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direttore Paolo Pagliaro

Sogni e realismo nei primi maestri del fumetto

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Sogni e realismo nei primi maestri del fumetto

PH. Carl B.Williams, Jim Mac Travers - Drummer, Sunday page, 1908

Strip Art. Sogni e realismo nei primi maestri del fumetto - il nuovo progetto frutto della collaborazione fra Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, ACCA Accademia di Comics creatività e Arti visive Jesi e PAFF! Pordenone - è una mostra unica nel suo genere per varietà, qualità e rarità dei pezzi, alcuni dei quali esposti per la prima volta al pubblico, che ripercorre la storia del fumetto attraverso i grandi Maestri nordamericani, dagli esordi agli anni ‘40 del Novecento. L’esposizione, a cura di Alessio Trabacchini e Giovanni Nahmias, con il coordinamento di Roberto Gigli, è interante: la prima tappa è in programma dal 22 settembre al 20 novembre 2022 a Jesi (AN), a Palazzo Bisaccioni, sede della Fondazione Carisj, e nella primavera del 2023 al PAFF! Pordenone. Torna dunque una collaborazione che nel 2021 si è concretizzata con la mostra, anch’essa itinerante, “Free Hugs. L’abbraccio a fumetti”, proposta, oltre che nelle due città, anche nella Sala Laguna al Lido di Venezia all’interno della 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, in collaborazione con Isola Edipo. Questa esposizione si pone l’obiettivo di valorizzare la complessità espressiva e narrativa del fumetto come arte, raccogliendo esempi che costituiscono alcuni dei vertici della sua prima età. Mettendo l’accento anche sulla funzione di specchio critico della società che i comics hanno avuto fin dalle origini della loro storia. La mostra avrà come. Sono esposte circa 50 opere originali rare e di grande formato, e alcune gigantografie dei pezzi più preziosi e particolari completeranno l’allestimento delle due mostre di Jesi e Pordenone. L’esposizione prevede, inoltre, momenti di approfondimento, convegni e workshop. Tra gli autori, spiccano i grandi nomi del fumetto delle origini. I riflettori sono in primo luogo puntati sui fondatori del linguaggio del fumetto: Winsor McCay (1869-193499, maestro dell’illustrazione liberty ed esploratore del mondo onirico con serie come Little Nemo in Slumberland e Dreams of a rerebit Fiend, George Herriman (1880-19449, creatore afroamericano di Krazy Kat, primo capolavoro del fumetto ad essere accolto negli ambienti artistici e letterari, Frank King (1883-19699, autore di Gasoline Alley, una sorta di grande romanzo a strisce che ha accompagnato quasi un secolo di storia degli Stati Uniti. Ma saranno presenti opere di altri 25 Maestri che hanno dato forma a quest’arte in continua evoluzione, da Elzie Chrisler Segar (1894-1938), creatore di Popeye - Braccio di ferro, a Floyd Gottfredson disegnatore dei primi fumetti di Mickey Mouse – Topolino, da Otto Soglow con la striscia The Little King, amata da Vladimir Nabokov, alla curiosa striscia disegnata dal pugile Primo Carnera, da Otto Mesmer cno Felix the Cat, su cui scrisse Italo Calvino, a autori molto amati anche in Italia come Chester Gould con Dick Tracy, Al Capp con Lil’ Abner e Milton Caniff, prima fonte di ispirazione di Hugo Pratt. E ancora: Frederick Burr Opper, Billy DeBeck, Richard Felton Oucault, James Swinnerton, Rudolph Dirks, Harold Knerr, Geo McManus, Bud Fisher, Carl B. Williams, Gene Byrnes, Harry J. Tuthill, Henry Bushmiller, Rube Goldberg, Dick Calkins, Basil Wolverton, Lyman Young, Ham Fisher. (red)

