Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

DRAGHI A BIDEN:
ITALIA E UE
CHIEDONO LA PACE

20.51 - BIDEN A DRAGHI: BUON AMICO E GRANDE ALLEATO

“Sei un buon amico e un grande alleato”. Così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden rivolgendosi a Mario Draghi durante l’incontro tra i due leader nello Studio ovale della Casa bianca. “Putin pensava di dividerci ma siamo uniti”, ha aggiunto il Potus.

20.40 - DRAGHI A BIDEN: ITALIA E UE CHIEDONO LA PACE

“Siamo insieme nella condanna all’invasione dell’Ucraina e nel porre sanzioni contro la Russia. E nell’intento di aiutare l’Ucraina come ci sta chiedendo il presidente Zelensky. Ma voglio dirle che in Italia e in Europa adesso le persone vogliono porre fine a questo massacro, a questa violenza, a questa carneficina e la gente si chiede cosa possiamo fare per portare la pace. Sicuramente dobbiamo utilizzare canali di comunicazione diretti e indiretti. Ma  è abbastanza? Cosa altro possiamo fare? La gente vuole pensare alla possibilità di arrivare a un cessate il fuoco e all’inizio di negoziati credibili”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi dallo Studio ovale, dove è a colloquio con il presidente statunitense Joe Biden.

18.17 - XI CONCORDA CON MACRON SU URGENZA CESSATE IL FUOCO

Il presidente cinese Xi Jinping "ha concordato sull'urgenza di un cessate il fuoco" in Ucraina durante una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron. Lo scrive l'Eliseo in una nota.

17.10 - BIDEN: OGGI INCONTRO CON DRAGHI, DISCUTEREMO SOSTEGNO A KIEV

“Questo pomeriggio ospiterò un incontro bilaterale con il Primo Ministro italiano Mario Draghi alla Casa Bianca. Non vedo l'ora di riaffermare l'amicizia e la forte collaborazione tra le nostre due nazioni e di discutere del nostro continuo sostegno all'Ucraina”. Così su Twitter il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

16.30 - L'AMBASCIATA TEDESCA TORNA A KIEV

Durante la sua visita in Ucraina, il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha dichiarato che la Germania riaprirà la sua ambasciata a Kiev. Baerbock ha aggiunto che l'ambasciatore Anka Feldhusen sarà di nuovo il rappresentante tedesco a Kiev.

16.24 - BIELORUSSIA: VERSO OPERAZIONE SPECIALE AL CONFINE

Il ministero della Difesa bielorusso ha annunciato “un'operazione speciale” al confine con l'Ucraina. Il ministero sostiene che “le forze armate ucraine hanno creato un gruppo di 20mila soldati al confine tra Bielorussia e Ucraina che richiede la nostra attenzione”. Lo si legge nel canale Telegram del ministero bielorusso.

16.15 - BORRELL: UE VALUTA MISURE PER CONTRASTARE ATTIVITA’ INFORMATICA DOLOSA DI MOSCA

Roma, 10 mag – “Gli attacchi informatici contro l'Ucraina, anche contro infrastrutture critiche, potrebbero estendersi ad altri paesi e causare effetti sistemici mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini europei. L'Unione europea, lavorando a stretto contatto con i suoi partner, sta valutando ulteriori misure per prevenire, scoraggiare, scoraggiare e rispondere a tali comportamenti dannosi nel ciberspazio”. Così l’Alto rappresentante della politica estera UE, Josep Borrell.


