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direttore Paolo Pagliaro

Roma, Pasolini nelle foto di Ruediger Glatz

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Roma, Pasolini nelle foto di Ruediger Glatz

Dallo scorso 8 luglio fino al 4 settembre il Palazzo delle Esposizioni a Roma ospiterà la prima personale in Italia del fotografo tedesco Ruediger Glatz dal titolo "Reflecting Pasolini", curata da Alessio de’ Navasques, promossa da Roma Culture e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo, nell’ambito del programma PPP100 - Roma Racconta Pasolini promosso da Roma Capitale Assessorato alla Cultura con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali. Per l'occasione saranno esposte più di 60 immagini in bianco e nero dedicate a Pier Paolo Pasolini, nella ricorrenza del centenario dalla nascita, tra cui quelle della performance "Embodying Pasolini", ideata e interpretata dall’attrice e performer Tilda Swinton e dal curatore e storico della moda Olivier Saillard, presentata nel giugno 2021 negli spazi del Mattatoio di Roma. Nato ad Heidelberg in Germania nel 1975, Ruediger Glatz si è avvicinato alla fotografia come forma di espressione artistica nel 2000, dopo essere stato attivo in passato come writer di graffiti. Dal 2009 lavora al progetto "The New Black", concepito come un ritratto del mondo della moda. In questo contesto, dal 2012 ha documentato attraverso il suo obiettivo tutti i progetti performativi ideati e sviluppati dal curatore e storico della moda Olivier Saillard con la performer Tilda Swinton. Dal 2014 vive e lavora ad Amburgo. (gci)

A SETTEMBRE LA TERZA EDIZIONE DEL VOGHERA FOTOGRAFIA

La terza edizione di Voghera Fotografia, festival nazionale dedicato alla fotografia d’autore, organizzata e promossa da Spazio 53 in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Voghera, patrocinata da Regione Lombardia, Fondazione Comunitaria, Provincia di Pavia, ASM Voghera, FIAF e UNICEF, si svolgerà per tre fine settimana dal 10 al 25 settembre all’interno delle sale del piano nobile del Castello Visconteo di Voghera. Il titolo di questa edizione sarà "Sulle orme di Pasolini. Percorsi, Popoli, Cronaca", scelto per celebrare il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini attraverso cinque mostre e oltre 200 opere fotografiche. Le cinque mostre sono le seguenti: "L'Oriente di Pier Paolo Pasolini" di Roberto Villa; "Sotto la tenda di Abramo" di Ivo Saglietti; "Yemen 1997" di Graziano Perotti; "Bagnanti" di Daniele Vita; "Pier Paolo Pasolini dagli Archivi Farabola" con 30 fotografie provenienti dagli Archivi Farabola. Il festival vedrà la realizzazione, nelle due settimane, anche di altre due importanti esposizioni: "L.U.L.U Ora che so - Now I know" di Paola Rizzi e "Città senza Tempo" di Beppe Bolchi. (gci)

"AFTERIMAGE": 26 ARTISTI AL MAXXI L'AQUILA

Dallo scorso 2 luglio fino al 19 febbraio 2023 il MAXXI L'Aquila ospiterà "Afterimage", la nuova mostra a cura di Bartolomeo Pietromarchi, direttore MAXXI L’Aquila e di Alessandro Rabottini, co-curatore ospite. 26 artisti internazionali coinvolti in una mostra sul rapporto tra memoria e metamorfosi: Francis Alys, Francesco Arena, Stefano Arienti, Benni Bosetto, Mario Cresci, June Crespo, Thomas Demand, Paolo Gioli, Massimo Grimaldi, Bronwyn Katz, Esther Klas, Oliver Laric, Tala Madani, Anna Maria Maiolino, Marisa Merz, Luca Maria Patella, Hana Miletic, Luca Monterastelli, Frida Orupabo, Pietro Roccasalva, Mario Schifano, Elisa Sighicelli, Dahn Vo, Paloma Varga Weisz, Dominique White e He Xiangyu. "Tre fili si intrecciano in 'Afterimage': le nuove commissioni e le installazioni site-specific di artisti italiani e internazionali, le opere della collezione della Fondazione MAXXI e le memorie che gli spazi di Palazzo Ardinghelli evocano - afferma Bartolomeo Pietromarchi - La molteplicità degli sguardi che gli artisti in mostra portano ciascuno con sé ci pongono in una relazione vitale con lo spazio espositivo, di cui sono esplorate tanto le sale quanto l’esterno e i passaggi funzionali, nel tentativo di guardare all’architettura come un organismo vivente, un luogo che ha attraversato i secoli e che ora abita il presente con una nuova identità, ovvero quella di museo d’arte contemporanea. 'Afterimage' è un dialogo a più voci tra passato e presente, realtà e suggestione, immaginazione e ricordo. La mostra è nata dalla volontà di riconoscere la specificità de L’Aquila e della sua storia senza trasformare la memoria dell’evento sismico del 2009 in un pretesto narrativo ma, al contrario, di aprire lo sguardo e la riflessione su ciò che sopravvive intorno a noi e che insieme a noi si trasforma". (gci)