"THE PASSENGER": NAPOLI RICORDA DAVID BOWIE

Sarà "David Bowie - The Passenger", un’ampia retrospettiva sul grande cantante inglese a cura di Ono Arte Contemporanea, ad aprire la nuova stagione autunnale di mostre a Napoli, dal 24 settembre al 29 gennaio 2023 al PAN Palazzo delle Arti, realizzata dalla società Navigare Arte e Cultura in collaborazione con il Comune di Napoli, il PAN Palazzo delle Arti e Diffusione Cultura. La retrospettiva, che si compone di 60 fotografie ma anche di documenti, cimeli, abiti, manifesti dei tour e ricostruzioni di ambienti, provenienti dall’archivio del fotografo statunitense Andrew Kent e da collezionisti privati, testimonia l’importante periodo che segnò il ritorno di Bowie in Europa tra il 1975 e il 1978 e, al contempo, uno sguardo su un continente all’epoca diviso dal Blocco sovietico. "Noto per aver realizzato anche le immagini più iconiche di altri grandi artisti come Freddie Mercury, Iggy Pop, Frank Zappa, Elton John e molti altri, Andrew Kent ha reso possibile un progetto straordinario che sicuramente sarà amato dai fan di David Bowie - spiega Salvatore Lacagnina, produttore della mostra - ma anche dal pubblico che ancora non si è mai avvicinato all’eclettico artista, protagonista indiscusso della scena musicale contemporanea, attore, pittore, fotografo, capace di influenzare linguaggi artistici ed estetici e di conquistare l’immortalità". (gci)

A MILANO "ATHANOR" DI GABRIELLA BENEDINI

Intesa Sanpaolo apre al pubblico, da ieri 15 settembre fino al 6 novembre alle Gallerie d’Italia di Milano, la mostra “Gabriella Benedini. Athanor” a cura di Paolo Bolpagni. L'esposizione, allestita nella Sala delle Colonne, vuole essere un ulteriore sviluppo nella personale ricerca artistica di Gabriella Benedini, cremonese classe 1932, protagonista della vita culturale milanese fin dall’inizio degli anni Sessanta. L’arte di Gabriella Benedini è intessuta di memorie e suggestioni: i temi del viaggio (fisico e spirituale), dell’interrogazione delle stelle, della trasmutazione della materia e degli elementi, della sete di conoscenza sono centrali nel lavoro dell’artista. A rivelarlo è anche il titolo della mostra, la cui esoterica parola rimanda proprio al mondo dell’alchimia ed è ripresa da un racconto di Jorge Luis Borges, "La rosa di Paracelso", che ha per protagonista il medico-scienziato tedesco del Cinquecento. Protagonista dell’esposizione è la Biblioteca, un corpo che si manifesta nella propria enigmatica e incombente presenza. Sugli scaffali sono ordinatamente posizionati trecentosessanta "libri" (in realtà indecifrabili contenitori), all’esterno tutti uguali. Uno solo, spalancato, è posizionato su un leggìo. Tra le 24 composite opere in mostra figurano le ormai celebri "Arpe" di Gabriella Benedini (fra cui tre della collezione Intesa Sanpaolo), sculture polimateriche che, come scrisse Gillo Dorfles nel 1992, "colmano d’una loro 'sonorità spaziale'? l'ambiente in cui sono collocate. Ad esse si accompagnano opere bidimensionali, grandi tavole sui toni del blu e del grigio che richiamano le costellazioni e un ulteriore motivo caro all’artista, quello della musica. Il museo di Milano, insieme a quelli di Torino, Napoli e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, executive director Arte, Cultura e Beni Storici della banca. (gci)