14.25 - ANALISTA RUSSO: DOBBIAMO ASPETTARCI PIÙ GUERRA E MENO TRATTATIVE

"Non ha affermato in alcun modo che la Russia sta vincendo né che sta raggiungendo gli obiettivi che si era data. Non ha fissato alcun limite di tempo. Non direi che dal discorso si capisca che Putin è costretto all'angolo. Ma le parole di Putin riflettono il fatto che le cose non stanno andando come voleva. Ha detto ai russi che devono aspettarsi la continuazione del conflitto nei mesi a venire". Così, a Fanpage.it, l'analista e direttore editoriale di Riddle Anton Barbashin. "Il discorso ha riguardato la necessità di raggiungere una vittoria militare e di proseguire i combattimenti in Ucraina. Anche se non ha mai menzionato l'Ucraina ma solo la lotta contro l'Occidente o comunque contro i nemici. Una lotta intrapresa in quel che la Russia sostiene essere il suo proprio territorio storico, come ha sottolineato Putin. Rifiutando l'esistenza stessa dell'Ucraina. E nelle sue parole non c'è stato accenno alla diplomazia. Non ha in alcun modo riconosciuto che sia necessaria. Da questo punto di vista non c'è nessuna novità positiva né da parte russa né da parte ucraina. Per adesso entrambi i contendenti continuano a giustificare la guerra e a gettare sempre più risorse nel conflitto". Inoltre evidenzia che Putin "ha detto che 'nessun prezzo è troppo alto' per la vittoria. E che la Russia continuerà a combattere. Ma il problema oggettivo è che la Russia non ha risorse sufficienti: le forze armate non hanno abbastanza personale per raggiungere gli obbiettivi bellici prefissati. Per questo al Cremlino ci si chiede se non sia il caso di proclamare una mobilitazione del Paese e richiamare la popolazione in massa alle armi". 


14.00 - MINSK ANNUNCIA ACCORDO CON MOSCA PER PRODUZIONE MISSILI ISKANDER

Il presidente bielorussia Alexander Lukashenko ha annunciato accordi con la Russia sull'assistenza a Minsk nel campo della produzione dei sistemi missilistici balistici tattici ipersonici a corto raggio di tipo Iskander, come si legge sul sito web del presidente bielorusso. "La Russia aiuterà la Bielorussia nel campo della produzione di missili, compreso il modello Iskander. Sono stati raggiunti accordi rilevanti ai massimi livelli", ha affermato il presidente Lukashenko durante una riunione "sull'ordine di difesa dello stato". Disegnato per neutralizzare sistemi di difesa, aeroporti e fortificazioni avversarie, l'Iskander è stato progettato per eludere le difese anti-missile eseguendo virate strette e casuali a velocità ipersoniche su una traiettoria quasi-balistica. Il timore è che questa decisione rappresenti un passo ulteriore verso la discesa in campo di Minsk a fianco di Mosca nell'invasione dell'Ucraina.


12.55 - ZELENSKY: ESSERE CORAGGIOSI E' ESSERE NOI

"Essere coraggiosi significa proteggere, salvare, guarire, aiutare, fornire e fare molte altre cose meravigliose per il tuo popolo e il tuo paese. Essere coraggiosi è essere l'Ucraina". Lo scrive il premier ucraino Volodymyr Zelenski su telegram.


11.00 - KHARKIV: 44 CIVILI MORTI IN MACERIE EDIFICIO IZIUM

I corpi di 44 civili morti sono stati trovati tra le macerie di un edificio di cinque piani nella città di Izium che era stata conquistata dai russi e poi tornata in mano ucraina, nell'oblast di Kharkiv. Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv Oleh Synegubov su Telegram. “L'edificio era stato distrutto dai russi nella prima decade di marzo", ha scritto Sinegubov, che definisce quello appena venuto alla luce come un "nuovo crimine di guerra" delle truppe del Cremlino.


10.05 - I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE L’AZOVSTAL

A Mariupol, i russi continuano a bombardare l’Azovstal con artiglieria pesante e aerei, nonostante nei rifugi rimangano fino a cento civili. Il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko lo ha denunciato su Telegram, come rende noto Ukrinform. “Mariopol. Azovstal. Oltre ai militari, nei rifugi (dei sotterranei dell’impianto siderurgico, ndr) rimangono almeno 100 civili. Tuttavia, ciò non riduce la densità degli attacchi da parte degli occupanti. L'artiglieria pesante e gli aerei hanno continuato a bombardare l'impianto per tutto il giorno. I tentativi di prendere d'assalto l’impianto continuano a fallire. Ecco perché la città sta sentendo di nuovo le cannonate”, ha scritto Andryushchenko il quale ha pubblicato un video che riprende numerose esplosioni sull’Azovstal.


09.50 - GIOVEDÌ ALL'ONU SESSIONE SPECIALE PER DETERIORAMENTO SITUAZIONE UMANITARIA

Giovedì prossimo il Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani terrà una sessione speciale per esaminare il deterioramento della situazione dei diritti umani in Ucraina a causa dell'aggressione russa. Lo afferma in un comunicato stampa l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (UNHCR). La sessione è convocata in risposta a una richiesta formale presentata dall'Ucraina lunedì. La richiesta è stata finora sostenuta da 53 stati. 


