Sono oltre 2 milioni gli spettatori che in Italia e in Europa hanno già vissuto le grandi emozioni di "Jesus Christ Superstar", il Musical di Massimo Romeo Piparo considerato un vero e proprio fenomeno internazionale, prodotto dalla PeepArrow Entertainment nella versione originale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, che a Pasqua dal palco del Sistina inizierà un nuovo, imperdibile tour italiano. Conosciuto come "l'opera rock più amata di tutti i tempi", lo spettacolo inizierà il suo viaggio in Italia -a Roma, il prossimo mercoledì 6 aprile dal Teatro Sistina-, segnando il ritorno di un titolo che non conosce i segni del tempo e di grande spessore artistico, sempre premiato da pubblico e critica. Straordinario protagonista di un cast di incredibile talento sarà ancora una volta il carismatico Ted Neeley, il Gesù originale del celebre film di Norman Jewison del 1973, chiamato a dare volto, corpo e voce a un personaggio che rinnova un mito eterno, il cui messaggio di pace, spiritualità e dialogo è oggi più che mai necessario. La “resurrezione” di Cristo sul palcoscenico sarà emblema di rinascita, dopo la catastrofe umana e culturale lasciata dalla pandemia, e anche ora che si sta consumando l’ennesima, sanguinosa guerra. Ed è proprio nel costante collegamento con il nostro presente che "Jesus Christ Superstar" anche in questa edizione rinnova e amplifica il suo grande valore simbolico.
LE NOVITA’ Tra le assolute novità del 2022, ci sarà l'esordio di Frankie hi-nrg mc nel ruolo di Erode, per la prima volta in versione hip hop. Precursore italiano del genere (è stato il primo italiano a pubblicare un brano hip hop per una major nel 1992), Frankie hi-nrg mc vestirà infatti i panni di un personaggio che evoca tristemente la tremenda attualità di un “comandante” egoista e concentrato su se stesso al punto di trascurare il reale interesse del proprio popolo e del Regno che dovrebbe rappresentare.
LA VICINANZA ALL’UCRAINA Nel suo essere veicolo di valori eterni e positivi, attraverso il racconto della passione di un uomo-simbolo capace di fare della spiritualità la sua bandiera rivoluzionaria, lo spettacolo non poteva non rappresentare anche l'immane tragedia a cui il mondo assiste ormai da settimane e offrire con il linguaggio universale dell'arte la propria vicinanza all'Ucraina. Scandendo il tempo della incalzante musica nella scena delle 39 frustate inferte a Gesù, saranno dunque proiettate le ormai mitiche 39 immagini di martiri contemporanei, con un “nuovo”, potente finale che sarà il grido di dolore del popolo ucraino.
UNA STORICA EDIZIONE Con l’Orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello e un cast di oltre 30 artisti, la storica edizione italiana firmata Piparo, in scena dal 1994, oltre Roma (Teatro Sistina dal 6 al 17 aprile) toccherà nel corso del 2022 molte città italiane: Firenze (Teatro Verdi dal 22 al 24 aprile), Bari (Teatro Team dal 30 aprile al 1 maggio), Bassano del Grappa (Pala Bassano 2, 6 maggio) Genova (Politeama Genovese, dall’11 al 14 maggio), Torino (Teatro Colosseo dal 17 al 19 maggio), Reggio Emilia (Teatro Municipale Valli dal 27 al 29 maggio), Bologna (Teatro EuropAuditorium dal 31 maggio al 1 giugno), Parma (Teatro Regio dal 7 all’8 giugno). Combinando in modo perfetto la musica rock in stile anni '70, la tradizione del musical e una storia dai valori universali, Jesus Christ Superstar è un musical che non conosce confini, capace di conquistare spettatori di tutte le età e di ogni nazionalità. A dimostrarlo, i numeri della sua gloriosa storia: 12 anni consecutivi in cartellone nei Teatri italiani dal 1994 al 2006; più di 1.600 rappresentazioni; oltre 2 milioni di spettatori in Italia e in Europa; oltre 190 artisti che si sono alternati nelle diverse edizioni: tra gli altri, i compianti Carl Anderson e Barry Dennen -rispettivamente Giuda e Pilato nel film originale- in scena in Italia nel 2000 il primo e dal 2014 al 2017 il secondo, ma anche Yvonne Elliman (Maria Maddalena dello storico film), i Negrita, Simona Molinari, Shel Shapiro, Mario Venuti, Max Gazzè, Simona Bencini, Amii Stewart, Elio, di Elio e le Storie Tese, ecc. E naturalmente Ted Neeley, protagonista dal 2014. Con il suo imponente e spettacolare allestimento, lo spettacolo, in scena in lingua inglese, non solo celebra il talento ma rende onore all'Italia sui palcoscenici internazionali, dimostrando che il nostro Paese ha raggiunto ormai livelli competitivi in termini di qualità artistica e professionalità nel musical. Ne sono prova i sold out e le standing ovation a scena aperta che da anni accompagnano lo spettacolo, così come il prestigioso MusicalWorld Award, uno dei riconoscimenti internazionali più autorevoli nell'ambito del musical, che ha premiato il Jesus Christ Superstar prodotto dalla PeepArrow Entertainment di Massimo Romeo Piparo come migliore produzione internazionale in Olanda nel 2016.(red – 1 apr)
