Nelle Marche, alle ore 7:07, c’è stata una scossa di terremoto che secondo le stime dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha raggiunto la magnitudo è stata di 5.7, ma per ora non sono stati segnalati danni significativi o feriti. Si registrano, tuttavia, decine di accessi al pronto soccorso di Ancona per persone rimaste ferite nei momenti di fibrillazione, agitazione e paura seguiti alle scosse sismiche. Attualmente sono in corso le verifiche da parte dei vigili del fuoco sugli edifici e il traffico ferroviario è sospeso in via precauzionale sulla linea Adriatica, tra Rimini e Varano, sulla Ancona-Roma, tra Falconara e Jesi, e sulla Rimini-Ravenna, tra Gatteo e Cesenatico, per il sospetto che i binari siano danneggiati. L'epicentro, nello specifico, è stato localizzato sulla costa pesarese a una profondità di 8 chilometri, e ha portato ad una scossa percepita in tutta l'Italia centrale, accompagnata da altri fenomeni sismici di minore entità (il più forte dei quali ha toccato magnitudo 4). Per questo motivo si sta monitorando a Senigallia anche il rischio tsunami. Per quanto riguarda le chiusure precauzionali, ad Ancona, Fano, Pesaro, Urbino e Senigallia le scuole sono state chiuse per prudenza, mentre sono stati chiusi al pubblico anche alcuni ospedali delle Marche. Da parte sua, il ministero della Cultura fa sapere su Twitter che l'unità di crisi è attiva per programmare i primi sopralluoghi nelle zone colpite dal sisma e verificare eventuali danni al patrimonio culturale immobile e mobile. L’assessora alla Protezione civile e vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, ha voluto rassicurare i cittadini su Facebook, dichiarando che "la protezione civile dell’Emilia-Romagna è attiva sul territorio, soprattutto nel riminese per verificare la situazione. Siamo in contatto con il Dipartimento Protezione Civile. Attualmente non si rilevano danni a cose o persone".