A CARPI (CO) PROSEGUE CONCENTRICO ART

Dallo scorso 3 luglio fino al 24 luglio si terrà all'Ex mercato coperto di Carpi (MO) il Concentrico Art a cura di Andrea Saltini, nell'ambito del Concentrico Festival. Protagonisti della seconda edizione sono sette artisti italiani ed internazionali: Mustafa Sabbagh, Alex Dorici, Teo Vazquez, Mirko Frignani, Milena Altini, Veronica Barbato e Fabiana Fogagnolo. Con interventi ed installazioni site-specific, gli artisti hanno trasformato completamente l'interno e l'esterno della struttura, riconvertita a luogo d'arte e cultura. Il percorso espositivo comprende "Anthro-pop-gonia" (2015-2022), installazione site-specific audio-video su sette schermi di Mustafa Sabbagh, unitamente ad un suo inedito progetto fotografico che esplora le connessioni tra censura, immoralità, pornografia e guerra, un'installazione site-specific di Scotch Art di Alex Dorici, un intervento di Street Art di Teo Vazquez sulla facciata dell'edificio, due installazioni a base fotografica di Mirko Frignani intitolate "Calma tempesta" (2022) e "Se non vedo credo" (2022), un'installazione inedita della scultrice Milena Altini, le due installazioni fotografiche di Veronica Barbato dal titolo "Qualcuno sta guardando" (2022) e "Tua sorella" (2020) ed una serie di quattro opere di Fabiana Fogagnolo estratte dal progetto fotografico "Aletheia" (2022). Concentrico Festival, la cui direzione artistica è affidata sin dalla prima edizione ad Andrea Rostovi e Maddalena Caliumi e che vede dal 2020 Chiara Pattacini come direttrice di produzione, è promosso dall'Associazione culturale AppenAppena - Aps, con il patrocinio del Comune di Carpi, il contributo di Regione Emilia Romagna, Fondazione Marchesini Act, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e il sostegno di Aimag Spa, CMB, Garc Spa, Coop alleanza 3.0, Arteficio, Bper, Nestart. Hanno collaborato alla realizzazione del progetto Mattatoio Culture Club, Associazione Penrose, UDI Carpi, Non una di meno Carpi, Vivere Donna Centro Anti violenza, La Fenice Libreria, Nonno Pep Beer&Food, SONDA - Centro Musica Modena. (gci)

FIRENZE: RESTAURATI 8 MODELLI IN CERA PER LA BIENNALE ANTIQUARIATO

Grazie al sostegno economico della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, in programma a Palazzo Corsini di Firenze dal 24 settembre al 2 ottobre, la Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia ha dato avvio a un’importante campagna di restauro di un nucleo significativo di otto preziosi modelli in cera, gravemente danneggiati dall’umidità negli anni seguiti alla chiusura e all’abbandono del Museo Ginori. In accordo con la Direzione Regionale Musei della Toscana, il restauro dei danni provocati dall’umidità verrà eseguito da Maria Grazia Cordua e Francesca Rossi, con la supervisione scientifica dell’Opificio delle Pietre Dure, legato al Museo Ginori da un accordo pluriennale di collaborazione. Tra i modelli oggetto del restauro si segnalano il gruppo raffigurante "Apollo e Marsia" (ora in stato frammentario), tratto da un’opera dello scultore fiorentino Giovan Battista Foggini e realizzato su un calco eseguito nel 1748 dal figlio Vincenzo, e i gruppi con "Venere che spenna Amore" e "Leda col Cigno", i cui archetipi in bronzo si devono all’invenzione dello scultore tardo-barocco Massimiliano Soldani Benzi. Sono degni di nota anche la "Venere Callipige" (tratto da un marmo antico conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli) e i rilievi con "Laocoonte con i figli" e "Scena di sacrificio", che documentano l’acquisizione da parte della manifattura di modelli delle statue antiche più celebri, da tradurre in porcellana per soddisfare le richieste dei viaggiatori del Grand Tour. "Si tratta di un patrimonio particolarmente prezioso - spiega Andrea Di Lorenzo, direttore del Museo Ginori - non solo perché documenta il primo incontro tra la porcellana e la grande storia dell’arte occidentale, ma anche perché questi modelli sono copie talvolta uniche di originali perduti". (gci)

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