09.30 - MOSCA: USO PREVENTIVO ARMI NUCLEARI? TUTTO SCRITTO IN NOSTRA DOTTRINA MILITARE

I principi e le condizioni per l'uso delle armi nucleari da parte di Mosca sono stabiliti nella dottrina militare della Federazione Russa, ed è in questa dottrina che è necessario cercare le risposte alla domanda se sia possibile un attacco tattico preventivo sul territorio dell'Ucraina da parte della Russia. Lo ha detto a RIA Novosti il vice ministro degli Esteri della Federazione Russa Alexander Grushko. "Abbiamo una dottrina militare, c'è tutto scritto. Non dà nessun'altra interpretazione oltre a ciò che vi è riportato nero su bianco", ha detto Grushko, rispondendo alla domanda se Mosca escluda la possibilità di un attacco nucleare tattico preventivo sul territorio dell'Ucraina. Nel giugno 2020 sono state approvate con decreto presidenziali le basi della politica statale della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare. Questo documento definisce i principi della deterrenza nucleare, nonché le condizioni per la "transizione" della Federazione Russa all'uso delle armi nucleari.


08.28 - LA TORRE EIFFEL CON I COLORI DEL PAESE INVASO

Ieri sera il presidente francese Emmanuel Macron ha postato sul suo account Twitter un messaggio di sostegno all'Ucraina, accompagnato da una foto della Torre Eiffel illuminata con i colori del Paese invaso più di due mesi fa dalla Russia. Macron, tra quelli del G7, è il leader che maggiormente è rimasto in contatto con Putin sottolineando la necessità di una rapida soluzione negoziale alla crisi.



08.10 - TRE MISSILI IPERSONICI CONTRO OBIETTIVI CIVILI A ODESSA

Sono stati estinti solo questa mattina gli incendi provocati nella serata di ieri a Odessa dal lancio di tre missili Kinzhal, i nuovi missili ipersonici della Russia. I missili hanno colpito un centro commerciale e due hotel.  Secondo le ultime verifiche, nel bombardamento due persone sono morte, altre cinque sono rimaste ferite. I soccorritori hanno spento questa mattina gli incendi divampati su aree civili. 


08.00 - DRAGHI DA BIDEN NEL SEGNO DELL’UCRAINA

La guerra in Ucraina giunge al 76eisimo giorno. Nella giornata odierna si svolgerà l’atteso incontro tra il presidente del consiglio Mario Draghi e il quello americano Joe Biden, un faccia a faccia che verrà praticamente monopolizzato dalla crisi ucraina. Tra i punti salienti dell’incontro gli aiuti al paese invaso, anche quelli relativi agli armamenti, il problema energetico e le sanzioni a Mosca. Proprio sul tema delle forniture degli armamenti e della possibile richiesta di Washington di fornire più uomini per il rafforzamento del fianco est della Nato potrebbero crearsi delle situazioni “imbarazzanti” per il premier italiano, che deve fare i conti con un fronte politico non omogeneo su tali questioni. Proprio oggi, la Camera dei rappresentanti americana prenderà in considerazione il via libera a un pacchetto ulteriori 40 miliardi di dollari in finanziamenti supplementari per Kiev, secondo il leader della maggioranza alla Camera Steny Hoyer. Appena ieri, Biden ha chiesto al Congresso di approvare “immediatamente” il disegno di legge sugli aiuti all'Ucraina, avvertendo per la prima volta che gli aiuti esistenti scadranno tra “circa dieci giorni”. Biden inizialmente ha richiesto 33 miliardi di dollari, ma il Congresso ha proposto alcuni miliardi in più per gli aiuti alimentari e le attrezzature militari. La trasferta di Draghi negli Usa avviene il giorno dopo la parata della vittoria a Mosca nella quale il presidente russo Vladimir Putin ha di fatto scaricato sull’Occidente la responsabilità dello scoppio del conflitto. Secondo il leader del Cremlino quello in Ucraina non sarebbe stato che un attacco preventivo volto a sventare la minaccia di un’aggressione tramata dalla Nato nei confronti della Russia. Una narrazione che la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha definito “palesemente assurda”. (10 mag)

(© 9Colonne - citare la fonte)