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direttore Paolo Pagliaro

IL TOP GUN: E’ FACILE
ABBATTERE I RUSSI

Mosca ha un numero di caccia 15 volte superiore a quello di Kiev (1.435 contro 98) ma “i piloti russi per nostra fortuna volano come negli anni Settanta e combattono come nella Seconda Guerra Mondiale. In California abbiamo imparato il segreto per abbatterli: usare la creatività”, “prendono ordini dai generali di fanteria, come nel 1940. Invece di fare missioni indipendenti, seguono l'avanzata delle truppe. E’ un modo antiquato e poco efficace” e “per controllare tutto il cielo dell'Ucraina i numeri non bastano: serve la qualità di piloti e comandanti. Abbiamo capito che non sono bravi come pensavamo. In Siria erano i numeri uno, ma volavano senza veri avversari e si sono abituati a missioni col bel tempo guidate dal gps. In Ucraina hanno trovato nuvole, tempo brutto e noi”. Così il capitano Juice, nome di battaglia di un 29enne top gun ucraino, in una intervista a Repubblica. E spiega che l’addestramento nella base californiana del 144mo stormo della California Air National Guard è stato “utilissimo, ci hanno cambiato la mentalità insegnandoci come colpire i caccia russi e facendoci vedere dei trucchi per personalizzare le tattiche. I nostri Mig sono troppo vecchi per seguire i loro, quindi ci hanno detto: arrangiatevi con la creatività. Quando siamo lassù mescoliamo la vecchia scuola di volo sovietica con l'esperienza maturata in Donbass e i consigli ricevuti a Fresno. Puoi essere creativo nelle manovre, ad esempio. Invece di ingaggiare il dog fight (il duello aereo, ndr) dove siamo in svantaggio perché i radar dei nostri Mig-29 risalgono a cinquant'anni fa, ci facciamo inseguire dai Sukoi attirandoli nel nostro spazio e poi li distruggiamo con i missili da terra. I russi faticano a capirci perché ragionano come negli anni Settanta”. (22 mag – red)

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