PROROGATA "DON CHISCIOTTE" A NAPOLI

Prorogata fino al 10 gennaio 2023 al Palazzo Reale di Napoli la mostra "Don Chisciotte tra Napoli, Caserta e il Quirinale: i cartoni e gli arazzi" al Palazzo Reale di Napoli, curata da Mario Epifani, direttore di Palazzo Reale, e da Encarnación Sanchez Garcia, accademica corrispondente della Real Academia Española, realizzata in collaborazione con la Biblioteca Nazionale di Napoli, il Consolato Generale di Spagna e l'Instituto Cervantes, con prestiti, oltre che dalla Biblioteca, dal Segretariato Generale per la Presidenza della Repubblica, dal Museo e Real Bosco di Capodimonte e dal Conservatorio di San Pietro a Majella. L’allestimento è curato dall’architetto Lucia Anna Iovieno e il progetto è co-finanziato dalla Regione Campania, nell'ambito del POC Campania 2014-2020. Inaugurata lo scorso 19 maggio alla presenza dell’ambasciatore di Spagna, Alfonso Dastis Quecedo, avrebbe dovuto concludersi il 6 settembre, ma è stata prorogata in considerazione del successo delle iniziative organizzate a Palazzo Reale durante l’estate. La mostra ricostruisce la storia della serie di arazzi con "Storie di Don Chisciotte", eseguiti dalla manifattura napoletana nella seconda metà del Settecento e ispirati al celebre romanzo di Miguel de Cervantes. Sono esposti, infatti, i dipinti preparatori messi a confronto con gli arazzi ispirati al romanzo di Miguel de Cervantes, le edizioni illustrate della Biblioteca Nazionale di Napoli e lo spartito dell’opera comica omonima di Giovanni Paisiello. In tutto sono esposti nello spazio della Galleria del Genovese e nella sala XXIV dell’Appartamento Storico 38 dipinti preparatori accanto a 7 arazzi (5 con episodi del romanzo e 2 decorativi), appartenenti alla serie eseguita dalla manifattura napoletana in due riprese, tra il 1757 e il 1779, per arredare la Reggia di Caserta e trasferita dopo il 1870 al Palazzo del Quirinale a Roma. Un ulteriore arazzo, in prestito dal Museo di Capodimonte, è invece l’unico conservato a Napoli, opera della manifattura francese dei Gobelins. Grazie alla collaborazione con l’Instituto Cervantes di Napoli, dal prossimo 29 settembre, giorno dell’anniversario della nascita e dell’onomastico di Miguel Cervantes, riprenderanno le visite guidate gratuite, che si sono tenute con cadenza mensile dall’apertura della mostra. (gci)

"CANTO LE ARMI E L'UOMO" DEDICATA A BEPPE FENOGLIO

La Fondazione Ferrero di Alba (CN) ospiterà dal 15 ottobre all'8 gennaio 2023 un nuovo progetto espositivo dedicato all’esperienza letteraria e di vita dello scrittore e partigiano albese Beppe Fenoglio (1922 - 1963), dal titolo "Canto le armi e l’uomo. 100 anni con Beppe Fenoglio", a cura di Luca Bufano, tra i principali studiosi dell’opera fenogliana, con allestimento di Danilo Manassero. L'esposizione, la cui anteprima per la stampa è prevista per il 14 ottobre alle 11.00, si inserisce nel complesso delle iniziative previste dal programma “Beppe Fenoglio 22” in occasione del centenario della nascita dell’autore. Il percorso espositivo si articola in otto sezioni tematiche e biografiche in cui il racconto si struttura attraverso documenti autografi, immagini fotografiche e audiovisive, opere d’arte, manifesti e altri oggetti tra cui libri e cimeli. La mostra, inoltre, ha un carattere multimediale che rende l’opera e la figura di Beppe Fenoglio accessibile a ogni tipologia di pubblico, dallo studioso più attento al lettore appassionato, sino al neofita dell’opera fenogliana. Il titolo di ogni sezione è affiancato a un nome, reale o letterario, legato al mondo di Fenoglio, utile a indicare le tematiche trattate. All’ingresso della mostra, il visitatore viene accolto da un’area che precede le sezioni e costituisce una sorta di preludio: sono infatti presentate le armi del Fenoglio partigiano, in particolare una carabina M1-30 di fabbricazione americana e la sua ultima macchina da scrivere, una Olivetti Studio 44. I materiali della mostra provengono per gentile concessione dal Fondo Fenoglio di Alba (curato dalla figlia dello scrittore, Margherita Fenoglio), dalla collezione del Centro di documentazione “Beppe Fenoglio” della stessa Fondazione Ferrero, dal Centro studi “Beppe Fenoglio” della Città di Alba, dall’archivio storico della Casa editrice Einaudi presso l’Archivio di Stato di Torino, dall’archivio Gina Lagorio presso il Centro Apice - Università degli Studi di Milano, dall’Archivio e Centro studi “il Caffè” di Montecalvo in Foglia, dalla Biblioteca Labronica “F. d. Guerrazzi” di Livorno, dall’Archivio Gallizio di Torino, dall’Archivio Gabriele Basilico di Milano, dall’Archivio comunale di Alba, dall’Archivio storico del Liceo “Govone” di Alba, dall’Associazione culturale “ALEC - Gianfranco Alessandria” di Alba e da prestatori privati. (gci)

