Nella sua analisi quotidiana della situazione sul campo in Ucraina, l’intelligence britannica sostiene che “le forze russe continuano ad avanzare gradualmente per circondare la città di Lysychansk”, l’ultima ancora nelle mani dei difensori ucraini all’interno della regione di Lugansk. “Dal 25 giugno, le forze russe sono avanzate di altri due chilometri vicino alla raffineria di petrolio di Lysychansk, a sud della città” si legge nel rapporto. Inoltre, spiega l'intelligence britannica, “c'è la possibilità che l'attacco missilistico al centro commerciale di Kremenchuk del 27 giugno fosse destinato a colpire un obiettivo infrastrutturale vicino”. Da parte sua, va ricordato, Mosca ha affermato che un suo missile avrebbe colpito un deposito di armi le cui esplosioni secondarie avrebbero investito il centro commerciale, causando decine di vittime tra i civili. Si tratta di un’azione definita abominevole dai leader dei paesi occidentali e per la quale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto all’Onu la creazione di una commissione d’inchiesta che assodi – come da lui sostenuto – che il luogo della strage sia stato effettivamente colpito da un vettore russo.
Tornando al rapporto degli analisti britannici, questi ritengono che sia “quasi certo che la Russia continuerà a compiere bombardamenti con l'obiettivo di impedire il rifornimento delle forze ucraine in prima linea”. A tale riguardo, gli esperti di Londra non nascondo la loro preoccupazione per “la carenza di armi d'attacco di precisione più moderne in Russia” e per “le carenze professionali del loro personale di puntamento: queste mancanze molto probabilmente porteranno a piangere ulteriori vittime civili”. (29 giu - deg)
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