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USA, LA CORTE SUPREMA
CANCELLA IL DIRITTO ALL'ABORTO

La Corte suprema americana ha eliminato il diritto costituzionale all'aborto dopo quasi mezzo secolo, abolendo la storica sentenza Roe v. Wade, con cui nel 1973 lo stesso organismo aveva legalizzato la pratica dell’interruzione di gravidanza negli Stati Uniti. "La Costituzione non conferisce il diritto all'aborto", hanno scritto ieri i giudici, che si sono divisi sulla decisione: sei quelli favorevoli all’abolizione, tre i contrari. La Corte, nello specifico, ha confermato la legge del Mississippi che proibisce l'interruzione di gravidanza dopo 15 settimane (a fare ricorso era stata l'unica clinica rimasta nello Stato ad offrire la possibilità di abortire). Nei prossimi trenta giorni, quindi, si attende che il divieto di aborto entri in vigore in 13 stati americani a guida repubblicana, che hanno approvato leggi in tale direzione in attesa della decisione della Suprema Corte. Ora l’aborto potrà essere vietato tranne nei casi in cui la vita della madre risulti in pericolo.

Immediatamente dopo la pubblicazione della sentenza, dalla Casa Bianca ha parlato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. “E’ un giorno molto triste per gli Stati Uniti e per la Corte suprema”, ha detto esprimendo tutto il rammarico possibile per la decisione. Biden ha puntato il dito contro i tre giudici nominati da Trump: “E’ la realizzazione di un'ideologia estrema. Sono stati tre giudici nominati da un presidente, Donald Trump, il fulcro della decisione di capovolgere la bilancia della giustizia ed eliminare un diritto fondamentale per le donne in questo paese”. “Questa decisione è il culmine di uno sforzo deliberato nel corso di decenni per sconvolgere l'equilibrio della nostra legge", ha aggiunto Biden. "La corte ha fatto ciò che non aveva mai fatto prima, togliere espressamente un diritto costituzionale così fondamentale per tanti americani che era già stato riconosciuto. La decisione della corte in tal senso avrà conseguenze reali e immediate", ha concluso il presidente degli Stati Uniti.

Anche il New York Times ha definito la sentenza uno dei “lasciti” di Donald Trump, che “ha promesso di nominare i giudici che avrebbero annullato la sentenza del 1973”. Una decisione, scrive sempre il giornale, che “trasformerà la vita americana, rimodellerà la politica della nazione” e “si tradurrà in un Paese nettamente diviso in cui l'aborto è severamente limitato o proibito in molti stati ‘rossi’ (il colore dei repubblicani, ndr) ma rimane liberamente consentito nella maggior parte di quelli blu (il colore dei democratici,. ndr)”. Furenti le proteste in piazza fuori dalla Corte, mentre una forte condanna politica è arrivata da parte dei democratici: “Questa sentenza crudele è oltraggiosa e straziante. Ma non commettere errori: i diritti delle donne e di tutti gli americani sono al ballottaggio questo novembre” commenta la speaker del Congresso Nancy Pelosi, facendo riferimento alle prossime elezioni di “midterm”, aggiungendo: “Mentre i repubblicani cercano di punire e controllare le donne, i democratici continueranno a combattere ferocemente per far diventare legge Roe v. Wade”. “La Corte Suprema non solo ha annullato quasi 50 anni di precedente” ma ha “attaccato le libertà essenziali di milioni di americani” ha commentato nell'immediato l’ex presidente Barack Obama. (Roc/Peg)

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