TURISMO DELLE RADICI

Noto, capitale del barocco in Sicilia

Noto, capitale del barocco in Sicilia

Noto, nel libero consorzio comunale di Siracusa, è il primo comu-ne siciliano per estensione territoriale e il quarto a livello nazionale, definito la "capitale del Ba-rocco" per il centro storico dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 2002, insieme con le altre città tardo-barocche del Val di Noto. Il suo territorio oggi è disseminato di bunker e rifugi antiaerei di epoca fascista, ma la sua storia ha lasciato testimonianze molto più antiche, a partire dal sito di Noto antica che risale all'età del bronzo antico (III millennio a.C.) ed è quindi legato al-la civiltà castellucciana. Secondo un'antica leggenda, infatti, l'antica città di Neas, avrebbe dato i natali al condottiero siculo Ducezio, che nel V secolo a.C. avrebbe difeso la città dalle incursioni greche. Durante il periodo tardo-romano nella sua zona fu costruita la Villa Romana del Tellaro (IV secolo), dagli splendidi mosaici policromi. Dopo l'occupazione della Sicilia (535-555 circa) da parte dei bizantini, il territorio di Noto fu arricchito di monumenti, come la basilica di Eloro con relativo sito archeologico e la Trigona di Cittadella dei Maccari, l'Oratorio della Falconara e la Cripta di S. Lorenzo Vecchio, il Cenobio di S. Marco e il Villaggio di contrada Arco. Nell'864 però la città fu occupata dagli arabi, che la fortificarono. Seguirono le dominazioni di normanni e aragonesi, che ebbero un ruolo molto importante nel crearne la bellezza architettonica. Noto oggi offre al turista magnifici palazzi di pietra, come il palazzo Ducezio, sede del Municipio, realizzato intorno al 1760, che custodisce la bellissima Sala degli Specchi, utilizzata nel tempo per ricevere molti capi di Stato. Altro gioiello architettonico è la Cattedrale dedicata a San Nicolò di Mira, completata nella prima metà del XIX secolo su progetto dell'Architetto Bernardo Labisi, a partire dai primi lavori subito dopo il terremoto del 1693. Da vedere anche il Teatro comunale Tina Di Lorenzo costruito nella seconda metà del XIX secolo, dal prospetto in stile neoclassico, le rovine delle torri di avvistamento nei pressi di Castelluccio o sulla costa, il Museo Civico di Noto - Gal-leria d'Arte Contemporanea "Elvira Emilia Pirrone Resso", l'antico monumento funerario noto come Colonna Pizzuta, il sito archeologico di Castelluccio di Noto (acropoli e necropoli), l'area del Monte Finocchito (con i resti di un villaggio siculo e una necropoli a grotticella del 600 a.C.) e l'Oasi di Vendicari. Ma Noto non vuol dire solo storia e arte, l'enogastronomia locale è altrettanto importante per comprendere le radici culturali siciliane. Basti ricordare i ravioli di ricotta conditi con sugo di maiale, le tagliatelle, i cavateddi e le lasagne tutte rigorosamente preparate con farina di grano duro, e ancora ceci e fave con cotica di maiale, mentre tra i secondi piatti spicca il coni-glio alla stimpirata. E ancora le rinomate "scacce" ripiene (focacce), i peperoni arrostiti e gli im-perdibili dolci siciliani (cannoli, cassatine e frutta martorana) con i quali viene usata la mandorla delle colline netine denominata la Romana di Noto. Non possono mancare i vini, come l'Eloro DOC (da uve Nero d'Avola), il Moscato di Noto DOC o il Rosso Sicilia IGT, il Bianco Sicilia IGT e l' Inzolia Sicilia IGT. Tutti sapori che arricchiscono le tavole di Noto durante gli eventi che dan-no nuova linfa alle radici culturali locali: dalla Settimana Santa all'Infiorata di maggio, passando per il tradizionale "Convito" del 1° maggio e molti altri di matrice religiosa. Al termine della visi-ta, non resta che custodire il ricordo di arte, cultura, tradizioni, mare e spiagge della più bella città della Sicilia.

COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è quello di Catania, mentre la stazione ferrovia-ria è quella di Siracusa. In automobile da Messina (raggiunta con un traghetto da Villa San Gio-vanni): prendere A20/E90 a Messina, seguire A18 ed E45 in direzione di SP 59 a Noto, uscire ver-so Noto/Polizia Stradale, continuare su SP 59 fino a Noto.

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Da vedere la Grotta della Pillirina di fronte a Siracusa. Da ve-dere anche la Necropoli di Cassibile.

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