Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Vince sempre
l’opposizione

di Paolo Pagliaro

Alle elezioni politiche gli italiani in genere votano per chi si oppone al governo in carica. Vince chi promette rivoluzioni che poi non ci saranno, come succede regolarmente da una trentina d’anni. Perché questo continuo bisogno di voltare pagina? Innocenzo Cipolletta dice che la colpa è anche sua e dei suoi colleghi economisti, dediti spesso a formulare analisi catastrofiche sul declino irreversibile dell’Italia: crescita zero, produttività negativa, istruzione pessima, ricerca e digitale scadenti, servizi inefficienti, imprese troppo piccole, sindacati retrogradi, imprenditori assistiti, giovani sfaticati, concorrenza inesistente, assistenza diffusa, oltre a debito pubblico alto e molte altre cose che non vanno, “a differenza” di altri paesi.
Certo non tutto va bene, scrive Cipolletta sulla rivista inpiu, ma è vero che ci sono anche molte cose che funzionano: siamo un forte paese manifatturiero, con grande spirito imprenditoriale e con lavoratori che sanno produrre. Abbiamo superato la pandemia grazie a un buon sistema sanitario. Abbiamo istituzioni salde sopravvissute a governi bizzarri. I nostri giovani, all’estero non sono secondi a nessuno. L’Italia non è in declino e non è alle prese con nessun male oscuro.
A Cipolletta si potrebbe obiettare che poiché siamo il paese delle disuguaglianze, è normale che una parte di noi si riconosca nella prima idea di Italia, quella negativa, e un’altra parte si riconosca invece nella seconda, quella positiva. Domenica prossima le due Italie si contano e la maggioranza vince.

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