Roma, 1 dic – "ll ministro Musumeci ha dato delle informazioni del tutto imprecise: il piano di adattamento che deve essere approvato il prima possibile si occupa degli impatti dei cambiamenti climatici, ed è cosa ben diversa dal piano di previsione dei rischi che viene predisposto dalle autorità di distretto e che identifica le aree soggette a rischio idrogeologico. Questa confusione - o ignoranza diciamo - del funzionamento di strumenti così importanti è particolarmente grave da parte di un ministro che ha la delega della Protezione civile". Così Chiara Braga, deputata e responsabile per la transizione ecologica del Partito democratica, commenta l'informativa urgente del ministro delle politiche del mare Nello Musumeci sulle frane avvenute a Ischia il 26 novembre che hanno causato a oggi 10 vittime. Musumeci ha spiegato che il piano di adattamento, fermo dal 2016, se approvato oggi rischierebbe di nascere già vecchio, ma anche questo secondo Chiara Braga "mi è sembrato un tirare la palla in tribuna, e ritardare invece l'approvazione di un piano che ha bisogno di essere approvato e potrebbe poi essere attuato. L'impatto dei cambiamenti climatici chiede azioni immediate e ci auguriamo che, come la presidente Meloni ha promesso, venga approvato davvero entro la fine di quest'anno".

Solo una speranza però, perché "a giudicare dalle parole di stamattina crediamo sia stata soltanto una delle tante dichiarazioni superficiali che denotano però la sottovalutazione da parte del governo dell'importanza del tema".  Un altro testo che è fermo da tempo in Parlamento è quello sul consumo del suolo, approvato solo in prima lettura ormai due legislature fa. "Lo ricordo bene perché ne ero relatrice –spiega Braga - Lo approvammo qui alla Camera e poi si arenò al Senato. Io credo che questa legge non sia più rinviabile. La scorsa legislatura fu bloccata dal presidente della Commissione Agricoltura della Lega in Senato, e quindi c'è una chiara responsabilità da parte delle forze che sono ora al governo. Chiediamo che di fronte a fatti come quelli di Ischia non si rimandi più e ci si doti di una legge efficace per contrastare il consumo di suolo".

(PO / Sis)