"IL CINEMA IN UNO SGUARDO": A ROMA LE OPERE DI LUCA MUSK

Dallo scorso 12 settembre fino all’11 ottobre, la Casa del Cinema di Roma (spazio culturale di Roma Capitale) ospiterà negli spazi Amidei e Zavattini la mostra "Il cinema in uno sguardo", una personale dell’artista e disegnatore Luca Musk, curata dal critico Plinio Perilli, gestione di Zètema Progetto Cultura, direzione di Giorgio Gosetti e collaborazione di Rai, Rai Cinema 01 distribution e Cinecittà. Le iniziative sono promosse da Roma Culture e sono parte del programma di Estate Romana 2022. L’esposizione vuole rendere omaggio al cinema italiano e internazionale attraverso una ricca selezione di immagini iconiche accuratamente rielaborate dall’artista grazie alle tecniche tradizionali quali la china e l’acquerello, base di partenza per approdare al traguardo, visivo e sfaccettato, di una nuova e potente elaborazione digitale. Articolata in 13 sezioni differenti, la mostra ripercorre decenni di storia del cinema attraverso 120 opere: dai 50 disegni a matita realizzati prevalentemente dall’artista Larosa Purpurea, ai 10 acquerelli monocromatici di Musk (con matite dello stesso artista e Larosa Purpurea), passando per 28 tavole dedicate a scenografie e illustrazioni di film eseguite a acquerello e china colorata, e finire poi con 32 forex realizzati in digital art. Luca Muscio, in arte "Luca Musk" (Milano, 1975), è uno scenografo cinematografico e artista italiano. Si approccia al disegno animato sin dalla giovane età, copiando storie e tavole dei fumetti della Sergio Bonelli Editore, in particolare di Dylan Dog. A 16 anni frequenta il primo corso di fumetto e giornalismo disegnato organizzato dall’associazione Avai, mentre a 17 anni frequenta lo studio degli Esposito Bros per poi proseguire il suo percorso di crescita iscrivendosi alla scuola di fumetto tenuta dall’illustratore e fumettista Paolo Eleuteri Serpieri. Ottiene una specializzazione in fumetto realistico presso la Scuola Internazionale di Comics di Roma e contemporaneamente frequenta il corso di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Dopo gli studi accademici frequenta lo studio del maestro del cartellonismo cinematografico internazionale Sandro Symeoni. Ha realizzato nel 2007 scenografie e storyboard per l’ultimo film documentario di Luciano Emmer e collaborato alla sceneggiatura del film. Ha curato la mostra di Symeoni "L’arte del manifesto nel cinema" e ha collaborato con il FAI realizzando illustrazioni per il bicentenario di Garibaldi nella mostra personale di Chine "Garibaldi 200". Nel 2021 fonda lo studio Luca Musk Art, nel quale, insieme alla collaboratrice Larosa Purpurea, si occupa di progetti editoriali. Ha partecipato come ospite al Romics 2022. (gci)

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