NOTRE DAME DE PARIS TORNA ALL’ARENA DI VERONA PER IL TOUR DEL VENTENNALE
In occasione della tournée che celebra i vent’anni di successi di Notre Dame De Paris, lo spettacolo torna con il suo maestoso allestimento in uno degli anfiteatri romani più celebri d’Italia, l’Arena di Verona. Sabato 8 e domenica 9 ottobre il cast originale del 2002, con Lola Ponce nei panni di Esmeralda e Giò Di Tonno in quelli di Quasimodo, si esibirà nel luogo emblema dell'opera mondiale. Dal 12 settembre 2002, data che segna il debutto di Notre Dame De Paris proprio all’Arena di Verona e prima delle 42 repliche che vi hanno avuto luogo, sono stati oltre 350mila gli spettatori provenienti da tutto il mondo che qui hanno potuto emozionarsi con questo successo internazionale. La tournée, prodotta da Clemente Zard con la collaborazione con Enzo Product Ltd, interamente curata e distribuita da Vivo Concerti, è partita il 3 marzo da Milano dove rimarrà fino al 5 aprile. Si sposterà poi ad Ancona, Jesolo (VE), Firenze, Roma, Reggio Calabria, Lugano, Genova, Codroipo (UD), Lanciano, Ferrara, San Pancrazio Salentino, Pula (CA), Palermo, Torre del Lago (LU), Napoli, Bari, Catania, Eboli, Casalecchio di Reno (BO), Torino concludendosi a dicembre 2022 a Trieste. “È un dato sensazionale che fa capire quanto il pubblico italiano sia ancora affezionato a questo spettacolo. Abbiamo pensato di annunciare nuove disponibilità data la straordinaria domanda. Questo è un ottimo segnale per l’entertainment dal vivo in Italia” .commenta Clemente Zard. In occasione del tour di celebrazione del Ventennale, Lola Ponce ritorna in scena nei panni di Esmeralda e insieme a lei ci saranno Giò Di Tonno – Quasimodo, Vittorio Matteucci – Frollo, Leonardo Di Minno – Clopin, Matteo Setti – Gringoire, Graziano Galatone – Febo, Tania Tuccinardi – Fiordaliso. A vent’anni dall’esordio dell’opera sui palchi d’Italia il 14 marzo del 2002 al GranTeatro di Roma Notre Dame de Paris ha in scena l’intero cast originale del debutto. Inoltre, special guest d’eccezione di alcune delle date speciali del tour saranno Claudia D’Ottavi e Marco Guerzoni, nelle vesti di Fiordaliso e Clopin, di cui sono stati i primi interpreti nel 2002. RDS 100% Grandi Successi Radio Partner del Tour
"LE PRESCELTE" IN SCENA AL TEATRO KAOS DALL'8 AL 10 APRILE
Le “ Prescelte", format ideato da Francesca Romana Miceli Picardi, nasce dopo molte riflessioni sulla figura della donna: archetipo misterioso e meraviglioso, che nel tempo non ci ha mai risparmiato violenza, sopraffazioni, luoghi comuni insopportabili e traguardi difficili da raggiungere. "Le Prescelte" è un muro, un grido, un sorriso che ha il desiderio di mostrare le vite spezzate di tutte quelle donne che forse, resterebbero senza nome, senza voce e senza nessuno che le ricordi. Il progetto sonoro realizzato da Susanna Stivali è di fondamentale supporto poichè la musica ci accompagna dalla nascita, la musica ne è protagonista come le attrici. Cinque Monologhi (interpretati dalle attrici Valentina Borrelli, Barbara Caridi, Ilaria Giambini, Luana Pantaleo) per raccontare realmente e visivamente come i corpi delle donne siano ormai trattati come "cavie" da repressioni non curate: oggettivizzate in vita, così come post mortem. L’idea è una creazione di una sorta di museo di corpi in esposizione: espressi nella la loro immagine ultima, ma con tutta la dolcezza e la potenza di vite che hanno ancora voglia di raccontarsi. Un memento sulle vite piccole, stropicciate, come ali bucate e con un solo foro d'uscita. Ma, al tempo stesso, sorridenti e belle come i treni a vapore, che sbuffando annunciano la gioia di una partenza. Cinque Storie da raccontare, da ascoltare a cuore aperto:in un'atmosfera macabra e sacra. Le Presceltecon testi e regia di Francesca Romana Miceli Picardi va in scena al Teatro KAOS di Roma (Via Antonio Dionisi 52) dall’8 al 10 aprile.
