internazionale di Genealogia e Araldica; Maddalena Tirabassi, Direttore centro Altreitalie; Salvo Iavarone, Presidente Associazione Mezzogiorno Futuro ASMEF; Stefano Clima, Membro del Consiglio Direttivo dell'Associazione nazionale Svegliamoci Italici. Francesco Maria Spanò, Direttore People & Culture LUISS di Roma intervisterà Letizia Sinisi, autrice del libro Turismo delle Radici. Un'opportunità per ripartire con il Rooting Experience Planning. Nel corso della manifestazione saranno proiettati i video: A Campanian among Campanians, a cura di Italy Rooting, e Napoli Grand Tour tra passato e presente, di Luca Martera, Archivio Multimediale dell'Emigrazione.

 

GENEALOGIA, PIER FELICE DEGLI UBERTI: SCOPRIRE EMIGRAZIONI E ANTENATI, ESEMPIO PER COMUNITÀ

 

 “Oggi la genealogia è cambiata. È diritto di tutti sapere da dove veniamo. Dobbiamo iniziare una vera ricerca partendo dal nostro DNA genealogico, scoprire le emigrazioni dei nostri antenati sino a 60 mila anni fa e poi andare alla ricerca dei documenti nei soliti luoghi in forma ortodossa. Dobbiamo poi chiedere ai nostri parenti più anziani tutto quello che ricordano della nostra famiglia”. Così a 9Colonne Pier Felice degli Uberti, presidente della Confederazione internazionale di Genealogia e Araldica, intervistato a Napoli in occasione dell’evento sul Turismo delle Radici che si è tenuto oggi all’Archivio di Stato. “In questo modo – aggiunge - possiamo ottenere dei benefici fondamentali per la nostra vita e un modello per essere d’esempio alla nostra famiglia ed alla comunità”. 

 

SINISI: CERCARE PROPRIE ORIGINI E RIPARTIRE PER FUTURO MIGLIORE

 “Questo libro, ‘Turismo delle Radici, un’opportunità per ripartire con il Rooting Experience Planning’, si inserisce nell’iniziativa organizzata dall’Archivio Storico di Napoli ed è perfettamente in linea con le nuove tendenze dell’attrattività turistica italiana. È in linea anche con la volontà di ricercare le proprie radici e da quelle ripartire per un futuro migliore”. Così l’esperta di Turismo delle Radici Letizia Sinisi, intervistata da 9Colonne in occasione dell’evento dal titolo “Rooting Experience. Turismo delle Radici e Grande Archivio”, che si è tenuto questa mattina all’Archivio di Stato di Napoli.  (red – 31 mar)

(© 9Colonne - citare la fonte)