A Buenos Aires, davanti all’abitazione della vicepresidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner, era in corso una manifestazione di solidarietà nei suoi confronti contro il processo per corruzione che la vede chiamata in causa. La vicepresidente stava salendo in macchina quando si è vista puntare una pistola al viso. L’arma, però, non ha fatto fuoco. Immediate sono scattate le misure di sicurezza, che hanno messo al sicuro la donna e arrestato l’assalitore. Secondo quanto riporta la Bbc, l’attentatore sarebbe un cittadino brasiliano di 35 anni, ora agli arresti, con gli inquirenti che stanno cercando di comprendere il motivo dell’attentato. “Cristina rimane viva perché, per un motivo non ancora tecnicamente confermato, la pistola, che conteneva cinque proiettili, non ha sparato” ha detto il presidente della nazione Alberto Fernàndez, condannando l’attentato, definito fra gli incidenti più gravi da quando il Paese è tornato in democrazia nel 1983. “Possiamo non essere d’accordo, possiamo avere profondi disaccordi, ma l’incitamento all’odio non può aver luogo perché genera violenza e non c’è possibilità che la violenza coesista con la democrazia” ha aggiunto Fernàndez. L’immagine del tentato omicidio è stata ripresa da un video di TN Argentina e ha fatto immediatamente il giro del mondo. (feb - 2 set)
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