DAL 7 AL 30 APRILE AL TEATRO BRANCACCIO “AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA”
“Aggiungi un posto a tavola” andrà in scena dal 7 al 30 aprile al teatro Brancaccio di Roma. Oltre 300 mila spettatori per tre stagioni teatrali ogni sera hanno applaudito il simbolo della purezza, la “Colomba”, sintesi di gioia e rinascita, in emozionanti standing ovation sulle note finali dello spettacolo. Pubblico commosso e felice. E così ben 250 repliche in giro per l’Italia portano Alessandro Longobardi a riprendere il tour di Aggiungi Un Posto A Tavola per la stagione teatrale 2021-2022 con un cast composto da 24 artisti, cantanti, ballerini. Una tra le più amate commedie musicali italiane, di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, protagonisti insuperati di un’epoca leggendaria per il teatro italiano. Le musiche, composte da Armando Trovajoli, hanno incantato intere generazioni. Rappresentata per la prima volta nel 1974, fu un successo senza precedenti, con centinaia di migliaia di spettatori entusiasti, affermandosi anche sulla scena internazionale con oltre 30 edizioni e circa 15 milioni di spettatori, in Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia, Portogallo, Spagna, Russia, Ungheria, Messico, Argentina, Cile, Brasile, Venezuela, Finlandia. Gianluca Guidi cura la messa in scena di questo spettacolo, coadiuvato da un ottimo cast creativo, composto dal prestigioso coreografo Gino Landi, assistito da Cristina Arrò; dal direttore musicale Maurizio Abeni, già assistente di Armando Trovajoli, dallo scenografo Gabriele Moreschi, che ha adattato il progetto originale di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia con il doppio girevole e la grande arca; dalla costumista Francesca Grossi che ha adattato i disegni originali dei raffinati costumi, anche questi di Giulio Coltellacci. Il disegno luci è di Umile Vainieri; il disegno fonico è di Emanuele Carlucci; la realizzazione dei contributi video è di Claudio Cianfoni. La scena è stata realizzata dalla scenotecnica di Mario Amodio, che fu il costruttore nella prima edizione del ’74 e da Antonio Dari per la parte meccanica; i costumi sono confezionati dalla Sartoria Brancaccio.
IL CAST Nel cast artistico Gianluca Guidi, erede legittimo del padre Johnny Dorelli protagonista della prima edizione, si conferma nel ruolo di Don Silvestro, come nell’edizione del 2009. Enzo Garinei dopo ben 500 repliche come sindaco Crispino, è “La voce di Lassù”. Il ruolo del sindaco Crispino è interpretato da Marco Simeoli, che nella quinta edizione aveva già recitato a fianco di Gianluca Guidi nel ruolo di Toto, in questa edizione affidato a Renato Crudo. Nel ruolo di Clementina, la figlia del sindaco, si conferma una strepitosa e frizzante Camilla Nigro, mentre Ortensia, moglie di Crispino, è magistralmente interpretata da Francesca Nunzi. Anche questa edizione vede la partecipazione straordinaria di Lorenza Mario nel ruolo di Consolazione, donna di facili costumi. Un ensemble composto da 16 artisti, cantanti, ballerini completa il cast. La commedia musicale è prodotta da Viola Produzioni in collaborazione con O.T.I. Officine del Teatro Italiano. Dopo i successi ottenuti con Rapunzel il musical (2014), Sister act il musical (2015), Peter Pan il musical (2016), L’ultima strega (2016), E… se il tempo fosse un gambero? (2016), La Regina di ghiaccio il musical (2017), Aggiungi un posto a tavola (2017) Shakespeare in Love (2018) Aladin il musical geniale (2019), La piccola bottega degli orrori (2019) e nel 2022 la nuova produzione Tutti parlano di Jamie il musical Alessandro Longobardi conferma il Centro di Produzione d’eccellenza tra i più attivi e proficui in Italia.
