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ROCCELLA: SI’ A MAMME
IN PENSIONE PRIMA

Intervistata da La Stampa, la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, assicura che la legge 194 è un provvedimento equilibrato” che “nessuno nella maggioranza ha mai detto di voler toccare. Abbiamo parlato piuttosto di attuare anche la prima parte della legge, mai seriamente messa in pratica dalle amministrazioni pubbliche, casomai dal volontariato. Il problema, lo abbiamo detto tante volte da essere noiosi, è: se una donna vuole abortire solo perché ha problemi economici, non è il caso di aiutarla?”. Per Roccella, inoltre, la norma che prevedere l'uscita anticipata dal lavoro per le donne che hanno avuto figli “non è discriminatoria”, bensì “Prima di tutto è un riconoscimento. Noi abbiamo parlato per tanto tempo di valore sodale della maternità. La maternità è diventata sempre di più un fatto esclusivamente privato. Le donne fanno un lavoro di cura, allevano i bambini, partoriscono. Fanno qualcosa che non è soltanto privato. Quando le femministe dicevano che il privato è politico non intendevano che i fatti propri dovevano essere pubblici, intendevano esattamente questo: che le cose che riguardano il lavoro domestico, la cura, sono cose che devono entrare nello spazio pubblico, devono avere valore. Anche la politica deve fare questo passaggio. È un modo per riconoscere il valore sociale della maternità. Le donne fanno un lavoro che non è solo privato ma è per tutti, mandano avanti l'umanità, ma non è socialmente gratificante”. In che senso? “Se io dico ‘sono una manager' ho uno status sociale, se dico ‘sono una mamma’ a nessuno importa niente. Quindi poter andare in pensione prima è innanzi tutto un riconoscimento del valore sociale della maternità”. (25 NOV / deg)

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