LA TRAMA La storia, liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest, narra le avventure di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che un giorno riceve una telefonata inaspettata: Dio in persona lo incarica di costruire una nuova arca per affrontare l’imminente secondo diluvio universale. Don Silvestro, aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, nonostante l’avido sindaco Crispino che tenterà di ostacolarlo in ogni modo e l’arrivo di Consolazione, donna di facili costumi, che metterà a dura prova gli uomini del paese. Finita l’arca, al momento dell’imbarco, interviene un cardinale inviato da Roma che convince la gente del paese a non seguire Don Silvestro che a suo dire disonora l’abito che porta. Comincia il diluvio, sull'arca si ritrovano solo Don Silvestro e Clementina, la giovane figlia del sindaco perdutamente innamorata di lui. L’acqua incomincia a sommergere i paesani, Don Silvestro decide di abbandonare l’arca, rifugio sicuro, per condividere con i suoi fedeli quel terribile momento. Un gesto infinito d’amore. Allora Dio, vedendo fallire il suo progetto, interrompe il diluvio, imposta l’arcobaleno. Si chiude su una tavola in festa celebrando il ritorno alla serenità benedetta da Dio.(red)
ROBERTO BOLLE, LE DATE DEL NUOVO TOUR ESTIVO
Era il 2012 quando Roberto Bolle portò per la prima volta il suo Gala “Roberto Bolle and Friends” – prodotto da Artedanza srl - all’Arena di Verona. Operazione non scontata: la danza non metteva piede nell’Anfiteatro da almeno vent’anni perché non si credeva che l’arte tersicorea potesse arrivare a riempire tutte le sue migliaia di posti. “Quando mi dissero che in Arena non erano previsti spettacoli di danza – ricorda Bolle - non ho avuto un attimo di esitazione e ho detto ‘allora affittiamola e prendiamoci noi il rischio!’. Sapevo che la danza avrebbe avuto la forza di riempire l’Arena e c’era bisogno di dimostrarlo. Prima di uscire sul palco, il pubblico cominciò ad acclamarmi con una ola: un gesto di affetto e di entusiasmo impensabile per il nostro mondo. Mi tremavano le gambe e senza neanche pensarci, prima di iniziare lo spettacolo sono uscito a ringraziarli a contraccambiare quell’onda di amore e di gioia che era quasi palpabile. Anche questo un gesto impensabile, un’altra cosa che non si fa mai. Ma valeva la pena di rompere il rito perché quel giorno avevamo insieme segnato un traguardo importante per la danza in Italia. Credo sia stato uno dei giorni più belli della mia vita. Da quell’anno la danza è tornata nella programmazione dell’Arena e di molti altri posti dove semplicemente non veniva più proposta. Essere popolari non vuol dire non essere eccellenti”. È proprio in questa occasione che è nato il secondo appellativo che ha accompagnato gli ultimi dieci anni della carriera di Bolle accanto a quello “Étoile dei Due Mondi”: “Gladiatore della Danza”. Dieci anni di sold out, di grandi serate all’Arena di Verona, nelle grandi piazze, in alcuni dei luoghi più belli del nostro Paese e non solo (l’ultima esibizione all’Expo di Dubai è rimbalzata in tutte le tv di tutto il mondo).
IL TOUR ESTIVO Anche quest’anno accanto alla data di Verona prevista per mercoledì 20 luglio, Roberto Bolle girerà per tutto il Paese con il suo “Roberto Bolle and Friends” per un lungo tour estivo che inizia con otto date nella sua città di adozione, Milano presso il Teatro degli Arcimboldi dal 18 al 26 giugno. Subito dopo, il ritorno ormai tradizionale a Roma, alle Terme di Caracalla dal 12 al 14 luglio e un altro appuntamento consolidato con la città di Firenze il 16 luglio in Piazza della SS. Annunziata e infine due grandi novità: il 27 luglio Genova, presso i Parchi di Nervi e il 29 al Teatro Antico di Taormina. Quindici date imperdibili per uno spettacolo che cambia ogni anno e raccoglie alcuni dei talenti più lucenti del panorama tersicoreo internazionale impegnati in un programma ogni volta inedito che alterna repertorio classico e contemporaneo pensato dallo stesso Roberto Bolle, il Gladiatore della Danza.(red)
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